BANDA BASSOTTI: Rumbo al socialismo

Tra pochi giorni partiranno per un tour celebrativo della “Revolucion Ciudadiana” di tre date ad ingresso gratutito ove verrà distribuito anche un “Best Of” con presente il nuovo brano “Rumbo al socialismo”. Prima della partenza abbiamo scambiato quattro chiacchiere con i “ragazzi” della Banda Bassotti.

banda.BARAONDA

Pochi giorni fa siete usciti con un inedito dedicato alla “Revolucion ciudadiana” del presidente ecuadoriano Rafael Correa. Potresti raccontarci come è nata questa collaborazione?

Bassotti: Quasi per caso, ci hanno contattato per organizzare un concerto a Roma in sostegno alla Revolucion Ciudadana e il progetto ci sembrava valido. Abbiamo parlato, ci siamo conosciuti, alcuni che lavorano per il governo dell ecuador sono venuti a Roma e ci siamo incontrati…una pizza insieme a San Lorenzo e da questa cena è nata una bellissima collaborazione. Ddiciamo che da sempre la Banda Bassotti ha guardato al Latino America con molta attenzione. Di fatto da Cuba, al Nicaragua pasando per Venezuela, Messico ed Ecuador ora, la maggior parte dei cambiamenti, delle proposte nuove, vengono da li.

Quando vi hanno inviato via youtube il filmato dove il presidente stesso vi ringraziava per la canzone che emozioni avete provato?

Bassotto: Siamo stati contenti, inutile nasconderlo. E’stato emozionante sapere che gli sia piaciuta.

Dopo la data unica di Roma a Febbraio ora vi state per imbarcare in un tour celebrativo ad ingresso gratuito della “revolucion ciudadiana” dove distribuirete un greatest hits della Banda Bassotti. Potresti darci qualche dettaglio in più?

Bassotti: La vita dei gruppi è sempre scadenzata da concerti, dischi e km. Insieme all’idea di registrare un brano che parlasse della Rivolucion Ciudadana è nata l’idea di fare altri concerti come quello di Roma. Cosi è nata la data a Madrid il 23 maggio con Boikot ed altri gruppi, e tre concerti in Italia con Banda Bassotti, Zulu ed altri ospiti. Concerti ad ingresso gratuito dove verra regalato una complitation con il brano inedito: Rumbo al
Socialismo XXI ed altri brani della Banda Bassotti.

Lo scorso anno invece è uscito per Rude Records il vostro ultimo full lenght “Siamo Guerriglia”. Come mai avete deciso di lasciare la vostra Gridalo Forte Records, vostra etichetta discografica?

Bassotti: Alcuni di noi per 20 anni hanno tirato le fila della Gridalo Forte Records. Poi quando abbiamo deciso di chiudere la nostra etichetta abbiamo contattato la Rude Records per un live che volevamo registrare a Berlino. Dopo il live ci sembrava ovvio pensare ad un nuovo album, cosi è nato SIAMO GUERRIGLIA. La scelta piu ovvia era uscire ancora con la Rude records.

Al disco avevano partecipato vari guest star tra cui Flavio dei Los Fabulosos Cadillacs, Evaristo della storia Polla Records o Mannarino cantautore romano.  Come sono nate queste collaborazioni?

Bassotti:  Le collaborazioni vengono sempre da sole.  Amici, gruppi che amiamo, non c’è un idea precisa. Prima di registrare un album ci viene sempre in mente qualcosa, qualcuno con cui ci siamo incrociati nella vita, su di un palco.

 

Negli ultimi anni la scena è cambiata molto e per certi versi è implosa. Sebbene musicalmente affini non avete mai fatto parte della “scena” ma siete sempre stati un corpo estraneo. Come vedi la scena musicale indipendente oggi?

Bassotti:  Non sapremmo rispondere, come dici tu, spesso stiamo fuori e la maggior parte del tempo che non suoniamo lo passiamo a lavorare. L’impressione è che non ci siano nuovi gruppi, nuove spinte.

Negli ultimi anni vuoi per la crisi, vuoi per un calo del settore o vuoi perchè i centri sociali piano piano sono andati a scompareire i posti per suonare dal vivo sono diminuiti. Riuscite ancora a trovare spazi indipendenti dove andare a suonare?

Bassotti:  Si suona molto meno di prima, la crisi economica unita alla crisi di molti posti hanno fatto calare la musica dal vivo. Dobbiamo dire che comunque andando anche al’ estero qualche concerto esce sempre.

A proposito  di “critiche”, o meglio semplice veleno, che si leggono  su di voi vi è quella più bella che è stata: “Ormai pensano di essere i Rolling Stones e fanno dischi solo per andare in tour visto che prendono oltre 20 mila euro a data, altro che comunisti!”. Avete pagato già il bollo alle vostre Ferrari?

Bassotti: Come dicevamo prima, la maggior parte del tempo lavoriamo. Abbiamo tra noi, muratori, operai, netturbini, contadini, maestri di musica. Tutto meno mantenuti. Ferrari, 20mila euro a concerto…niente di reale

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In rete si leggono storie di boicotaggi da parte delle autorità spagnole ai vostri concerti per accuse di collaborazionismo con la causa basca. E’ vero?

Bassotti: Si è vero. Naturalmente non siamo simpatici a molte persone e cosi quando possono provano a farci saltare i concerti.

Lo scorso anno avete suonato per la prima volta in Russia dove sappiamo che dopo gli anni d’oro dell’URSS l’essere comunisti non è di sicuro apprezzato. Come è andata?

Bassotti: Benissimo, grande accoglienza. Bella Ciao, Avanti Popolo, Stalingrado, Mockba 993 sono state cantate da tutto il pubblico. Siamo andati con una bellissima crew e abbioamo visitato i luoghi storici. Bellissima esperienza!!!

Alle ultime elezioni  vi è stato il boom dei Grillini e sulle vostre pagine si accende spesso il dibattito sul fatto che bisogna supportarli per mandare “La Casta” a casa. Non vi chiedo un commento sull attuale Governo che mi pare di sparare sulla Croce Rossa ma sul movimento 5 Stelle cosa ci dite?

Bassotti:  Siamo un gruppo di vecchietti, legati a vecchie generazioni, cantiamo, sogniamo e parliamo di mondi che sembrano inestistenti.  I nostri fari sono la Rivoluzione D’Ottobre. L’Incrociatore Aurora, l’assalto al Palazzo d’inverno mischiato con i Clash. Ma che ci dovremmo fare con il movimento 5 stelle?

 

Ti ringrazio David per la disponibilità prima di queste date che vi vedranno impegnati nelle prossime settimane. Prima di chiudere: progetti per il futuro? … potremo mai rivedere una Banda Bassotti in versione Punk che ci ripropone i pezzi storici in versione grezza?

Bassotto: tra le righe leggo il sogno di qualche giornalista…cari miei per il momento tenetevi stretti come è il gruppo ora, punk, ska, latino e fiati…

 

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