BRAINHARD: Heartpunk Volume 2

La giovane ma attivissima Indelirum Records dà alle stampe già le seconda compilation istituzionale ove a band del proprio roaster come X-State Ride e Jet Market affianca punk band italiane del sottobosco underground e band provenienti dal resto del mondo. La Indelirium Records tra le “Punk label” italiane è quella che forse ha una vocazione più hard e metal anche se in questa compilation cerca di abbracciare più generi possibili bilanciando momenti più hard a canzoni più soft ma ugualmente tirate.

 L’album si apre con un pezzo dei Sin Driven Tide  in stile Death By Stereo che fa da apripista agli yankee Halfway Home, di cui sinceramente avevo perso traccia da anni, che partecipano con una delle loro canzoni più potenti (me li ricordavo decisamente più melodici).
Dopo è il turno dei Keep The Faith che propongono un classico, ma neanche troppo banale, pop/punk con inserimenti di screamo seguiti dai romani Vanilla Sky che a dispetto di quanti li vedono esclusivamente come una zuccherosa pop band dimostrano di saper fare anche roba più potente e omaggiano questa compilation con quello che considero il loro pezzo migliore. Di casa Wynona troviamo anche gli ottimi Beerbong, i grandi Strenght Approach e i Deep Insight che sebbene apprezzi molto penso che, come dicono a Napoli, “c’azzecchino poco” in questo contesto.

 Dalla casa madre Indelirium da segnalare gli X-State Ride con un pezzo a metà strada tra Strung Out e i migliori Thrice (con i dovuti limiti dati da una registrazione a mio modesto parere che non rende giustizia alla band) e  i Jet Market che staccano dalla cameretta il tanto caro poster dei Satanic Surfers per avvicinarsi a sonorità pure loro simil-Thrice.
Gli End of a Season devo dire la verità proprio non mi sono piaciuti perché presenti con un brano decisamente fuori luogo (troppi leoni per i miei gusti) mentre i Way Out propongono un ottimo skate-punk / melodic hc che pochi anni fa avrebbe fatto strappare i capelli a molti. I Multiball invece hanno l’onore di concludere la compilation con una gradevolissima catchy power-pop song. 

Su 23 canzoni è inevitabile che qualche canzone mi colpisse più di altre e se dovessimo decidere un ideale podio daremmo la medaglia di bronzo agli “Staly Fish” con “My twenties”, pop/emo/punk song decisamente buona mentre la medaglia d’argento ai “Tiny Y Son” dalla Tedeschia con “Human wreckage” potentissimma melodic Hc song della vecchia scuola. Mentre la medaglia d’oro se la aggiudicano i “Mel Team Plugs” direttamente dalla Francia con una ottima melodic Hc song di quelle che hanno ritmo, potenza ed un groove che ti si piantano in testa.  

Per concludere un plauso a questa giovane ma ottima label italiana che dimostra che anche da noi si può fare dell’ottimo punk di qualità senza per questo svendere la propria musica alla prima moda di turno. 23 Tracce per una compilation che mi sento di consigliare a tutti coloro che amano il punk e sanno che la buona musica non si nasconde dietro un marchio bensì dietro la vera passione e il vero amore che ci mettono tutti quanti credono in questa musica. 
Voto: 9  

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