EVILSONS: Cooking with evilsons

Dalla fredda Finlandia, ecco arrivare, un album un pò datato, “Cooking With…”, ultima fatica degli Evilsons, quintetto ska-core molto apprezzato nella scena e influenzato da sonorità rock n’ roll, blues e, perché no, anche pop-rock.
Pezzi allegri, movimentati ed eseguiti in modo impeccabile, affiatamento e buona tecnica, liriche scanzonate e giri di basso vorticosi, fanno della band una piacevole ventata di aria fresca in una scena un po’ stantia. Certo, le sonorità e i brani del disco ricordano molto i ben più noti Mighty Mighty Bosstones e Reel Big Fish, ma poco importa.

 Fin dalle prime battute l’ascolto è piacevole : “Rain and Sunshine” e “Old Town” (rispettivamente song 2 e 3 del disco) ci catapultano letteralmente nelle atmosfere in levare della miglior tradizione ska e fanno capire che, più che un disco, questa è una festa. La scelta dei suoni e della scaletta è molto azzeccata : il pianoforte di “Pack of Wolves” è davvero rock n’ roll e i cori di gruppo su ogni ritornello rendono ancora più scanzonata la situazione. 

I brani ska, a volte un po’ ripetitivi e simili, si fondono benissimo con sonorità di tutt’altro tipo e non può non colpire l’ascoltatore, l’ottima tecnica di ogni singolo musicista, nata dalle loro precedenti esperienze blues: la voce di Fredi è azzeccatissima e molto curata, così come gli assoli di chitarra, un po’ 70’ nei suoni e moooolto blues nelle scale, come accade in “Cryin’ Eyes”, brano di chiusura dell’album.
Da segnalare, tra i brani migliori, “Everlasting” e “Let’s swing”, anche se è fuor di dubbio che il disco inizi benissimo a vada pian piano scemando di interesse… 

Come detto, le influenze dei mostri sacri del genere si sentono parecchio e, qualche profondo conoscitore del genere potrebbe storcere il naso nel sentire alcuni arrangiamenti “troppo Smashmouth”. Tutto sommato però, non stiamo parlando di una scena famosa per le sue innovazioni.
L’importante è creare atomosfere piacevoli, far ballare e saper suonare bene, caratteristiche che agli Evilsons non mancano.
Quindi se comperate questo disco non avrete in mano il prodotto dell’anno, ma semplicemente un buon lavoro di una buonissima band… e la cosa per me è già abbastanza. 

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