FROM FIRST TO LAST: Heroine

Sono arrivata a una conclusione . Il primo ascolto di “Heroine” devia totalmente un giudizio ponderato.
E’ un disco da riascoltare più volte per riuscire a cogliere senza apparire come una copia più confusionaria di quello dei My Chemical Romance.

Prodotto da Ross Robinson (lo stesso dei Korn e Slipknot) e mixato di tutto punto da Andy Wallace, l’ultimo disco dei From first to last trascina l’emocore alle sue più estreme conseguenze con l’aggiunta di molteplici schitarrate e ritmi distorti.
Anzi , se a mio parere avessero coniato tutte le tracce sulla base di “waves goodbye” ampliando le schegge elettroniche magari avrebbero fatto il botto. Scatta qui dunque il mio consiglio ad ogni band di unire l’emo al sintetizzatore: potrebbe funzionare o scadere nel trash ma rischiare è potenzialmente vincente in questi casi.

Tornando all’album che mi trovo sotto mano risulta avvolto da una patina di angoscia e instabilità che si riflette anche nei testi esistenziali , fatti per poter riguardare la generazione di fine XX e XXI secolo , tra le bugie della gente , i rapporti difficili tra le persone e la lobotomizzazione del sistema.
Ma riescono ad andare anche oltre ad esempio con “The crows are coming for us” immedesimandosi in un condannato a morte a fianco di Gesù.
Insomma continue domande e dubbi spesso urlati e accompagnati da potenti riff e scale di chitarra (come in “mothersound” ) che risultano senza dubbio l’elemento preponderante in ogni canzone anche dal momento che ve ne sono due nella band mancante invece di basso , suonato momentaneamente per l’album da Wes Borland dei Limp Biskit.
A proposito di madre è a lei dedicata la stessa “Heroine”da cui prende il nome l’intero lavoro .

I From First to last avevano sfornato nel 2004 “dear diary , my teen angst has a body count”, dal titolo più complicato del cd stesso : hanno ora abbandonato le vecchie strutture orecchiabili e ripulito al contrario il look dal forte impatto pur rimanendo a mio parere “psichedelici” come lo dimostra il video dell’ultimo singolo “the latest plague “ (e primo estratto da Heroine)

La dolcissima “Emily” del precedente lavoro è morta e resuscitata in un’affascinante vampira che l’artwork in parte ricorda : l’idea complessiva è azzeccatissima coi rami che si contorcono sui titoli delle lyrics confondendosi in un grigio metallo intrigante. Ad ogni modo il lavoro risulta caotico , disorganico e di difficile presa sui kids che si aspettano la solita musica regolare e rassicurante o su un pubblico più maturo che scansa il genere aprioristicamente.

La traccia 5 anche dopo un suppletivo ascolto non riesce a convincermi particolarmente per l’eccessiva confusione mentre “the levy “ di certo la più particolare grazie ai radicali cambi di ritmo e dagli arrangiamenti studiati.

I FFTL : una giovane band di Los Angeles arrivata al successo in poco tempo e presente al Flame Fest 2006 che ha ancora da chiarire parecchi punti del proprio percorso ma di certo anche tanta voglia di stupire.

Tracklist:
1. Mothersound 2. Last Plague, The 3. And We All Have A Hell 4. Afterbirth 5. World War Me 6. Shame Shame 7. Crows Are Coming For Us, The 8. Levy, The 9. Goodbye Waves 10. Waltz Moore 11. Heroine

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