PUNKADEKA FESTIVAL 25th Anniversary

JET MARKET

…”Tutti mentiamo per rendere le nostre interazioni sociali più facili.”…

 

 

Ciao ragazzi, a circa a un anno dall’uscita del vostro album d’esordio “The Reverse of the medal” come vanno le cose??

 

Sembra ieri che stavamo registrando i pezzi in studio e invece è già passato più di un anno. In assoluto questo disco è fra i tre quello che abbiamo promosso di più dal punto di vista live, infatti abbiamo cercato di suonare in giro il più possibile. Purtroppo intensificare il numero delle date ci ha costretto a perdere due vecchi membri del gruppo che, per motivi di lavoro e studio, hanno dovuto mollare. 

 

Partiamo con la mia domanda preferita: Cosa significa per voi avere una band punk-hc nel 2007? Perché sunonare punk-hc quando la “moda” vi spingerebbe verso altri lidi??? Penso che la risposta la si possa trovare anche nelle parole di un vostro brano “Evolution doesn’t necessarily mean stop playing skatepunk”???

 

Quella dell’hardcore melodico è una dimensione in cui mi sono sempre ritrovato fin dagli inizi. Rappresenta la gran parte della musica che suono ed ascolto. Per rispondere alla tua domanda, suoniamo questa musica perché è quello che ci piace fare. Come gruppo non inseguiamo ambizioni legate a fama o profitto, ma semplicemente ci concentriamo su quello che piace a noi.  

 

 

Sicuramente una delle cose che mi ha sorpreso positivamente ascoltando il vostro disco è il forte accento che attribuite ai testi. Sono poche le band italiane che lo fanno. Allora spiegateci cosa significa per voi il “rovescio della medaglia”…

 

Il “rovescio della medaglia” significa che mentre noi altri “occidentali” affolliamo fastfood e parchi acquatici a poche ore di aereo di distanza c’è gente che muore di fame o di sete. Non capisco come si possa restare insensibili a problemi come questi, con la pretesa di continuare a farci i cazzi nostri in questo limbo di lussi e comodità. 

 

Leggendo il testo di “From hell to the consumer” mi sembra che sosteniate la causa “vegetariana”. E’ così???

Provate a convincere i nostri lettori e seguire questa vostra scelta…

 

Nel nostro gruppo abbiamo un vegano (che non consuma alcun prodotto di origine animale) e un vegetariano. La canzone in questione descrive quello che ho immaginato essere il punto di vista di un animale al macello. E’ un monologo in prima persona in cui il povero animale si chiede il perché della sua atroce e prematura fine.

Solitamente sono riluttante a convincere gli altri a seguire questa nostra scelta. Almeno per come la vedo io, è qualcosa che deve innescarsi dentro di sé: l’ultima volta che ho mangiato carne, ho provato ad immaginare qull’animale quando era in vita. Da quel momento mi sono rifiutato di nutrirmi con il “cadavere” di quelli che ritengo nostri amici: gli animali.

 

Cosa pensano invece i JET MARKET della democrazia al giorno d’oggi.

 

La democrazia dovrebbe essere alla base di ogni società evoluta. Purtroppo il nostro sistema politico implica l’elezione di presunti “rappresentanti” che poi dovrebbero parlare per noi e rappresentare le nostre idee. Poiché tutto in realtà si riduce a loschi giochi di soldi e potere da tempo ho deciso di smettere di votare. Voterò solo in caso di referendum dove sono io in prima persona ad esprimere una preferenza ponderata.

 

Provenite da Roma, la città santa. Come si pongono i JET MARKET nei confronti della religione???

Credo che la quasi totalità delle religioni ponga come scopo primario il benessere (almeno quello spirituale) delle persone.  Purtroppo ogni religione cerca di accalappiare l’attenzione della gente con pittoreschi giri di parole, cosiddetti miracoli, scenografiche imposizioni delle mani e grandi vestaglione da arcimaghi. Se scremassimo tutte queste cazzate e cercassimo di vivere l’uno nel rispetto dell’altro sarebbe molto più onesto. Parlo di onestà dato che non trovo giusto prendere per i fondelli tante persone, cercando di pilotare quello che sentono dentro e di attribuire con estrema presunzione significato a sensazioni e azioni che non potremmo altrimenti spiegare. Probabilmente in un’ambito inesplorato come quello della spiritualità  molti preferiscono vivere all’ombra di una menzogna che affrontare una realtà fatta di interrogativi.  

 

Sempre sfogliando il booklet che accompagna il vostro disco ed ottimamente concepito è dovuto soffermarsi sulla frase riportata nelle pagine centrali ”Truth is alwasy revolutionary”. Secondo voi come può essere “rivoluzionario” un ragazzo italiano che spesso nasce e vive nelle comodità?

 

Tutti mentiamo per rendere le nostre interazioni sociali più facili. Mentiamo ai nostri amici, alla nostra famiglia e agli estranei. La frase di Gramsci non si applica solo allo svelare grandi intrighi politici internazionali, la verità sarebbe rivoluzionaria anche nella nostra vita di tutti i giorni.

Credo che un ragazzo italiano possa essere rivoluzionario anche solo aprendo gli occhi su tante realtà che non vengono abitualmente pompate dai media. Non possiamo fingere che tutto sia bello e fregarcene dei molti problemi che si trovano dietro ogni angolo. Una volta risvegliato l’interesse, il resto poi verrà da se.

 

 

JET MARKET e il tour. Due realtà molto vicine leggendo le numerosissime date su vostro profilo myspace. Molte di queste sono però fuori dall’Italia. Spiegateci come può fare una band emergente a costruire senza troppi aiuti un tour fuori dai nostri confini.

 

Abbiamo sempre collezionato centinaia di rifiuti mandando valanghe di email a promoter e altri gruppi per organizzare date e tour. Erano tutti contatti trovati su internet grazie a ore ed ore di ricerche. Poi col tempo la “selezione naturale” ci ha permesso di avere una lista di promoter validi a cui affidarci per organizzare delle date fuori da Roma e dall’Italia. Ancora oggi l’organizzazione di un tour è tosta, anzi tostissima, però siamo felici di riuscire ad ottenere ancora consensi.

 

 Forse molti lo dimenticano ma i JET MARKET hanno suonato anche in Giappone. Come è stato?? Sembra che il punk-hc

 

L’anno scorso siamo partiti per il Giappone, è stata senza dubbio una delle cose più belle mai fatte. Per fortuna il ragazzo che si è occupato delle date si è dato un gran da fare e tutto e filato sempre liscio. Per il resto la gente era gentilissima e ai concerti c’era una bella atmosfera. I gruppi locali erano sempre validissimi e i locali una vera  bomba. Un’esperienza che consigliamo a tutti!

 

Raccontateci qualche esperienza particolare che avete vissuto “on the road”…

 

Di recente siamo andati a suonare in Grecia e naturalmente i posti sul traghetto erano quelli di “terza classe”…già, proprio quella dove tutti cantano e si ubriacano tra danze irlandesi e risse furibonde…in altre parole dormivamo per terra nel dock.  Durante la notte abbiamo notato che il traghetto faceva una tappa e molta gente era scesa a terra. Allora abbiamo dato inizio ad una caccia al posto letto che si è conclusa con l’appropriazione indebita di una cabina appena abbandonata. Tra complimenti reciproci e sguardi da drittoni ci siamo addormentati nelle comodissime cuccette conquistate con la furbizia di una volpe. Circa un’ora dopo siamo stati scoperti, sfrattati e sgridati dal personale della nave….una vergogna unica.

 

 Presentateci il futuro prossimo della vostra band…

 

Da poco abbiamo iniziato a scrivere i pezzi nuovi che vedranno la luce entro la fine dell’anno. Ad Aprile saremo di nuovo in tour in Europa,  questa volta con i Bed Time For Charlie, l’altro gruppo del nostro nuovo bassista. Si parlava anche di uno split in Giappone con i Too Close Too See, ma la cosa è ancora da definire. 

 

Ora concludiamo questa intervista con un po’ di domande “botta e risposta”:

 

-Miglior band italiana con cui avete suonato

To Kill

-Miglior band europea con cui avete suonato

Mistake Us For Friends

-La band ideale con cui fare un tour

Jet Market

-Gli ultimi 5 dischi che avete comprato.

I Spy – Perversity is spreading

Antillectuals – Testimony

Question Marks – Lontani dal mondo (ancora non ce l’avevo originale, un must)

X-State Ride – Against me

Pendleton – You by us

-Ultimo libro letto

Il maiale che ululava alla luna

 

Grazie ragazzi e in bocca al lupo per tutto. Un abbraccio. eTs

 

Grazie mille a te! Ci vediamo a Milano per i This is a Standoff! hehe

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