NO USE FOR A NAME

Nella splendida cornice del Backstage di München, pochi giorni prima della loro presenza al Rock In Idro, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Tony dei No Use For A Name. Sono stati per tanti anni tra i paladini del melodic hc ma adesso la loro carriera ha preso una svolta radicale. Non rinnegano il passato e vanno dritti per la loro strada rilasciando ai nostri microfoni dichiarazioni pepate sui nuovi idoli della scena “punk” e sugli “attivisti Punk” di Mtv.

 

Tony ti confesso che quando ho messo “Keep them confused” nello stereo speravo in un’inversione di rotta che vi portasse indietro ai fasti di “Leche con carne”. Un cambiamento però vi è stato e ha fatto si che questo vostro ultimo album sia quello probabilmente più melodico e più pop. Condividi la mia idea?!

Tony: Probabilmente è vero che in “Keep them confused” vi sono alcune tra le canzoni più melodiche e come le hai definite te “pop”. Però vi sono canzoni come “Part two”, “Check for a pulse” e “Bullets” che sono molto veloci come nel nostro stile. Più che il più pop lo definirei come il più diverso, l’album in cui abbiamo cercato soluzioni diverse e sperimentato nuove cose.

 

Secondo me, e secondo anche tanti vostri fan, i No Use For A Name  hanno probabilmente il miglior songwriting tra tutti i gruppi punk. E’ difficile per te e come riesci a parlare nel medesimo album, in una maniera cosi profonda e sincera, di argomenti come amore, guerra, amicizia e dolore?!

Tony: Sinceramente per noi coniugare cosi tanti temi in un solo album non è difficile e questo per due motivi principali. Il primo motivo è perchè noi parliamo di cose che viviamo tutti i giorni e quindi la sentiamo quasi come una necessità quella di esprimere le nostre emozioni in musica. Il secondo motivo è perchè non vi è solo una persona che si occupa del songwriting ma è un lavoro che fa tutta la band e ogni canzoni nasce dall’unione di tutte le teste e tutti i cuori.

 

Se dovessi definire i Nufan con un personaggio della letteratura mondiale li definirei come Dr Jekyll e Mr.Hide. Sul palco avete un sound potente e diretto mentre in studio date sfogo alla vostra indole più melodica. Perchè vi è questa grande differenza?! Per esempio i Lagwagon mantengono il loro medesimo sound in studio e sul palco.

Tony:  Anche io lo penso ma non saprei darti una spiegazione valida a questo fatto. Penso che quando sei in studio hai più tempo per riflettere e riesci a scrutare dentro di te e cercare nuove soluzioni. In studio poi sei seguito da un produttore che cerca di tirare fuori il meglio da te ma che allo stesso tempo, in modo involontario, influenza le tue scelte. Questa volta abbiamo lavorato con Ryan Greene ed è uscito fuori “Keep them confused”. La prossima volta sicuramente però cambieremo produttore.

 

Scusami, allora non siete soddisfatti del lavoro con Ryan Greene?! Perchè volete cambiare produttore?

Tony: No, siamo soddisfattissimi ci mancherebbe. Ryan è uno dei migliori e lavorare con lui è sempre un grande piacere. Vogliamo cambiare perchè pensiamo che ogni produttore riesca a farti tirare qualcosa di diverso fuori.

 

Possiamo dire che i Nufan di “Keep them confused” sono una band radicalmente diversa da quella che più di 10 anni fa scrisse “Leche con carne”?

Tony: Perchè no! Le persone crescono e nel percorso della vita tutti cambiamo. Ogni volta che incidi un album e poi entri nuovamente in studio cancelli l’album precedente e ti concentri su quello nuovo come se fosse la prima volta che scrivi qualcosa. Non ti poni domande su cosa hai fatto prima, pensi solo di esprimere quello che sei e quello che senti in quel momento.

 

 

Per il nuovo album avete scelto anche un nuovo look per la band. Più che una punk-rock band sembrate un emo-band, perchè ci avete fatto questo?

Tony: Ma quale emo band! Noi siamo una punk band e lo saremo per sempre. Con quella gente non abbiamo nulla a che fare. Per quanto riguarda il look, penso che sia naturale per qualsiasi persona cambiare ogni tanto. E’ normale e non centra niente con l’emo stai sicuro.

 

Ora ti faccio qualche domanda che viene dal Forum di Punkadeka. Prima domanda: Perchè “Keep them confused” suona più come un NewFoundGlory/ Simple Plan/ Good Charlotte album invece che uno dei No Use For A Name?

Tony: Probabilmente lo dicono perchè non hanno sentito “Keep them confused”! (ride). O magari lo dicono perchè hanno sentito solo alcune canzoni che possono avergli dato questa impressione. Non dico che sia un concept album ma penso che tutte le canzoni siano percorse da una storia comune e prese fuori contesto magari possano dare una impressione sbagliata. Comunque peggior offesa non ce la potevano fare! (ride)

 

Seconda domanda: vi è qualche possibilità che i Nufan tornino al vecchio caro melodic hc dei tempi di “Leche con carne”?!

Tony: Forse si, forse no. Adesso non te lo saprei dire ma se venisse fuori un album più potente e come dici te più di hc melodico non sarebbe affatto un problema per noi. Siamo orgogliosi del nostro passato e non lo rinneghiamo.

 

Terza domanda: secondo te il melodic hc, come espressione di una forma di musica punk, è morto, sta morendo o è ancora vivo?!

Tony: Non te lo saprei dire! Ora purtroppo assistiamo al fiorire di emo band senza nulla di concreto da dire…

 

…scusa se ti interrompo ma leggendo tra le righe delle risposte che mi stai dando sembra quasi che l’emo non sia proprio il tuo genere preferito o sbaglio?!

Tony: Non ti sbagli assolutamente, quella musica la detesto!

 

Cosa pensi del fenomeno emo di questi anni?!

Tony: La maggior parte delle band che fanno emo hanno una cosa in comune: sono su una major label. Per quanto possano dire di essere liberi la loro etichetta gli impone di fare un determinato tipo di musica. Se decidessero di cambiare sarebbero messi su una strada senza problemi. Il motivo per cui sono famosi è semplice: hanno il video in costante rotazione su Mtv e la loro etichetta paga qualcosa come 500-600 $ al giorno per avere uno spazio in risalto su Purevolume.com. La Fat Wreck non se lo potrebbe mai permettere e ne io glielo chiederei mai. La cosa che apprezzo dei fans dei Nufan è che comprano i nostri album non perchè siamo famosi ma perchè gli piace la nostra musica. A noi non interessa vendere milioni di copie come i Good Charlotte. Che senso ha che vi siano milioni di copie del nostro album in giro se poi chi le ha le compra solo perchè siamo una moda. E’ solo una questione di soldi e basta.

 

E cosa pensi di band come  NewFoundGlory, Simple Plan, Good Charlotte con le quali avete diviso molte volte il palco al Warped Tour?   

Tony: I Good Charlotte sono orribili. Scrivono forse le melodie e i testi più brutti che vi sono. Non fraintendere non giudico chi li ascolta, ognuno ha il proprio gusto.I Simple Plan sono nostri ottimi amici, ogni volta che suoniamo a Montreal vengono ai nostri concerti e ci divertiamo insieme ma la loro musica, come ho detto anche a loro, mi fa schifo. Non li giudico ma non venitemi a dire che fanno buona musica per favore!

 

Tornando per un attimo al discorso major label. Cosa pensi della decisione di band come Anti-Flag o Rise Against, vostri compagni di etichetta fino a non molto tempo fa, di passare su una major label?! Condividi la loro scelta?!

Tony: Noi siamo molto amici sia con i Rise Against che con gli Anti-Flag. Dicono che hanno i loro motivi e sono contento. L’unica cosa che ti posso dire è che non sono quali siano i loro motivi. I soldi e la fama, ti può sembrare una frase fatta, non fanno la felicità. Sono contento cosi e nel mio piccolo penso di mandare un messaggio positivo ai ragazzi che ci seguono. Loro sono convinti che facendo cosi raggiungeranno un pubblico più vasto, questo è probabile. Ma abbiamo anche esperienze come quelle dei Bad Religion che sono tornati a gambe levate indietro. Io preferisco vendere 10 volte meno loro ma sapere che il mio disco è in mano di gente che capisce e ama la mia musica. Senza offendere nessuno ma lo sappiamo tutti benissimo che la maggior parte dei ragazzi che comprano un disco di una major lo fanno come se comprassero un vestito. La musica per me, e per tanta gente come me, è tutt’altra cosa. Gli auguro tutto il bene possibile agli Anti-Flag e ai Rise Against e di non pentirsi di questa scelta. Anche se non so come un ragazzo guardando Mtv e imbecillendosi davanti a quello schifo possa diventare interessarsi a cose come la guerra o la fame nel mondo. Forse sarà grazie a loro, chissà che tra un video di Britney Spears e Christina Aguilera mettano un video degli Anti-Flag e milioni di ragazzi decidano di diventare attivisti politici. (ride)

 

Quarta domanda: quale è secondo te il miglior album dei Nufan o quello che per un determinato motivo vi sei affezionato maggiormente?

Tony:  Il miglio album, ti sembrerà scontato ma penso sia “Keep them confused” . E’ probabilmente il nostro album più completo. Quello a cui sono affezionato maggiormente penso sia “More betterness” perchè è venuto in un periodo di transizione della band e quindi è stato un lavoro molto intimo e allo stesso tempo molto difficile.

 

Prima di concludere una domanda sulla guerra in Iraq, che ha trovato ampio spazio nel vostro album, mi sembra d’obbligo. Se mi chiedessero quale è la frase che mi ha più colpito dall’album direi  “How could I give life to my baby and the let him go die!” Cosa possiamo fare per fermare questa tragedia?!

Tony:  E’ necessario più di una protesta. Tutti noi che crediamo che un mondo migliore è possibile dobbiamo muoverci. In America noi ci abbiamo provato con cose come Punkvoter.com o Rock Against Music e anche se Bush è stato rieletto non ci arrendiamo. “It’s tragic” la ho scritta di getto il giorno dopo la sua vittoria alle presidenziali. Non me lo aspettavo e non capisco come sia stato possibile che sia stato rieletto. La frase che hai citato prima proviene da “Fahreneit 9/11” di Michael Moore. Quello è stato l’unico film che ho visto lo scorso anno. Il cinema americano che esalta la nostra “potenza”come nazione democratica non mi piace proprio. Quella frase era di una madre che vedeva partire l’unico figlio che aveva per la guerra ma penso che sia una frase che qualsiasi madre pensi dentro di se quando vede partire un figlio per andare a morire per una guerra stupida fatta solo per il denaro. Cambiare questo mondo è possibile, penso che con la musica tutti noi possiamo fare qualcosa di importante. Se ci crediamo nulla è impossibile ne sono convinto!        

 

Per concludere se vuoi puoi salutare i vostri fan che vi aspettano al Rock In Idro il 2 settembre e grazie di questa chiacchierata.

Tony: Innanzitutto grazie a te della intervista e un saluto a tutti i ragazzi italiani che ci accolgono sempre con immenso affetto. Siete grandi ragazzi! Purtroppo suoneremo in un festival quindi avremo solo poco più di 30 minuti per suonare ma torneremo presto dalle vostre parti. Voi siete la vera ragione per cui i Nufan dopo tanto tempo sono ancora in giro!                           

 

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