PUNKADEKA FESTIVAL 25th Anniversary

Presto live in Italia i Reel Big Fish!

REEL BIG FISH

venerdì 18 GENNAIO at MUSIC DROME ex transilvania live – MILANO
sabato 19 GENNAIO at TEMPOROCK – GUALTIERI (RE)
supporting act: STREETLIGHT MANIFESTO

I Reel Big Fish sono una delle band emerse durante la terza ondata ska (1997) ad aver avuto più successo. La band di Huntington Beach (California) è nata come trio (Aaron Barrett chitarra e voce, Matt Wong basso e Andrew Gonzales alla batteria). Lo stile proposto dalla band agli esordi era party-ready rock influenzato dall hair metal, più che altro in senso ironico. I Reel Big Fish presto svilupparono il loro stile verso lo ska, inserendo una sezione fiati e giungendo infine ad una solida line-up che includeva anche Scott Klopfenstein (tromba, vocals), Grant Barry (trombone) and Dan Regan (trombone) e Tavis Werts (tromba). Con questa formazione, i californiani si autoprodussero il loro primo disco, Everything Sucks (1995). Il successo del loro debut album gli permise di ottenere un contratto con ma Mojo Records. Il primo disco per la indie ska label, prodotto dallo stesso presidente della Mojo Jay Rifkin e dall’ex bassista degli Oingo Boingo John Avila, fu Turn the Radio Off, il quale ottenne un grande successo (1996) grazie anche al singolo Sell Out. Questo disco fu uno di quelli che permisero allo ska di entrare prepotentemente nel mainstream. Sell Out presentava delle tematiche che sarebbero in seguito diventate una caratteristica delle liriche di Aaron Barret, una cinica visione del music business. Nel 1998 la band pubblica Why Do They Rock So Hard?. L’interesse mainstream per lo ska scema velocemente ed i RBF si ritrovano intrappolati (per colpa del loro contratto) e legati ad un’etichetta (la Mojo intanto era stata venduta alla Jive records) nota più per pubblicare i dischi di prefabbricate boy band che pubblicare buona musica. Infatti i fan della band californiana dovettero aspettare ben 5 anni per un nuovo disco (Cheer Up!, uscito nel 2002) ed altri 3 prima dell’uscita, nel 2005, di We’re Not Happy ‘Til You’re Not Happy. L’atteggiamento dell’etichetta, sempre pronta a indirizzare con maggiore insistenza le scelte del gruppo verso sonorità meno legate allo ska, non fece altro che aumentare il cinismo della band verso il music biz. Finalmente, nel 2006, la band riuscì a liberarsi dal contratto con la Jive, e da poco è uscito un nuovo disco, autoprodotto dalla band, dal titolo Monkeys For Nothin’ And The Chimps For Free con il quale è pronta a riguadagnare il tempo perduto.
 

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