Quattro chiacchiere con ANFIBIO RECORDS

Andiamo avanti con la mia serie di interviste, questa volta tocca a Christian Bolzoni, fondatore della distro/etichetta Anfibio Records, nata all’interno del mitico Dordoni di Cremona tanti anni fa e personaggio conosciuto da parecchi kids, uno dei miei spacciatori di ottima musica, ed un amico. E’ passata una vita da questa intervista, ma purtroppo mi hanno fregato il pc dove avevo trascritto tutta l’intervista ed ho dovuto ricominciare da capo…ah hanno fregato anche il mio preziosissimo hard disk con 20 anni di fotografie, quindi anche quelle che avevo col Bolzo, ‘tacci loro!

 

-Ciao Bolzo, è un piacere per me poterti fare questa intervista, come va?

Bene, nuova vita, un sogno nel cassetto che si avvera dopo più 15 anni, ho fatto per 30 anni il fornaio ed ora, da un scatoletta di CD mi ritrovo a gestire un’etichetta di distribuzione che mi porta soddisfazione, ho coinvolto anche mia moglie che non è assolutamente interessata al genere, perché adesso la cosa si fa impegnativa. Il prossimo passo, il prossimo sogno, è quello di andare anche all’estero, ma con calma, senza fretta.

-spiegaci un po

perché hai voluto creare ANFIBIO RECORDS, come è nata, il legame con il Dordoni, e come fa ad andare avanti ormai da 15 anni

Anfibio Records è nata all’interno del Centro Sociale nel 2001 come distribuzione con CD, vinili ed altro materiale, poi è diventata un’etichetta piano piano, c’è un legame molto forte col Dordoni, diciamo che siamo un tutt’uno, io mi sono avvicinato anni fa come militante, ora organizziamo tanti concerti assieme, tante iniziative politiche, è un pò la mia seconda casa; ora ci sono tanti giovani, alcuni dei quali arrivati proprio grazie ai concerti che ho organizzato io, le cosiddette nuove leve.

-si discute sempre sul fatto che spesso capita di avere settimane senza concerti poi in un sabato ti trovi 4 realtà che organizzano concertoni e serate benefit a qualche manciata di km di distanza, col rischio concreto di avere il vuoto cosmico, secondo te come si potrebbe fare per cercare di non pestarsi i piedi?

E’ stato un po un mio punto tanti anni fa, anni fa questo problema non c’era, i concerti erano pochi, ma poi la cosa è cambiata ed allora, visto che i concerti crescevano, ce n’erano davvero tanti, allora ho proposto un’assemblea, che poi è stata fatta Venezia, e da li è nata una mailing list, attualmente è ancora in funzione, per coordinarci un attimo, perlomeno nel nord-centro Italia, dove si possono inserire le numerose date programmate.

Dopo questo è nato anche un nuovo progetto, il Dopo Lavoro Skinheads, c’è anche una pagina Facebook dove tante realtà Skinhead si ritrovano, abbiamo fatto parecchie riunioni, e si portano avanti delle iniziative in sostegno dei ragazzi inguaiati con la legge, abbiamo fatto anche una maglietta (articolo qui). E anche qui cerchiamo di organizzarci per evitare gli accavallamenti vari, tipo purtroppo la sera della festa S.H.A.R.P. Milano, dove credo il problema maggiore siano state delle incomprensioni. Vediamo il bicchiere mezzo pieno, i concerti sono andati benino entrambi.

-l’unità di scena, tanti la citano, troppi dicono che non esiste, tu come la vedi?

Penso che il buon vecchio Balestrino, molti anni fa, si auspicava questa unità di scena…ma secondo me la scena è abbastanza unita, tutto sommato l’Italia sta vivendo un buon momento per la scena punk in generale, ci si aiuta a vicenda, anche se chiaramente nascono delle invidie tipo “faccio il concerto meglio del tuo e cose del genere, ma proprio partendo da qui si potrebbe cercare di essere più uniti, più solidali…non siamo messi male dai!

-le difficoltà nel produrre dischi al giorno d’oggi, che va tanto di moda la musica cosiddetta “liquida”, ci vuole coraggio a far uscire un disco in formato CD, ancora peggio in vinile, anche se ultimamente vedo tanti col vinile sotto il braccio.

Ma guarda, ultimamente per quanto mi riguarda sto stampando solo vinile, credo ed ho sempre creduto al vinile, ci sono nato, mi piace, gli mp3…va beh ti ascolti la canzone al computer, ma alla fine chi vuole veramente comprare un disco se lo compra. Rispetto ad altri paesi come la Germania, come distribuzione, si fa un po più fatica, qua si vendono mediamente 350-400 copie, che non sono numeri malvagi, ma nemmeno altissimi. Negli ultimi anni c’è stato un calo ma si va avanti, non è mai facile e le spese sono sempre tante, arrivare in pari è il minimo ed io mi aspetto sempre qualcosa di più, in modo da avere altri soldi per produrre altri dischi.

-concerti e situazioni pazzesche sempre dal basso, mi ricordo al Dordo serate Oi! coi Bull Brigade, Stab e Razzapparte oppure festival HC dal forte sapore europeo, una delle ultime volte che ho visto gli Skuigners, coi camper parcheggiati davanti allo Stadio e un’aria irrespirabile dentro il centro, quali difficoltà nell’organizzare serate oggi, che i locali più grandi e ricchi si accaparrano tutti i gruppi “nostri”?

Ultimamente è un po difficile, c’è stato un po un calo, uno che si mette in ballo ed a fine serata deve fare i conti, e ci perde una volta, ci perde due volte, poi non organizza più. Io cerco di non mollare, perché se molliamo tutti non resta più niente, però appunto è un dato di fatto il calo c’è…forse perché abbiamo già visto tutto…dico sempre che in Italia ci devono essere due o tre città che trainano un po la scena, negli anni ’90 c’era Vicenza con lo Ya Basta che ha avuto un impatto molto forte, ora abbiamo Bologna coi BCR, hanno cercato e voluto tanti spazi quindi tanto di cappello. Poi ci sono tante piccole realtà da supportare, perché è facile andare tutti al concerto dei Cock Sparrer e poi snobbare i concerti “minori”, che possono essere interessanti, bravi, ma non hanno il nome quindi vengono considerati “minori”…e poi magari ti diverti anche di più, perché se c’è una cosa bella oltre al concerto è la situazione che si viene a creare, il rapporto con le persone. Mi ricordo quando ho cominciato tra la fine degli ’80 a girare parecchi concerti, io cercavo le persone, poi suonava chi suonava, ma il bello era ritrovarsi, stare insieme, e mi porto grandi amicizie che durano da decenni.

-è stato un vero piacere per me conoscerti di persona e poter fare due chiacchiere non solo virtuali, a presto Bolzo e grazie.

Grazie a voi!

 

Bolzo ed Anfibio Records li trovate qui:

-produzioni, news e concerti: anfibiorecords.wordpress.com

-myspace: anfibiorude

-facebook: Anfibio Records

-e mail: [email protected]

 

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