SHANDON: Best Wishes

Con questa doppio Dvd e cd ho la strana impressione che i nostri cari Shandon si congedino dal pubblico con questo canto del cigno in cui vogliono ringraziare tutti i loro fan dell’affetto che gli hanno dimostrato in questi anni. Gli Shandon o si amano si odiano non ci sono mezze misure: ci sono le ragazzine che li adorano perchè sostengono Olly sia un gran fico (può essere pure ma io sono della sponda di quella che finisce per no), i ragazzi che apprezzano il loro ska-punk venato di sfumature dark ma ci sono anche i punkabbestia che li odiano con tutto il cuore identificandoli come il male della scena punk. Nonstante questo sono una band che ha segnato gli ultimi dieci anni della scena punk nel bene o nel male a seconda dei punti di vista.

Da parte mia non posso che confessare la grande stima che nutro verso questa band che secondo me ha sempre dimostrato la propria personalità andando dritta per la propria strada senza stare a badare alle mode che circolavano. Magari ora dopo dieci anni posso sicuramente dire che hanno raccolto molto meno rispetto a quanto abbiano seminato (stesso discorso vale per i Persiana Jones) a differenza di band che sin dal primo singolo usando il fascino innegabile che ha la musica in levare hanno cercato un posto al sole senza magari neanche sapere chi siano personaggi come gli Skatalites o Prince Buster e producendo album ascoltabili solo col cuore perchè le orecchie si rifiutano proprio di ascoltare certa merda.

Al ritmo di un album ogni due anni gli Shandon in questi ultimi dieci anni ci hanno regalato prodotti di ottima fattura che molte volte precorrevano i tempi e non venivano capiti pienamente. Per quanto possa risultare banale e stupida (e gli stessi Shandon dicono di vergognarsene un pò) “Questo si chiama ska” fu una canzone incredibile che chiunque la sentiva lo portava a canticchiarla per giorni senza poi contare il fatto che hanno fatto avvicinare moltissimi ragazzi allo Ska facendoli poi andare a cercare altre band nella storia di questa musica e nelle sue forme attuali riproposte da band come Slackers o Mighty Mighty Bosstones.

Ma dopo questa piccola premessa che mi sembrava doverosa è ora giunto il momento di parlare di questo album. Secondo me non possiamo considerare questo doppio live come una raccolta che racchiuda la storia degli “Shandon ska-core” ma solo quella degli ultimi 2-3 anni per intenderci da “Not so happy to be sad” in poi cioè da quando hanno avuto la sterzata verso il rock e questo un pò mi dispiace vedendo l’assenza di alcune song a me molto care che con nostalgia ricordo aver ballato ai loro concerti anni addietro. Nel primo Dvd troviamo una ripresa completa di un loro concerto durante il tour promozionale di “Sixty-nine” registrata al Rolling Stone di Milano (che si trova anche in versione audio nel Cd). Ottima tecnica, presenza scenica da consumata punk-band (ma non per questo finta come le boy-band di Mtv) che emana energia allo stato puro dalla prima all’ultima canzone. L’unica cosa che mi ha sconcertato un pò è constatare la giovane età del pubblico della serata. Non capisco (o forse lo so troppo bene) perchè quando io avevo sedici anni trovavo miei coetanei ai loro concerti o ragazzi poco più grandi ed ora che ne ho qualcuno in più continuo trovare sedicenni e basta. In fondo non capisco questo pregiudizio che coinvolge gli Shandon che vuole che siano un gruppo per sedicenni. Io sedici anni ahimè non li ho più ma continuo a godermi ed emozionarmi con la loro musica e non me ne vergogno affatto!

Nel secondo Dvd invece è ripresa una improvvisata performance live in cui rielaborano in versione acustica alcune delle loro maggiori hit e per l’occasione si permettono di far scendere qualche lacrima con una ottima versione chitarra-voce di “Baby Can I hold You?” splendida hit di una cantante di nome Tracy Chapman che a mio modo di vedere la mette in culo a molti punk improvvisati dell’ultima ora che forti di una catena e un moschettone al fianco si sentono eredi di Sid Vicious. Sempre nel secondo Dvd poi sono raccolti tutti i video della Band, da quando Olly aveva i capelli ad ora in cui rimane solo il monumento ai caduti…l’importante però è che il talento che i capelli ricoprivano sia rimasto intatto e ci continui a deliziare con i suoi vari side-project!

Tutto questo poi viene venduto all’irrisorio prezzo di 18,50 €. Questo fatto a confermare la genuinità di questa band che si è sempre battuta per una equa politica dei prezzi dei propri cd e dei propri live che non costavano più di 8 € rinunciando a facili guadagni che a mio modo di vedere sarebbero stati onesti rispetto ad altre band che si “battono” falsamente per i propri fan poi fanno pagare i loro live più di 25 euro e i loro dischi poco meno.

Io fan degli Shandon ero e fan degli Shandon rimarrò sempre perchè sono ragazzi onesti e di talento che meritano il rispetto di tutta la scena!
Voto : 110 e lode

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