Dopo il debutto full-lenght “Like A Dog” del 2003 e qualche singolo per la Dead Beat Records, ritorna la band capitolina che meglio rappresenta attualmente la vera essenza del punk all’Italia e all’estero. 10 pezzi di ruvido punk’n’roll contaminato dal power pop di marca settantina.
L’opener “Killer” è forse uno degli anthem più taglienti che sia stato scritto da una punk band negli ultimi anni… e la mente corre subito all’icona underground Agony Bag (glam-punk band creata da Clive Jones, mente e anima dell’horror prog band Black Widow). Infatti proprio ascoltando la cover di “Rabies Is A Killer”, punk song scritta dagli Agony Bag ed incisa dai Taxi nel loro primo album, Clive Jones ha regalato ai nostri amici romani “Hard Times”, una song dannatamente power-punk che troviamo proprio in questo disco.
“Yu Tolk Tu Much” (adoro questo altro tributo slang al glam e agli Slade in particolare) è composto di una serie di song di grande valore, in cui i Taxi hanno dato anima e corpo: da “The Vampire” a “Dead Girl”, passando per la cover di “Qui Est In, Qui Est Out” di Serge Gaingsbourg e così via.
Tenda si dimostra uno dei migliori vocalist nonché “animale da palcoscenico” che abbiamo sul suolo italico e la band è sempre all’altezza della situazione, sia per quanto riguarda creare il groove tellurico che riff affilati come rasoi.
Non è un caso che Maximun Rock’n’Roll definisca le canzoni dei Taxi come “i pezzi più punk scritti e suonati in questi ultimi anni con stile”… sì proprio quello “stile”, che non mi stancherò mai di ripeterlo, in questo Paese è stato ed è raramente di casa.
Un capolavoro totale: chiudete la bocca e pompate il volume al massimo!
Tracklist:
Killer / Glad To See You On The Ground / Dead Girl / Gloves / Hard Times / The Vampire / Qui Est in, Qui Est Out / Out On The Street / Load Point Fire / Who’s To Blame
Voto 10/10