THE STAB

“Finalmente disponibile l’opera omnia di questa grande punk-rock band con membri di Nabat e Rude Pravo!Ventitre tracce compreso un inedito, quasi ottanta minuti di Punk ’77 con sconfinamenti nell’Oi!, nel Punky reggae e nel folk-punk. Booklet con storia della band, testi, foto inedite e vecchi ritagli di giornale e di fanzines.Fans di Clash, Ramones e Stiff Little Fingers siete avvertiti!!!”
Cosi’ recita la presentazione del vostro ultimo lavoro edito dalla www.cityofthedead.net ed in effetti la presentazione è davvero da fulmicotone anche perché ci troviamo di fronte ad una Band che ha attraversato, per mezzo dei suoi componenti, la storia della Musica bolognese. Ma cosa vuol dire STAB?

Il nome Stab,dovrebbe derivare dal verbo "pugnalare", to stab,noi
l’abbiamo scelto perche’ the stab dovrebbe significare "la pugnalata",c’e
anche da dire che preferiamo i nomi corti,e ci sembrava molto simile come
suono a Clash,e tu sai quanto siamo devoti a questo gruppo!;-)Insomma ci
piaceva il suono,e anche il significato.
spero di essere stato esaustivo.

Se si parla di Stab vengono a mente NABAT e RUDE PRAVO questo non si puo’ disconoscerlo ma mi piacerebbe sentire direttamente da voi, partendo dagli albori, da quando un bel giorno vi siete trovati ed avete iniziato a sparare con le vostre chitarre la rabbia che covava dentro di voi in quegli anni della Bologna PUNK.

Guarda, descriverti la storia di ognuno di noi, sarebbe molto lungo, se vorrai in futuro potremmo parlare del punk bolognese del 1980, per adesso ti diremo che tutti ci siamo incontrati, grosso modo, al concerto dei Clash a Bologna nel 1980, e da lì abbiamo cominciato a suonare in diverse formazioni, Davide e Romano insieme nei Rage e Uiui negli Uxidi, poi Davide e Uiui si ritroveranno nei primi Nabat, quelli del demotape  per capirci. Davide poi lasciera’ la band, continuando a suonare negli Hex con Romano, e in un gruppo rockabilly, mentre Uiui restera’ nei Nabat fino al loro scioglimento.

Agli inizi del 1985  Romano e Davide suonavano ancora insieme, Davide  contemporaneamente con più gruppi, ma  fu  nel 1988, che  alcune circostanze, fecero si che Davide e Romano, rimasti sempre in contatto e provando quasi regolarmente, chiesero a Uiui di suonare con loro, nacquero quindi gli Stab, con l’esigenza di suonare la musica che da sempre amavamo, il piacere di stare insieme, e l’urgenza di comunicare di nuovo le nostre idee. Uscivamo dagli anni ’80 e dal Craxismo!!! Logico che la scelta, visto dove batteva il cuore di tutti e tre, cadde sul punk 77, cantato rigorosamente in italiano, anzi, all’epoca, memori della lezione dei Clash, e ancora lontani dall’interesse che negli anni ’90 si ricreerà attorno al punkrock, lo definimmo combat rock, una miscela di punk ’77,e altre contaminazioni, molto vicine per spirito anche a cose del miglior Oi! Non scordare, che ci fu un periodo in cui a parte i gruppi skin e poche band punk, non era alla moda suonare ’77 style, tutto era HC o di li a poco RAP e Crossover!!!

Adesso tutti vantano origini punk, e in parte è vero, ma in quegli anni la maggioranza guardava al futuro e a fare i “professionisti”!!! Incominciammo a provare, poi realizzammo il nostro primo demotape “the Stab” (1990)e l’EP “Punk ’77 (1991), poi grazie anche, ma non solo, a Marco Balestrino dei K.K, che inserì il brano ”un’altra primavera” nella sua compilation “Oi! siamo ancora qui!”

Il nostro nome comincio’ a girare e facemmo diversi bei concerti, ma alcuni davanti a pochissime persone!!!! Insomma s’interesso’ di noi anche un tedesco, Ulrich, che con la sua etichetta, la “Dim records”, fece una ristampa su vinile del materiale prodotto sino ad allora (1992).

Fummo poi chiamati in alcuni centri sociali, da amici o da altri gruppi musicali con cui poi è nata un’amicizia, su tutti gli AUT AUT di Roma, per esempio.

A forza di suonare riuscimmo ad avere sufficienti canzoni  per un album intero,decidemmo allora di fare uscire per l’etichetta “Twins” di Stiv Valli il nostro primo e unico CD/LP “Nessun ribelle…” (1993), nel quale abbiamo cercato di condensare tutto lo Stab pensiero, nei testi: che risentono delle nostre frequentazioni di centri sociali, a volte cosi scalcagnati da sembrare eroici!! Nelle nostre idee di sempre, e nella musica: che è un po’ la summa delle nostre influenze  e dei nostri gusti, insomma quello è stato un po’ il punto d’arrivo degli Stab, eravamo e siamo molto soddisfatti di quel lavoro.

Nel 1994/95, Steno, in occasione dell’Ansaldi benefit tour (Tiziano Ansaldi è stato il manager ma soprattutto un carissimo amico dei Nabat), ci chiese di suonare con lui  e Riccardo nei riformati Nabat, accettammo con entusiasmo, eravamo e siamo molto legati a Steno, ripeto per noi è un fratello, così come lo siamo fra di noi e  pochi altri, la vita ha poi portato sia Uiui che Davide a dedicarsi alle loro famiglie e ai figli e abbandonare (temporaneamente??!), la musica.

Romano ha continuato nei Rude Pravo e nei Bank Robber (cover band dei Clash),e oggi….grazie a Flavio (cotd), siamo di nuovo sui palchi, per una serie di concerti per promuovere il cd, domani?……e chi lo puo’ dire…..!!!!

Il nostro augurio è quello di rivedervi ancora sulla strada, ve lo meritate. 

Nel 1994 Io avevo una band che si chiamava Fuori dal Branco e tutti mi facevano incazzare quando mi dicevano che era il titolo di una canzone di un noto cantautore o pseudotale…invece era un nome dato non a caso e voi centravate qualcosa ma erano in pochi ad accorgersene, correva l’anno 1991 e questo VS. EP girava davvero molto sui piatti di molti Kids tra cui il mio e anche voi giravate parecchio ma non sono mai riuscito a vedervi live.

…tutto questo per sentire dalle vostre voci le emozioni che vi travolgevano allora e la gioia che vi puo’ dare sapendo che siete stati una Band che ha catalizzato intorno a se molti Kids.

Cosa dirti….fa molto piacere sapere di essere apprezzati e di essere rimasti nella memoria di parecchi ragazzi, del resto la nostra forza, se così si può dire, è sempre venuta dallo scambio di energie fra noi e il pubblico sotto il palco, che preferiamo chiamare  amici, che ci hanno dimostrato, ”quasi sempre”, molto affetto e che a quanto pare continua ancora, grazie di cuore.

Bianco e Nero apre la raccolta che racchiude davvero tutto cio’ che avete fatto di ufficiale anche se io ricordo di una compilation dove compariva un VS inedito (magari mi confermerete o smentirete…forse è una mia allucinazione;)?  ) Come vivono ORA gli STAB queste tematiche? visto anche l’attuale situazione politica?

Bianco e nero? Be’ certamente il tempo ti cambia, ma le idee di fondo restano, il razzismo e le dittature, tutte, senza esclusioni, anche se camuffate da democrazie, sono patetici parti di menti malate, gia’ condannate dalla storia, e se si riproducono è colpa anche di chi dovrebbe e non fa’ niente per contrastarle, anche e soprattutto a livello culturale, vedi la cosiddetta opposizione, l’attuale situazione politica?? La peggiore che potesse capitarci,

un nano, che fa i suoi interessi, e ancora peggio con un seguito di servi che gli leccano il culo, e la sinistra? Dorme o vivacchia, mentre la terra muore e il mondo sta per scoppiarci in mano………forse certi testi sono più veri oggi che ieri!!! Ma sarebbe un discorso molto lungo, possiamo solo invitare tutti a non guardare “solo” il dito, mentre indica la luna……..

Sul 7" compaiono dei ringraziamenti ai Mitici Ghetto 84 del Rude e ai KK di Marco Balestrino, purtroppo la prima Band non c’è piu’ e la seconda resiste ma con mille difficoltà nonostante meriti di piu’ almeno per la storia che ha scritto. VOI vecchie glorie e degni portavoce della scena ricordateci un po i tempi che furono, la vostra esperienza con i NABAT e con tutto cio’ che girava intorno politica compresa…tempi nemmeno tanto distanti ma che con la velocita’ odierna sembrano lontani, parlatecene per i giovanissimi lettori di PUNKADEKA…e siate pure prolissi mi raccomando;))

ALLORA INSISTI!! Guarda che ti servono due numeri della tua fanzine! Ok ci proviamo, per grandi linee.

1980, il punk in Italia era almeno per noi soprattutto la voglia di fare, la possibilità di fare!! Importato nel nostro paese come moda o trend musicale dai mass media, e’ diventato nelle mani dei kids, una forma genuina di espressione, diramatosi poi, in molte direzioni, punkrockers, anarchici & pacifisti(crass e hc), HC, skin heads (oi!), senza contare le altre sottoculture (termine orribile!!), da li a venire, new waver,  mods, ska, rockabilly, dark etc. . Il punk, ha rotto gli schemi, tutti potevano suonare, la maggioranza di noi faceva schifo, come tecnica(oi,non che oggi siamo dei mostri!!) ma lo spirito era vivo e l’energia a mille,ci si trovava a Bologna, scrivendo messaggi sui muri, si provava in cantine buone solo per prosciutti o salami, con tanta muffa e puzza di sudore da sembrare camere a gas!!Con improbabili strumenti presi a noleggio,nessuno aveva strumenti di marca, tranne qualche fortunato, abbiamo sognato fender , gibson e marshall per anni!!!

Si prendevano sberle dai maragli di periferia, i tamarri, e dai poliziotti, le fanzine erano fatte ritagliando foto, incollandole e fotocopiando il tutto, i vestiti si facevano riciclando abiti vecchi e dipingendo a mano giacche di pelle (finta), e tshirt. Anche i badge non si trovavano, poi scoppiato il “fenomeno”, si trovarono i chiodi le creepers, i doc martins etc. etc, ricordo che nell’80, solo chi era stato a Londra o i milanesi (sempre all’avanguardia)vestivano da “veri punk”. I concerti autogestiti e mal amplificati, ma erano tempi magici, c’era un ‘energia unica, almeno per noi, non dimenticare che Bologna usciva dal ’77, che almeno a livello politico è stata una rivoluzione, ma anche musicalmente il Bologna rock, l’era demenziale di skiantos e soci, ha contribuito, contemporaneamente al punk a spingerci a suonare, e ripetiamo a fare, a esprimerci, avevi insomma la netta sensazione di appartenere a qualche cosa di bello e vivo,e di poter urlare la tua rabbia in faccia al mondo! All’inizio la scena era molto unita, e non ben vista dalla sinistra, che anzi in un primo momento considerava i punk dei fascisti!!!!! Poi sull’onda delle ultime novità inglesi, e sulla presa di coscienza dei ragazzi, che incominciarono a frequentare anarchici e autonomi, iniziarono le divisioni politiche,da una parte i Nichilisti, con i “Nabat” come portavoce, che sarebbero diventati skinhead, e dall’altra i “Raf Punk” e il giro anarco-pacifista, in mezzo quelli come noi, che non capivano, almeno all’inizio, tutti sti casini, suonando poi nei Nabat ci fu chi come Davide che ascoltava anche Crass e altri gruppi non capiva tutti questi ghetti, queste divisioni, ma tant’è che la scena si divise in tre tronconi grosso modo, nichilisti, pacifisti, e punkrocker, che sempre di meno si estinsero o si trasformarono a loro volta in altre storie. I punx, così si facevano chiamare i “pacifisti”, finirono per politicizzarsi fino a livelli estremi, sicuramente positivi, ma troppo distanti dallo spirito ingenuo, forse, ma genuino del primo punkrock, eredita’ questa raccolta in parte dall’Oi! Che a sua volta dopo un periodo iniziale di ambiguità o meglio di confusione apolitica, si divise in destra e sinistra, razzisti e anti razzisti, fino ad oggi, con la comparsa di ben radicate e organizzate frangie di estrema destra, bonehead, etc, e di contro redskin sharp rash, cosi’ almeno ci pare d’intuire la scena Oi! da cio’ che abbiamo visto e vediamo. Tieni conto che nessuno degli Stab è mai stato uno skin “puro”, eravamo e siamo molto vicino agli skin, ma chi è stato veramente skin o lo è, ha vissuto e vive in pieno le problematiche della scena. Certo i tempi cambiano e con esse crescendo le idee, logico  quindi che le coscienze se non sono mute scelgano dove stare, noi del resto con i nostri testi non ne abbiamo mai fatto mistero!! Se rimpiangiamo i tempi del no politica?!?!’ Mah! A onor del vero, non siamo mai stati apolitici, se s’intende la netta esclusione di tematiche sociali, non credo che nemmeno chi si dichiara tale lo sia fino in fondo, del resto non siamo mai stati una band utrapoliticizzata, sono scelte personali, l’importante è essere sinceri con se stessi e gli altri, e non voltagabbana o opportunisti, paradossalmente meglio un nemico vero, che un falso amico. Tutto questo sinteticamente, non si può descrivere anni della nostra vita in poche righe, perdonaci.

Beh hai ragione, ci vorrebe piu’ spazio, ma vedrai che non esauriremo qui lo spazio…ci saranno altre occasioni ok?

Parliamo della raccolta. Punk 77 "THE STAB" Discografy nasce sotto l’etichetta di Flavio (che ha curato l’intro del bel Booklet davvero esaudiente ed anche emozionante nella scrittura) che si puo’ visitare andando suwww.cityofthedead.net  , magari avremo un seguito di inediti  oltre alla bella Groovy Times che tra l’altro dedicate a Joe Strummer (R.I.P.) ? o nuove produzioni? spero in un si…ma!!!

Non pensiamo che ci possa essere un seguito, almeno per adesso, le nostre vite, hanno messo la parola fine agli Stab, ma non si può mai dire, certo che ci piacerebbe a volte fare altri pezzi, inediti non ce ne sono, almeno finiti e registrati, ma ripeto non si può dire mai…..per ora faremo solo qualche data per promuovere il cd, anche perché nonostante tutto il tempo ti cambia, forse gli Stab appartengono al loro tempo, o forse no……dall’entusiasmo tuo e di altri ragazzi sembrerebbe di no, vedremo, per adesso grazie a tutti voi, è bello sapere di aver fatto piccole cose, importanti per qualcuno e speriamo di aver dato input positivi.

Certamente lo avrete fatto, per me ad esempio ma non solo, ne sono certo.

Come passate ora le vostre giornate? la musica certamente sara’ un leit motiv che vi accompagna ma non siete certamente rockstar e sicuramente non vi interessa, avete progetti paralleli e/o diversi?

Le passiamo a lavorare otto ore e più, con i nostri bimbi, e famiglie, ognuno ha i suoi interessi, e coltiva le sue passioni, solo Romano suona ancora stabilmente, del resto è ancora celibe!!! AHAHAHAh! La musica è sempre con noi, o la si ascolta o si suona anche da soli in casa, con il pc, ma è molto diverso per chi come noi è abituato al gruppo al contatto fisico. Rockstar? AHAHAh!! Bella questa!! Non c’è niente di più lontano dalle nostre vite di ieri e di oggi, certo i soldi fanno comodo, sai lavorare è fatica!!! Ma abbiamo sempre suonato per passione e con il cuore…..e poi, non siamo musicisti professionisti.

Siamo onesti musicanti!! 

Vorrei concludere questa intervista con un remeber e una augurio per chi legge affinche’ riesca a comprendere che non molti anni fa c’erano ragazzi che con chitarre elettriche in spalla, mitragliavano pensieri e parole in faccia a chi voleva un mondo conformato…secondo te chi ha vinto? chi ha perso?

Chi ha vinto? Be’ in apparenza “loro”, nonostante tutto dal ’77 in poi siamo sempre più nella merda, sai adesso è il vero no future, non allora, ci siamo dentro, e noi nel nostro piccolo, e altri più in grande siamo stati tutti perfette cassandre, cioè abbiamo predetto il futuro oltre che cantare il presente d’allora!! Ma se anche solo un gesto contribuirà a tener sveglie le coscienze, avranno sempre chi gli darà del filo da torcere, sotto altre forme e con altre note, ma è dalla notte dei tempi che c’è chi non è disposto a piegare la testa, chi pensa, chi si ribella… Insomma chi è vivo!!! Noi anche adesso  padri di famiglia, 40enni, non finiamo mai di stupirci, di comunicare di cercare di restare vivi, non scendiamo più nelle strade, ma almeno in privato cerchiamo di fare luce nelle nostre e nelle altrui coscienze, cambia il modo il linguaggio, ma chi è stato in un certo modo, chi ha sentito certe vibrazioni nel profondo dell’anima lo sara’ per sempre, gli altri, quelli alla moda, tacciono o si agitano muti, ma il loro annaspare, è la conferma che l’importante è essere se stessi, fare, vivere ogni giorno come fosse l’ultimo, e non aspettare i cattivi maestri o i buoni generali…..perchè di solito ti mandano al macello!!!

Restate liberi e vivi, il mondo è li ….è può essere vostro.

"Sono bianco o nero, giusto o sbagliato sono solo un uomo che corre sulla terra. No nessuna guerra, guerra tra poveri avra’ le mie forze". Credo che non c’è frase migliore e piu’ attuale di questa per concludere questo remember insieme agli STAB, Romano, Marco e Davide.

Grazie di cuore a VOI e speriamo di "Incontrarci ancora un giorno" sulla strada. so che avete molti da ringraziare…fatelo pure e non dimenticate nessuno ok?

 

Per cominciare grazie a te per queste domande, a Flavio, per averci dato l’opportunità del CD e grazie al quale ci siamo ritrovati dopo quasi 10 anni a suonare ancora insieme, a

Steno sempre e comunque, Albertino & Katia, Joe Strummer e i Clash, senza di loro, non saremmo qui’, Marco K.K, Cristiano di Saronno, Jack di San Felice, Ricio dei Rappresaglia uno che c’era e che c’è ma soprattutto un grande amico, Tremende, Rude Pravo, Ghetto 84,  Aut Aut di Roma, non ci sono più ma non ce li scordiamo!I I nostri Figli, Brian e Alessia, le nostre compagne (se no s’incazzano!) Marco e Tiziano del TMB studio di Modena, Boccetta il fonico, tanti skin e punk, incontrati per strada e di cui ricordiamo solo i volti, i ragazzi di Genova, di Roma, tutti gli ex compagni di strada e amici del Punk a Bologna.

 

Grazie di kuore dallo Staff di Punkadeka.it e da me personalmente, certamente ci vedremo al 4Fun di Bellaria (Rimini) il 7 Febbraio

…siete i CLASH Italiani e come tali IMPERDIBILI.

A presto sulla strada. GRAZIE STAB

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