TIM ARMSTRONG: A Poet’s life

Accompagnato da una lettera dell’autore sul sito della Hellcat, esce il primo disco da solista del poeta più rancido d’America.

Dopo vari side project più o meno apprezzati dai fans dei Rancid ( vedi il caso Transplants), dopo aver sfornato puntualmente il sampler di casa Hellcat, dopo essersi concentrato sulla produzione e sulla scoperta di numerosi gruppi, Tim Armstrong decide di dedicare un po’ di tempo a se stesso e di raccontarci la sua vita (come recita il titolo) in quest’album – antologia di poesie.

Se ufficialmente l’album esce prima di quest’estate, Tim concede degli assaggi nei mesi precedenti che lasciano pregustare quello che sarà il sapore del suo gran lavoro.Sul myspace dei Rancid e sul sito della Hellcat infatti compaiono “Hold on” e “Wake up”, le prime due tracce dell’album, che anticipano lo stile dell’album e preparano i fans ad un prodotto stilisticamente diverso e lontano dalle sonorità punk dei Rancid.

La collaborazione con gli Aggrolites chiarisce le idee, l’album infatti è un ritorno alle origini, un omaggio alla grande passione di Tim, quella del reggae contaminato da elementi swing e funky.
Il tutto ha un sapore un po’ retrò…a partire dalle sonorità dell’Hammond e dell’ armonica a bocca fino al look elegante e raffinato di Tim che nel video di “Into Action” è impeccabile con tanto di giacca, cravatta e camicia bianca in perfetto ’60 style, accompagnato da Skye Sweetnam ( scelta discutibile…).

I video sono un’altra grande novità, oltre che sul sito youtube o sul myspace dei Rancid, vengono inclusi nell’ormai classica confezione in digipack in un dvd.
Rigorosamente in bianco e nero, come del resto tutto il design dell’album, sono una sorta di video-diario dei viaggi fatti da Tim: si parte da Seattle e da una sfilata di tipi strani nel video di Wake up, passando per l’amata Los Angeles e deviando per Las Vegas in Translator; una puntatina in Giappone in Lady Dementer ( in cui Tim canta qualche parola in spagnolo!!!) per finire sulla Rambla a Barcellona nella strumentale Cold Blooded.

Tra i pezzi più riusciti vanno sottolineati sicuramente “Wake up” e “Hold on” che non a caso sono stati i primi ad essere presentati: ottima mossa per caricare di aspettative e conquistare i fans; “Translator” dal sapore leggermente esotico; “Lady Dementer” che vanta cori eccellenti e un’armonica a bocca che conferisce quel tocco in più e per finire, la strumentale “Cold blooded”, pezzo d’atmosfera, un tantino psichedelico, perfetto per una passeggiata senza meta.

Ultima annotazione: ritengo sia da sottolineare il fatto che l’intero disco sia stato regalato da Tim ai suoi fans, concedendo su internet il free download di tutte le tracce, un modo per dire grazie del sostegno e del supporto che gli hanno dato la spinta e la forza di andare avanti da ormai tanti anni.
Personalmente ho ri-ringraziato Tim del suo album, tatuandomi il gattaccio della Hellcat sul polso sinistro, proprio come il suo!

Tracklist:
1. wake up2. hold on3. into action4. translator5. take this city6. inner city violence7. oh no8. lady dementer9. among the death10. cold blooded

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