PUNKADEKA FESTIVAL 25th Anniversary

TO KILL

Loro sono i To Kill e suonano hardcore, vengono da Roma e hanno appena pubblicato un mini CD di presentazione su Still Life Records. A breve sarà anche disponibile sul mercato il loro album d’esordio, licenziato dall’americana Catalyst e prova inconfutabile dell’estro di questi simpatici ragazzi. Lasciamo quindi la parola ai To Kill!

Ok partiamo col presentare i To Kill ai lettori di punkadeka!

Yeah! Beh come presentarsi?! Noi siamo i To Kill, nuovo gruppo romano formato da membri di alcuni gruppi della capitale come Face The Fact, The Difference e The King. Siamo sempre stati molto amici e un giorno ci siamo detti: “è giunto il momento di fare un gruppo insieme” e così sono nati i To Kill.

 

Roma ha sempre avuto una scena hardcore molto attiva… Come vedete quella odierna? Pensi che dopo anni difficili come quelli appena trascorsi le basi per ricostruire qualcosa di importante ci siano?

A mio parere Roma ha sempre avuto una delle migliori scene a livello europeo. Non mi vengono in mente molte città con una varietà di gruppi (sia ora che nel passato) di buon livello come quelli di Roma (chiamala presunzione se vuoi ehehhe). Chiaramente ci sono stati periodi di alti e bassi, ma la gente che “spaccava” c’è sempre stata in tutti gli ambiti e in tutti i periodi. Basterebbe nominare gruppi che si sono imposti nella storia come Concrete Comrades (in ambiti più caotici), Growing Concern e High Circle (per dare uno sguardo a fine anni 80 e primi 90), Timebomb Redemption e Opposite Force (per nominare alcuni esempi di quelli che hanno caratterizzato Roma negli anni 90). Oggi ci sono band validissime, alcune più vecche che continuano il loro cammino con grandi risultati come Purification, Strenght Approach, Dehumanize e Face The Fact, altre più nuove che però si stanno decisamente imponendo nella scena come Inferno, Die!, Coloss, The Phoenix, Payback e molti altri. Per non parlare poi della scena emo, dove proprio rompemo il culo a tutti, perché già solo nominando Vanilla Sky e Friday star i giochi sono finiti per tutti!!! 🙂 Quindi come vedi la scena romana ha sempre avuto dei cavalli di battaglia più che validi e forse il termine giusto non è tanto ricostruire una scena ma quanto cercare di ingrandirla e dargli ancora di più un identità hardcore. Quello che noi cerchiamo di diffondere è l’ideale che l’essere hardcore non è solo scrivere su un guestbook tipo “che sei meglio di un altro, che il metal fa schifo o viceversa, che i dischi dopo l’83 non sono hardcore, che quelli registrati male fanno vomitare a priori, andare solo ai concerti degli amici o dei gruppi americani, non andare ai concerti perché il posto è lontano, fa freddo, fuori piove, ce stà CSI, domani lavoro…” potrei continuare ma mi sa che poi finisce lo spazio! L’essere hardcore per noi è una cosa che va molto oltre, che deve coinvolgere ogni persona che va a un concerto o che si sente un disco nel suo piccolo. Cercare di essere piuttosto che apparire. Roma sta dando prova di avere una grande scena che migliora di concerto in concerto! Amo la mia scena con tutti i difetti che può avere, ma devo dire che raramente in Italia ho visto una realtà così bella.

 

Avete recentemente pubblicato il vostro demo d’esordio su Still Life Records. Come siete arrivati a loro?

Allora qui bisogna fare una breve storia sui nostri primi passi. Praticamente il gruppo è nato a giugno del 2004. Dopo le prime prove eravamo molto compiaciuti di quello che stava uscendo, così abbiamo deciso di registrare immediatamente un promo con le prime tre canzoni composte. È strano, di solito le prime canzoni non sono subito buone perché ancora si cerca un identità del gruppo, ma invece a noi sono subito piaciute e le abbiamo registrate per iniziare a rendere noto al mondo che esistevamo. Fra le persone venute in possesso di questo promo c’erano anche i due ragazzi della Still Life, che lo hanno apprezzato e ci hanno proposto di farlo uscire come mini CD. Così siamo andati a registrare anche “My Life” dei Sick Of It All e… Tadan!! Eccolo pronto!!! 🙂

 

Pensi che aver suonato in altre band abbia donato qualcosa di particolare ai To Kill?

Guarda non saprei risponderti a questa domanda con chiarezza… Indubbiamente il fattore esperienza un po’ ha giovato. Ugo e Tommi suonavano insieme nei The Difference, quindi presumo che avessero un buon feeling già di partenza, se andiamo a pensare che poi, Jai ha suonato nei Receipt e nei Face The Fact, Tommi suona nei Face The Fact con me, Ugo pure ha suonato alcune date coi Face The Fact e suonava anche con Jai nei The King… Insomma un gran bel minestrone!!! L’unico che non aveva ancora suonato con nessuno di noi è Federico, ma il suo inserimento nel nucleo è stato immediato e siamo diventati subito una cosa sola!

 

Presentate a vostro modo il cd appena pubblicato!

Eheheh signore e signori! Ecco a voi il primo mini CD dei To Kill! Venghino signori venghino! Accattatevillo!!! Donne è arrivato il mini CD dei To Kill! No a parte gli scherzi, questo è il primo passo fondamentale per capirci. Rappresenta a pieno quello che siamo, infatti le canzoni sono state ri-registrate anche sul nuovo album perché comunque sono parte integrante del gruppo. Sono sicuro che tutti quanti una volta (si vabbè diciamo una volta, ma sappiamo tutti che non è così) nella vita mettono su un disco a casa e fanno finta de stà a un concerto, saltano facendo finta di avere una chitarra (ma che poi davanti allo specchio si rendono conto che è la scopa), urlano i cori e fanno mosh e ste cose… beh “To Kill” è il CD ideale per fare tutto questo!

 

Raccontaci tutto sui tre brani inclusi: “The end of the show” – “Commit suicide” – “The curse”

Che dire… Le canzoni dei To Kill risultano per molti un po’ troppo aggressive e violente nei testi sbagliando, perchè non sono altro che una specie di denuncia e un continuo cercare di spronare un certo tipo di atteggiamento! Tendenzialmente sono contro tutti quegli atteggiamenti tipo sentirsi superiori, cambiare personalità dopo poco tempo non perché ci si arriva con un ragionamento ma perché non è più “cool” e cose simili. È proprio questo se vogliamo il problema che c’è stato in passato nella scena romana, e che comunque c’è dappertutto. Un giorno sono tutti a fare discorsi tipo “si hardcore fino alla morte, veganesimo militante, la vita normale è una merda, young till i die” e poi di punto in bianco, ti dimentichi tutto. Da un giorno all’altro ti mangi la carne ti senti solo i Beatles (niente contro di loro, anzi, sono praticamente sempre in play nel mio Ipod) e dici ma si, quelle cose che ho fatto sono state sbagliate, non ci avevo capito nulla! È di questo che parlano i testi dei To Kill, credere nella cose che fai e se fai un cambiamento non è obbligatorio sputare nel piatto dove hai mangiato fino a due giorni prima o sentenziare le persone che ancora si sentono i Gorilla Bisquits. E purtroppo questa è una cosa che succede di continuo, è sempre successa e sempre succederà! Noi ci sentiamo di urlare che non è così che deve andare, e magari di cento persone che vengono a un nostro concerto, novantanove il giorno dopo stanno al concerto dei Lunapop a pensare “ma cosa ho fatto fino ad adesso?!” L’unica persona rimasta la rivedrai invece al concerto dopo e al concerto dopo ancora o tra dieci anni al concerto dei To Kill di turno. E allora quella persona sarà comunque il più grande dei risultati!

 

Perchè una cover dei Sick Of It All?

Hai ragione!Perché una cover dei Sick Of It All?! Perché una cover di un gruppo che è ancora attivo… eccome se è attivo! Sinceramente non lo so, un giorno in saletta è uscita sta cosa…I Sick Of It All sono uno dei gruppi che per noi  più rappresentano l’hardcore nello spirito e nella musica e ci siamo detti “ma alla fine… Perché non una cover dei Sick Of It All?”

 

Siete italiani ma l’album d’esordio che uscirà in primavera sarà licenziato dal’etichetta americana Catalyst. Come siete arrivati a loro e cosa vi ha spinto ad accettare la loro offerta?

Più o meno il discorso di come siamo arrivati alla Catalyst è lo stesso di come siamo arrivati alla Still Life. Eravamo a vedere un festival in Germania la scorsa estate e abbiamo incontrato Kurt (manager dell’etichetta – nda)! Per quel concerto avevamo preparato un bel po’ di promo da distribuire alla gente come fosse un flyer, così ne ho dato uno a Kurt che appena lo ha sentito ci ha scritto tempestivamente dicendoci che dovevamo essere la prossima uscita Catalyst! E quindi eccoci qui. Abbiamo accettato l’offerta perché Catalyst è sempre stata una grande etichetta storica che non si è mai venduta e che ha sempre avuto e difeso degli ideali. Ha sempre stampato dischi con un’idea politica e etica più che stimabile secondo noi e quindi siamo stati molto più che felici di lavorare con loro.

 

Cosa dobbiamo aspettarci dall’album in uscita? E’ già pronto o ci state ancora lavorando?

Il CD è pronto! Stiamo ultimando le fasi finali di missaggio. Devo dire che siamo molto soddisfatti! Valerio dell’hombrelobo (nonché chitarrista degli Inferno) è diventato il sesto To Kill, ci ha messo tutto se stesso sia come produzione che come registrazione. Il nuovo disco è decisamente devastante! Le canzoni sono direttissime. Undici pezzi che spaziano da parti tirate a parti rappate con qualche intermezzo rock, metal, samba, jazz e calypso! Insomma devo dire che è la degnissima evoluzione del mini CD. A breve sarà online un nuovo mp3.

 

Il mercato discografico italiano non ha mostrato interesse portandovi a cercare altrove o qualcuno si era mosso per voi?

Ma diciamo che il promo ha girato prima fuori dall’Italia che all’interno. Infatti lo abbiamo finito di missare due giorni prima di quel festival dove abbiamo incontrato Kurt della Catalyst che si è subito interessato a noi.

 

Parlando di Stati Uniti so che di recente ci avete fatto un mini tour. Raccontateci la vostra esperienza!

Eheheh… Sì, doveva essere un mini tour, ma alla fine sono saltate quattro date per problemi di furgone, quindi abbiamo fatto solo due concerti. Devo dire che non siamo rimasti proprio tristi a riguardo perché ci siamo fatti una bella vacanza a New York, anche se la miglior cosa è sempre suonare… (meglio New York che passare due settimane a località Frattocchie eheheh) Devo dire che i due concerti sono stati molto molto fichi! Ad Albany abbiamo suonato con dei gruppi da paura, che se avete la possibilità di sentire ve li consiglio anche se non sicuro che su disco rendano come dal vivo. Il concerto era Youth Attack, Guns Up, Have Heart, Verse e chiaramente noi. Devo dire molto fico! A Rochester è stato spaziale, ma vabbè era proprio assurda come cosa. Abbiamo suonato con uno dei gruppi che ha segnato la nostra infanzia sxe, i Path Of Resistence… Sono stati da paura e poi di spalla c’erano Outbreak, Love Is Red, Champion, Most Precious Blood, The Promise, Bane e reunion dei Damnation AD. Quindi ti lascio immaginare che concerto! La gente degli Stati Uniti mi ha molto sorpreso! Tutti i gruppi che vengono in Europa di solito esaltano gli europei per la loro gentilezza dicendo che negli USA non è così, che i gruppi non vengono trattati bene… Invece devo dire che le persone che abbiamo incontrato noi sono state fra le più gentili di sempre e ultra disponibili. I ragazzi ai concerti ultra gentili, ho visto molto più machismo e poserismo in Germania che in America! Poi se sfonnano ai concerti! Per quanto riguarda l’aspetto non concertistico è stato indubbiamente il viaggio più bello che mi sono fatto, quello dove mi sono divertito di più. Qui di seguito trovate un link di un sito dove ci sono un po’ di foto del viaggio, sono solo 107 su 1500 che ne abbiamo fatte parò alcune rendono un po’ l’idea http://photobucket.com/albums/v247/joshxmosh/… Metterei la firma ogni giorno per farmi un viaggio così e con loro! Vorrei anche sfatare questo mito che il cibo in America fa schifo! Penso che se siamo andati in bancarotta è perché abbiamo mangiato davvero da paura! La miglior cucina vegan mai provata!

 

A livello di organizzazione e di pubblico avete notato qualche differenza tra l’Italia e i paesi esteri dove hai suonato?

Beh devo dire che purtroppo fuori dall’Italia a livello organizzativo stano un po’ più avanti, probabilmente perché sono supportati da strutture decisamente migliori! In Germania il centro sociale più schifoso è come un locale medio nostro! Purtroppo in Italia o perlomeno qui a Roma, abbiamo sempre avuto un problema di spazi dove poter organizzare concerti fichi! Devo dire però che se avessimo dei mezzi come i loro noi italiani probabilmente gli spaccheremmo il culo :). per quanto riguarda il pubblico, con i To Kill non siamo ancora usciti dall’Italia, le prime date sono a metà febbraio in Polonia e Slovacchia, comunque sia tutti noi abbiamo suonato all’estero e non si può generalizzare. Anche a Roma può capitare di suonare a un concerto fico come a uno dove c’è un po’ meno gente. La mentalità che abbiamo noi è che comunque vada tutti i concerti sono fichi dando il meglio sia davanti a dieci persone che davanti a duemila. Non fa differenza perché penso che nel momento in cui accendi il microfono e dai la prima schitarrata significa che senti e credi in quello che stai facendo, poi il resto va da sé!

 

Alcuni di voi sono straight edge e vegan. Cosa vi ha spinto a diventarlo e cosa pensate su questi stili di vita?

Si dunque i To Kill sono un gruppo sxe. Cosa ci ha spinto a diventarlo penso sia complicato dirlo in quanto ognuno ha le sue ragioni visto che lo sxe è una cosa abbastanza personale. Ti posso dire che per quanto mi riguarda è stata una scelta che ho fatto dieci anni fa per un motivo, che poi magari a quel motivo se ne sono aggiunti altri e ogni giorno che passa se ne aggiungono altri. Il rispetto per se stessi e per gli altri può essere un motivo scatenante, così come il rifiutare cose dannose o che alterano il proprio essere. Per quanto riguarda veganesimo e vegetarianesimo penso di poter parlare per chi aderisce a ciò all’interno del gruppo dicendo che comunque non riteniamo giusto mangiare la carne in quanto si tratta di mangiarsi un cadavere! È un discorso davvero lungo che poi non si potrebbe esaurire in un intervista, qualcuno potrebbe volerne sapere di più sui perché e sui percome! Posso dire che indubbiamente per noi gli animali sono esseri viventi proprio come noi, che provano le stesse sensazioni che proviamo noi, comprese sofferenze e dolore! Quindi nella mia testa il discorso fila da sé: perché provocare sofferenza e morte quando si hanno tutti i mezzi per non farlo?! Consiglio a chi capisce l’inglese di andare a vedersi questo linkhttp://www.peta2.com/p2vsk_flash/index2.html dove c’è il primo approccio al perché diventare vegetariani e vegan. Io comunque invito tutte le persone che hanno delle domande a riguardo a scriverci o a venire a parlare con noi ai concerti e a domandarci qualsiasi cosa abbiate in mente.

 

Chi sono nella vita di tutti i giorni i To Kill?

Eheheh questa è una bella domanda! Fino a poco fa i To Kill erano tre studenti e tre baristi (uno era tutti e due se non dovessero tornare i conti). Da quando i To Kill sono diventati una cosa un po’ più seria le cose sono un po’ cambiate, alcuni hanno lasciato il lavoro per cercare di dare tutto per il gruppo. O meglio hanno lasciato il posto fisso per lavori santuari. Ma d’altronde è questo che vogliamo fare e quindi perché non cercare di dare tutto per le cose che si desiderano veramente?! Al momento siamo un libraio (fino alla prossima settimana), un barista (fino alla fine di questa), uno studente di architettura (hmmmm non so per quanto) e uno che lavora al locale dove facciamo i nostri concerti. L’unico che ha qualcosa di normale è il chitarrista Ugo che si è laureato l’anno scorso e che sta facendo un master (non si sa mai nella vita 🙂 ). Comunque sia siamo tutti dell’idea che ora come ora il gruppo sia la prima cosa! Poi tanto a noi che ce frega, a noi ce viè sempre da ride!

 

Quali sono le vostre band preferite e quali hanno invece influenzato il vostro modo di suonare?

Bè i gusti sono abbastanza personali e comunque tutti abbiamo una mentalità piuttosto aperta. Ti posso dire che quando siamo insieme sul furgone girano CD che variano da Avril Lavigne agli Unearth, dagli Smiths ai Terror, dagli AC/DC ai Champion, da De Gregori ai Tragedy e via dicendo. Indubbiamente il suono dei To Kill si rifà a quell’hardcore diretto e violento tipico di gruppi come Terror, Hatebreed, Embrice Today e Walls Of Jericho.

 

Cosa sperate per il futuro?

Tour, tour, tour, tour, tour, tour, dischi, tour, dischi, viaggiare e conoscere più persone possibile!

 

Presto partirà lo Still Life Attack Tour dove farete parte anche voi. Che ne pensate di un simile festival e delle band con cui suonerete?

Pensiamo “yeah!”. I gruppi sono più che validi e l’idea di fare un tour dell’etichetta mi sembra ottima! Non vediamo l’ora di andarci a fare queste quattro date in allegria :). Comunque vada sarà un successo!

 

Lo spazio finale è a tua disposizione!

Prima di tutto grazie per averci dato questo spazio e grazie a tutti i  lettori di punkadeka! Ricordate sempre che voi siete la vostra scena hardcore!  Supportate tutto quello che potete nella vostra scena e non solo nella vostra magari! Grazie ancora e ci vediamo presto live 🙂

 

 

www.moshtokill.com

www.myspace.com/tokill

www.hxcmp3.com/bands/14040

www.xcatalystx.com

www.stillliferecords.com

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