AGAINST ME!: Transgender Dysphoria Blues

Riecco gli Against Me!. La punk-rock band di Naples, Florida, torna a distanza di 4 anni con il nuovo attesissimo album “Transgender Dysphoria Blues”. Dieci pezzi che formano un disco da 9 pieno in pagella e che ci ripagano della lunga attesa.

Sono a tutti note le vicissitudini della radicale scelta di vita di Laura Jane Grace (Tom Gabel). Quanto questa decisione abbia influito sulla band a livello compositivo non posso dirlo con certezza, ma i primi due pezzi del disco danno probabilmente ragione a coloro che pensano che il cambio di sesso del frontman sia stato decisivo nella creazione dell’album, quantomeno a livello di liriche. Talking Transgender Dysphoria Blues True Trans Soul Rebel (già apprezzata in chiave acustica nell’ EP “True Trans”) sembrano essere il manifesto di questa importante decisione di vita di Laura. Il sound rimane quello fedele agli Against Me! che conosciamo (“Reinventing Axl Rose” a parte). Non potevo aspettarmi un inizio migliore: soprattutto nel primo caso risalta all’udito il ritmo incalzante, quasi ipnotico, del nuovo batterista Atom Willard. Già, perché gli Against Me! in questi mesi hanno radicalmente cambiato la line up con l’arrivo dell’ex (International) Noise Conspiracy Inge Johansson (anche se questo nuovo album vede la partecipazione di Fat Mike per le linee di basso) e appunto il batterista dei Rocket From The Crypt, nonché ex Offspring.

Ma torniamo al disco.

L’album scivola via che è una meraviglia, passando per vere e proprie chicche come Dead Fiend, che dopo svariati ascolti considero il pezzo che preferisco. Unica eccezione è Two Coffins, per me il solo tallone d’Achille di questo lavoro. La proverbiale ciliegina sulla torta è data dal finale: Paralytic States Black Me Out rappresentano tutto il meglio che potevo aspettarmi da un album che, con Osama Bin Laden as the Crucified Christ (pezzo più innovativo che abbia mai ascoltato nella discografia Against Me!, oltre che dal titolo impegnativo) e soprattutto FUCKMYLIFE666, aveva precedentemente raggiunto livelli altissimi.

L’attesa è stata tanta, ma alla fine posso dire con certezza che il bellissimo “White Crosses” ha trovato un più che degno erede. L’attesa è finalmente finita.

Tracklist:

Talking Transgender Dysphoria Blues

True Trans Soul Rebel

Unconditional Love

Drinking With The Jocks

Osama Bin Laden as the Crucified Christ

FUCKMYLIFE666

Dead Friend

Two Coffins

Paralytic States

Black Me Out

 

 

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