VENEREA: One louder

Direttamente dall’etichetta di Rodrigo dei Satanic Surfers ecco licenziato il nuovo disco degli svedesi Venerea, autori finora di produzioni decisamente poco fortunate a livello di vendite e notorietà. Qualcosa però sembra essere finalmente cambiato in loro, una sorta di risveglio o illuminazione divina che li ha portati a scrivere canzoni degne del prestigioso marchio hardcore melodico.

Nonostante il calo di popolarità che il genere sta vivendo recentemente, i quattro musicisti applicano a dovere la formula vincente applicata in passato dai vari Satanic Surfers e Pulley, proponendo canzoni arrangiate a dovere e curate nei minimi dettagli, con abbondante uso di cori che ti si stampano in mente al primo ascolto ed elemento non da poco, una registrazione di ottima fattura che aumenta le quotazioni di questo “One louder”.

Un disco diretto e graffiante nelle sue liriche, schierate contro usi e abusi della società americana, guerra in Iraq in testa e senza mai scordare ciò che accomuna un po’ tutti, la speranza di un futuro migliore.

Ma ciò che colpisce maggiormente è il lavoro svolto sul sound, se un difetto che si riscontra spesso nelle band attinenti all’hardcore melodico è la ripetitività, nei Venerea questa sensazione non si riscontra quasi mai, grazie a brani variegati nelle soluzioni chitarristiche e ai continui cambi di tempo del bravo batterista Martin Svensson. I migliori episodi di questo “One louder” li troviamo nella parte centrale del disco, la rabbiosa “Throwing bricks”, “Small town romance” dove viene innalzato lo spirito stradaiolo dei nostri o la critica “Guantanamo” fanno capire facilmente all’ascoltatore quanto sia cresciuta questa band col passare degli anni.

Unica sfortuna come dicevamo è il periodo di pubblicazione, non certo ottimale per chi come loro punta molto su questo album, ma che siamo sicuri, attirerà ugualmente media e pubblico. Se amate i primi Satanic Surfers, i Pulley e non avete pregiudizi mentali su quel che hanno fatto in passato i Venerea, “One louder” è un disco che vi sorprenderà piacevolmente. Provare per credere!
7/10

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