VOICE OF A GENERATION: The Final Oddition

I “Voice Of A Generation” sono sicuramente una delle migliori punk band attualmente in circolazione in Europa. Seguo questa band con passione da vari anni e ogni album riesce a regalarmi sempre grandi emozioni. Nei loro anthem si sente tutta la passione e la rabbia che contraddistingueva i progenitori di questa musica che noi adoriamo, chiamata “punk-rock”. Incarnano a mio personale modo di vedere tutto ciò che la parola punk, nel bene e nel male, significa: voglia di riscatto, energia, passione, rabbia, sentimento e chi più ne ha più ne metta.

A distanza di circa di 25 anni, data in cui molto accademicamente molti critici fanno risalire il punk, i Voice Of A Generation propongono un sound aggressivo e tagliente e il loro album trasuda di “punk” dalla copertina all’ultimo secondo dell’ultima canzone presente in “The Final Oddition”. Il loro sound è a metà strada tra il punk rock clashiano, da cui traggano anche la componente politica, in questo album più accentuata che mai, e lo street punk grezzo e aggressivo dei Sham69 da cui sicuramente riprendono la voglia di unità di intenti nella scena punk sempre più frammentata tra sterili ideologismi e alla mercè di squali manager che di tutto si interessano meno che della vera filosofia che anima la nostra musica.

“The Final Oddition” probabilmente è il loro album della maturità, dopo splendidi full-length come “Obligations to the odd” e “Hollywodd Rebels”, giungono a questo nuovo album in cui coniugano il punk con l’anima street e hardcore. Fondono questi genere con grande disinvoltura e evitano la ripetitività, forse unica pecca dei loro album precedenti. Le tematiche affrontate in questo album sono purtroppo quelle con cui ci troviamo a convivere ogni giorno della nostra vita e quelle con cui ci scontriamo inermi di fronte al tubo catodico ogni che ci propone guerre, ingiustizie e violenze di ogni genere sotto il nome della pace e della democrazia. “Cause for alarm”, “Democracy” e “Justice sono emblematiche per quanto riguarda questo discorso e grazie anche ad anthem che ti si “sparano” in testa come proiettili ti ricordano che la nostra voglia di lottare non si è fermata sicuramente a Genova con quello sparo maledetto che ha visto un nostro fratello cadere sul campo per colpa di una “democratica” mano assassina ma che è solo l’inizio per un movimento che vede negli ideali di pace e giustizia il futuro dell’umanità!

Come dico sempre, un tempo gli Sham 69 dicevano “If the kids are united…” ora i Voice of a generation ci ricordano (e ce ne è molto bisogno di questi tempi che) :
“Voice of a generation
separates the truth from lies
if you’re not united
you will fall and die”

Voto : 8+ (Punk Rock will never die)

Track List:

1. Cause for alarm2. Itching fingers3. Decadent & confident4. Democracy is dead5. Bastard6. The upbringing7. Casualties of war8. Verbal abuse9. Baseballbat10. Crap recieved11. 450 days12. Justice

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