20 Minutes di nome e di fatto, il trio piemontese non perde tempo in cazzate, imbracciano gli strumenti, sistemano lo sgabello della batteria e giù a pestare legnate! Ho avuto il piacere di vederli dal vivo qualche tempo fa e ricordo che il loro concerto fu un lampo al magnesio, devastanti e incuranti di tutto ciò che succedeva attorno, splendidi, dei veri punk rockers dei tempi d’oro, “sucks” è il loro secondo album e se c’è una cosa che amo sentire quando un disco sta girando è l’emozione, la fotta e l’energia della band che mi entra in testa.
“Sucks” segue la via che i nostri padri dei tre accordi hanno tracciato 50 anni fa, dentro ci trovo la stessa rabbia ed il senso di dover dire qualcosa con la bava alla bocca, e di farlo nella maniera più veloce possibile, violentando la chitarra e tirandole fuori dei suoni che sono carta vetrata, “sucks” è la risposta ai monopattini ed ai cellulari nel pit a pagamento, “sucks” ci riporta tutti quanti ai primordi, al cospetto di una comunità che ha ancora tanto da dire, e lo fa senza dover per forza risultare “cool”, che poi di riflesso io vedo e sento sti tre ragazzacci fighi come non mai, che se in 20 minutes finiscono il concerto ripartono da capo, ammesso che abbiate ancora il fiato per stargli dietro. Spontaneità, songwriting, arrangiamenti che possono sembrare scarni, ma che ascoltandoli bene vi renderete conto del bel lavoro che è stato fatto, c’è tutto ciò che vo serve per prendere su il chiodo e buttarvi nella mischia.
Un altro bel colpo a segno per la neonata Venti3, produzione deliziosa con quel fascino retrò, ovviamente su di un lato solo.
Prodotto da Andy King e Venti3, registrato e mixato presso il Blaster K studio di Verbania, masterizzato da quel figaccione di Totonno Nevone al Duff Studio, grafiche di Emak Bakia (Rita Malù)
tracklist:
01.Stereo Bug
02. You Die
03. Berlin
04. Ping Pong
05. Payment
06. Punching Me
07. Duke
08. Pig Man
09. Drop the Bomb
10. Luxury
11. Licking Nipples
12. Rocket