CATTIVE ABITUDINI

Eccovi ritornare sulle scene con un nuovo disco intitolato “Cosa sei disposto a perdere?!”. Per iniziare potreste presentare il vostro disco ai lettori di Punkadeka?!

Ciao a tutti. Questa nostra nuova fatica è uscita poche settimane fa e sta già avendo buoni responsi grazie soprattutto al fatto di essere completamente uguale ai due precedenti, ma condita di stonature su parti portanti del disco e di una equalizzazione sempre diversa del rullante. 

Per questo disco avete anche deciso di aumentare la famiglia e aggiungere una chitarra. Come mai questa decisione?!

Semplicemente Ettore è passato alla voce (con grandissimi risultati) e Michele, il nuovo membro, è subentrato al basso. Quindi abbiamo sempre e solo una chitarra spennacchiata. 

In questi due anni che ci hanno separato da “Il meglio del Peggio” vi è stata anche una reunion della vostra prima band, i Peter Punk. Come è andata la data?! Come è stato risalire tutti insieme sul palco?!

E’ stato fantastico, cogliamo l’occasione per ringraziare i ragazzi giunti da tutta Italia che si son presi ettolitri di pioggia pur di essere presenti. 

Ma adesso sinceramente, i vostri fan hanno speranza (che per altri può tramutarsi nel contrario) di vedervi di nuovo assieme?!

No. Abbiamo voluto chiudere apposta in bellezza, però un pensierino lo avevamo anche fatto dato che abbiamo ancora qualche maglia da vendere. 

Torniamo però a “Cosa sei disposto a perdere?”.

Confesso che lo ho trovato veramente un buon album in cui riuscite ad unire perfettamente melodia e potenza. L’unica cosa che però mi ha lasciato allibito sono le tonalità di alcune canzoni. Come mai avete scelto di cercare tonalità cosi alte che non sono nelle vostre corde?! Ho voluto provare a differenziare il mio modo di cantare dagli altri singer in circolazione, anche perché è naturale cercare di migliorare. Se non ci sono riuscito almeno ci ho provato. 

A parte gli scherzi ma sembra davvero che ogni tanto passi qualcuno e strizzi le palle ad Ettore e gli escano quegli acuti che neanche una voce bianca ha. Ora non ci credo che non le abbiate sentiti, nemmeno in un demo ho sentito certe stonature sinceramente. Come mai visto che son cosi lampanti avete deciso di continuare ugualmente per quella strada?! Avevate per caso intenzione di aprire una tabaccheria?!

Forse siamo diventati tutti sordi, ma non sentiamo le stonature che hai sentito tu, appunto, può piacere o no il fatto che ci siano note così alte di voce, ma stonature, bah… Beh dai, se la tabaccheria non l’ha aperta Fat Mike che nei primi suoi dischi sembra aver cantato appena sveglio. E poi io amo Fat Mike, Tim dei Rancid e amo stonare, è la mia prerogativa di vita. 

 

Adesso però andiamo sulle cose (molte) buone dell’album. “Via dalla realtà” sembrava far presagire uno spostamento della band verso tematiche più “impegnate”. Grazie a Dio non avete voluto fare i Propagandhi all’amatriciana e siete subito tornati verso il vostro classico stile “cazzone”. Una domanda mi viene spontanea: quale percentuale di alcool e di erba deve essere nelle vostre vene per scrivere una canzone?!

 A parte Michele, noi sono anni e anni che non tocchiamo canne. Alle prove siam sempre lucidi.Ogni tanto prendiamo arpasis o treccamina, ma sempre in quantità limitate. Michele eccede dibolitina, ma senza farsi vedere. 

In due canzoni (“Se tutti mollano” – “La stessa storia”) siete molto duri verso le molte band che hanno iniziato molti anni fa con voi e ora hanno mollato per mettere la testa a posto. Voi avete intenzione di mettere la testa apposto prima o poi o volete fare i “cazzoni evergreen”?!

Trovi che siano peggio loro o gente come gli Emo che dimostrano palesemente di essere solo una moda?!“La stessa storia” parla di un postsbronza… è la continuazione della canzone “Ogni volta”, poi, cosa significa mettere la testa a posto? Sposarsi? Diventare seri e musicalmente corretti?Inoltre “Se tutti mollano” è autobiografica e non parla di gruppi che mollano, è un’esortazioneverso la gente in generale a non abbandonare la musica.  

Dedicate anche una canzone ai vostri fan “Solo voi”. Non so quanto la Indiebox possa essere contenta che incitiate a masterizzare i cd ma questi sono problemi vostri. Comunque ora non vorrei cercare la polemica ma in alcuni passi di “Solo voi” sembrano proprio che vi riferiate ad una band in particolare. Si può fare il nome?!

Noi siamo per la masterizzazione selvaggia e senza freno, e per il saccheggio di tutti i bar dellacittà (cit. Cimex). Comunque il gruppo a cui facciamo riferimento sono i Sarcophagus. 

Insieme ai vostri compagni di etichetta avete deciso di omaggiare un mito contemporaneo, Germano Mosconi. Avete mai pensato di averlo come guest star in un disco o di fargli avere un vostro disco?! Trovi che nel panorama televisivo italiano vi sia un’altra persona con il suo stesso carisma?!

 Nicola crede che Mosconi sia morto, è molto aggiornato il ragazzo. Lui è guest nel disco e compare per qualche parola nella traccia nascosta. Secondo noi Roby Battuta può essere all’altezza del Mosconi (semo in via dei gobi, e tuti gà ‘a goba… ahahah). 

Bene ragazzi siamo giunti al termine di questa chiacchierata. Spero di potervi vedere presto su di un palco, anche per controllare che non vi sia nessun strizza palle durante “Cosa sei disposto a perdere” e “Per sempre”. Per concludere progetti futuri e poi lo spazio è vostro per sparare tutte le cazzate che volete.

Dai, anche se stecco, ho un pisello enorme, spero mi perdonerai delle stonature. Ovviamente ilpisello non è per te. Progetti futuri? Stonare in la minore settima e proseguire con questa tecnica vocale. Per sentirle, venite a vedereci in concerto, le date sono visibili suwww.myspace.com/cattiveabitudini.  

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