CONCRETE BLOCK: Twilight of the Gods

Ricominciare a scrivere per Punkadeka dopo qualche anno di inattività recensendo questo disco è un vero onore. Siamo infatti di fronte a quello che non ho paura di definire come il disco dell’anno: Saverio e la sua banda tornano con 8 pezzi che ci arrivano diretti come una sequenza di montanti e ganci in piena faccia.

Rispetto ai precedenti “Down With the Madness” (EP) e “Life Is Brutal” (primo full lenght) la band si è evoluta ancora: una miscela esplosiva di Hard-Core Metal con pesanti influenze Trash che non rimandano alla mente proprio un bel niente…. Sì perché finalmente siamo davanti ad un disco che propone qualcosa… non i soliti mid-tempos e accellerazioni che cantano della “famiglia”, della “scena” e della “strada”, spesso mai vissuta dagli autori, ma 8 pezzi che travolgono l’ascoltatore a partire dalla possente opener “Through the Bars”. E quando la belva spacca le sbarre travolge tutto in modo inarrestabile… si continua ancora con “Death Is The Only Law” che farebbe invidia ai Crowbar e “Kill Me Me If You Love Me”, forse la mia preferita insieme a “Trust No One”, che con le sue sferzate e rallentamenti doom sembra un pezzo vomitato dalle paludi della Louisiana… Il disco scorre alla grande senza mia annoiare l’ascolto… 8 pezzi per un totale di 35 minuti che fanno tabula rasa di tutto quanto la presunta “scena” H.C. italica negli ultimi anni.

Il disco si chiude con la cover di “Armageddon” dei Carnivore, in cui Saverio tributa con originalità e rispetto uno dei suoi gruppi e cantanti (Pete Steele R.I.P.) preferiti, rimandando la nostra memoria ad anni in cui esisteva davvero qualcosa di genuino e “reale”.

Il Fauno, della magnifica copertina, che danza al tramonto simboleggia davvero la fine di un’era, prelude all’Armageddon, in cui i vecchi Dei muoiono portando con loro tutto ciò che sino ad ora è stato e lasciando il passo ai nuovi Dei che verranno.

Rispetto ai dischi precedenti Saverio ha rinnovato la line-up che ora vede una sessione ritmica rocciosa e potente affiancata da 2 axemen che fondono perfettamente riffs e solos. La voce di è sempre al top: growling possente ed efficace…  da tempo ritengo che Saverio sia l’unico frontman italiano in grado di scrivere e cantare in inglese, senza far emergere odiosi errori e accenti da “paesà”.

La produzione è all’altezza del disco e complimenti anche alla F.O.A.D. Records che ha creduto in questo progetto dandogli il dovuto risalto.

 

 

Tracklist:

  1. Through the bars
  2. Death is the only law
  3. Kill me if you love me
  4. The good fight
  5. Die alone
  6. Trust no one
  7. Cunt
  8. Armageddon (Carnivore)

Formazione:
Saverio Sgaramella – Voce
Giuseppe Chiruzzi – Chitarra
Lorenzo Valenzisi – Chitarra
Marco Volpicelli – Basso
Domenico Pugliese – Batteria

Contatti:

www.concreteblockhc.com

www.facebook.com/concreteblockofficial?fref=ts

www.foadrecords.it

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