DEAD TO FALL: Villainy & virtue

 Tre in uno:
 DEAD TO FALL: Villainy & virtue
BURY YOUR DEAD: Cover your tracks
A PERFECT MURDER: Unbroken

 La Victory come molti di voi sapranno è da sempre fedele a un certo tipo di sound, l’hardcore, che dopo anni bui ha ritrovato finalmente la giusta esposizione grazie al successo riscosso dal metalcore. E come era facile prevedere l’etichetta di Chicago non ci ha messo troppo tempo a mettere mano alle proprie risorse mettendo sul mercato tre band di grosso calibro: Dead To Fall, Bury Your Dead e A Perfect Murder. Partiamo dai Dead To Fall, provenienti da Chicago e autori di un disco d’esordio come “Everything I touch falls to pieces”, ovvero tecnica scandinava e potenza hardcore allo stato puro.

Caratteristiche che ritroviamo solo in parte anche nel nuovo “Villainy & virtue”, album ancora più brutale e tirato del precedente. Puro e semplice death metal, questo il sound dei Dead To Fall, arricchito dalla velocità del thrash metal e dal tiro disumano del batterista. La scuola nordica ricca di assoli e trame sonore complesse sembra aver lasciato spazio a giri di chitarra più fluidi e ottimi per il contesto live, mentre il cantato – prevalentemente gutturale – chiarisce una volta per tutte le idee su cosa vogliano essere i Ded To Fall oggigiorno, una band metal oriented. Nulla da dire riguardo a estro e professionalità, davvero notevoli infatti le trame proposte in alcune canzoni, ma quello che non riesce a convincere è la scelta di voler quasi rinnegare il loro passato hardcore.

Molto bello e curato nei minimi dettagli l’artwork, che da solo vale quasi il prezzo del disco… Cosa c’entra Tom Cruise coi Bury Your Dead? Questa la domanda che bisognerebbe fare al cantante Mat, autore di titoli come “Top gun”, Vanilla sky”, “Magnolia” e “Mission: impossible 2”, presenti nel nuovo album e che guarda caso sono tutti film interpretati dal famoso attore americano. Ma torniamo a parlare di musica e precisamente di “Cover your tracks”, seconda produzione dopo il discreto esordio su Alveran Records “You had me at hello” e chiara testimonianza dell’ottima salute della scena mosh metalcore statunitense. Nonostante i continui cambi di line-up che hanno funestato il passato del gruppo, il nuovo lavoro risulta valido e piacevole all’ascolto.

Il sound è potente grazie alla varietà di suoni utilizzati alle chitarre, abili nell’unire parti nu metal ben fatte stile Killswitch Engage ad altre più heavy che ricordano da vicino i Pantera di Dimebag Darrell (RIP), mentre al microfono Mat ha qualità tali da porlo alla pari del celebre Jamey Jasta degli Hatebreed. Un discorso a parte per il batterista, mostruoso nell’uso del doppio pedale ma autore di continui stop and go inutili che alla lunga annoiano all’ascolto. Un neo di poca importanza se confrontato al valore di “Cover your tracks”, disco ben suonato e arricchito da un booklet accattivante che vede i musicisti nei panni di spietati gangster anni ’60 alle prese con un delitto. Ed eccoci infine agli A Perfect Murder, band che personalmente stimo fin dagli esordi per coerenza e bravura. “Unbroken” è il debutto ufficiale su Victory (in precedenza l’EP “Blood covered words” e “Cease to suffer” su Goodfellow Records), un album che a detta loro non verrà considerato come pietra miliare del genere ma meritevole se non altro di rispetto.

Semplice e pura verità, in quanto questa loro nuova produzione riassume fedelmente le radici stilistiche del metalcore, ovvero saper unire ad un approccio senza compromessi come quello hardcore l’amore per il metal. Loro sono proprio così, ottimi musicisti cresciuti con Black Sabbath e Metallica nel giradischi, dall’animo ribelle e sempre pronti a mettere a ferro e fuoco i palchi di mezzo mondo (il 19 marzo suoneranno proprio coi Dead To Fall al C.S. Pedro di Padova… da non perdere!).

Un muro sonoro a prova di bombe quello messo in piedi per “Unbroken”, duro e puro come ogni produzione metalcore dovrebbe essere e che ha come unico difetto una registrazione a tratti deludente. Sono incazzati col mondo intero questi canadesi e lo si sente sin dall’inizio grazie all’attacco diretto del cantante, intelligente nei suoi testi scomodi e autore di un’ottima performance vocale per tutta la durata dell’album.

Musicalmente questa band non ha nulla da invidiare a nessuno, ma anzi si differenzia dalla massa sfornando una serie di assoli da urlo, sorretti dall’immancabile verve “Sabbathiana” dei nostri e da un buon gusto non comune a tutti con tanto di brano strumentale (“Die with regret”) a conferma di ciò. Ad impreziosire il tutto ci pensa un nome noto della scena hardcore mondiale quale Karl Buechner ex Earth Crisis qui presente in “No truce”. Un disco mostruoso che verrà dimenticato per via di una promozione poco convincente da parte dell’etichetta. Un consiglio agli amanti del metalcore: non lasciatevelo sfuggire!!! 

Dead To Fall: 5
Bury Your Dead: 7
A Perfect Murder: 8

  Dead To Fall: 01.Torn self 02.Bastard set of dreams 03.Stand your ground 04.You’ve already died05.Villainy & virtue 06.Little birds 07.Blood of the moon 08.Cross section 09.Master exploder10.Epilogue

  Bury Your Dead: 01.Top gun 02.Vanilla sky 03.Mission: impossible 04.Eyes wide shut05.Magnolia 06.The outsiders 07.Mission: impossible 2 08.The color of money 09.Risky business 10. Legend 11.All the right movies 12.Losin’it

 A Perfect Murder: 01.Jaded 02.Possessed 03.Timebomb 04.Speak without faith 05.Slave to the clock 06.Unbroken 07.No truce 08.Eye for an eye 09.Savior 10.Bouc emissaire11.Die with regret 12.No pulse in my veins 13.Another day, another plague

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