È incredibile la capacità di stupirmi dei Drieu, la loro bravura nel cambiare pelle al loro suono è invidiabile, mantenendo però ben saldi i princìpi su cui si basa questo raggruppamento musicale impossibile da etichettare, che è capace di scrivere testi con la dinamite senza preoccuparsi minimamente delle eventuali conseguenze, anzi forse lo scontro è proprio quello che cercano.
Rumorismo nero musicalmente parlando è tutto ciò che non ti aspetti da una band punk, ma che è talmente figo che ne rimani folgorato, rumori industriali e atmosfere cupe e pesanti, annebbiate e collocabili nella Berlino Est di 40 anni fa, l’uso del sint e dei suoni più legati alle TAZ che al centro sociale mi hanno incuriosito, e già dalla prima botta al disco devo dire che è tutto azzeccato e dannatamente bello; la batteria impazzita del Morra, il basso di Cesare e la chitarra si fanno sentire e danno quella bordata che lega tutto assieme, dando vita ad un sound potentissimo e fottutamete punk. Ma ciò che ovviamente fa più scalpore di tutto è il contenuto dei testi, siamo già abituati alle scorribande della band in mezzo alle nostre certezze, hanno alzato il tiro? Diciamo che non è mai stato basso, e che la valanga di parole sputate in faccia a chiunque non sono altro che ciò che ci meritiamo, all’ascoltatore basta sapere che ascoltando “rumorismo nero” si sfonda, anzi si disintegra la porta del conformismo per entrare in una dimensione scomoda fatta di certezze che crollano e parecchio tempo per riflettere su ciò che ha portato i Drieu ad essere cosi maledettamente spigolosi e poco rassicuranti.
Prodotto da Drieum Eugene e Carlo Altobelli, registrato al Toxic Basement ed al Ground Control Studio, mixato e masterizzato al Toxic Basement Studio.
tracklist:
01. rumorismo nero
02. applausi al funerale
03. tutto questo volere
04. Limonov
05. finisce tutto qui
06. quando credi