EPOXIES: Stop The future

Dopo aver ristampato il loro debut-album ecco che la Fat Wreck licenzia il nuovo album degli Epoxies intitolato “Stop the future”. Un album un pò fuori dai soliti schemi “punk” che va a battere strade parallele e alternative senza però mai perdere di vista la strada maestra.

Sinceramente in testa mi frullano tante opinioni riguardo questo album e sebbene lo abbia ascoltato svariate volte non sono riuscito ad inquadrarlo pienamente. Innanzitutto è sicuro che le tredici canzoni che compongono questo album sono di ottima fattura. Gli Epoxies fanno un catchy punk mischiato a forti influenze new-wave che a volte prendono il sentiero che porta all’elettro-pop, il tutto orchestrato con personalità e pazzia artistica.

La cosa che sinceramente non mi convince è come questo album suoni dannatamente Fat Wreck. Mi spiego meglio con un esempio. Quando gli Screeching Weasel incisero per Fat Wreck il loro album non suonava più pop-punk, come i precedenti, bensì tendeva ad omologarsi ai canoni sonori dell’etichetta. Non ovviamente che suonasse come il melodic-hc dei Lagwagon ma vi era qualcosa che da subito mi fece capire che quello non era il vero suono della band. La stessa cosa mi è successa per l’album degli Epoxies. Ribadisco nuovamente a scanso di equivoci che l’album mi è piaciuto molto. Il problema è che non ho ritrovato il vecchio caro buon suon Epoxies dei precedenti pezzi.

Ovviamente riconosco che ogni band con il tempo cresca ma la trasformazione a cui mi riferisco non è musicale bensì di sound e attitudine. “Stop the future”suona perfettamente come tutti gli album Fat Wreck con tutti i suoi pregi e difetti. Sicuramente vi è chi adora quel sound e sarà felice per questo ma vi sarà anche chi, conoscendo già la band, sentirà sicuramente che qualcosa è radicalmente cambiato.

Torniamo a parlare dell’album. Le tredici tracce scorrono via senza intoppi con ottimi pezzi come “Robot Man” (scritta dagli Scorpions!), “Wind me up”o “You kill me”. La voce di Roxy ipnotica ti rapisce e trasporta in una dimensione parallela popolata di robot e navicelle spaziali. In tutto sincerità non mi sono mai interessato approfonditamente a tutto questo tipo di immaginario “spaziale” quindi non posso dirmi coinvolto dalla cosa, “Star Trek”non è mai stato il mio serial televisivo preferito.

“Stop the future” è un album che vive di contraddizioni e proprio su queste costruisce il proprio fascino: sofisticato ma diretto, geniale ma ugualmente standard, melodico ma graffiante.
Voto: 7 ½
Tracklist
1. Radiation2. This day3. Synthesized4. Robot man5. Wind me up6. Everything looks beautiful on video7. Stop the future8. Struggle loke no other9. No interest10. You kill me11. At the seams12. It’s you13. Toys

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