Il Rock’n’Roll Club di Milano ha festeggiato i 18 anni di attività con 18 giorni di concerti a ingresso gratuito, ospitando una gran varietà di gruppi anche molto grossi – si sarebbero dovuti esibire anche i Punkreas, ma il loro concerto purtroppo è coinciso con la scomparsa di Ruvido e sarebbe stato impossibile suonare con gli occhi pieni di lacrime, ma comunque ci siamo gustati Extrema e tanti altri gruppi.
Venerdì 3 Ottobre c’è stato un altro colpo grosso: in una sola serata pezzi da 90 dell’OI! milanese come Ostile e Sempre Peggio, e a chiudere il tutto Toxic Youth, leggenda meneghina dell’hardcore. Erano previste anche le Svetlanas, ma il Covid le ha bloccate a casa.
Il concerto è letteralmente undeground: il palco si trova sottoterra, e nella piccola zona concerti non c’è nemmeno spazio per il merch né tantomento transenne, per un contatto diretto con il pubblico.
Gli Ostile hanno suonato le prime note con la platea ancora vuota, ma prima della fine della prima canzone tutti quelli che stavano fuori a bere sono arrivati a cantare e pogare. Recentemente hanno suonato concerti in Germania e in giro per l’Italia, e si capisce il perché: Dalila ha il potere di parlare fra un brano e l’altro come se fossimo tutti amici riuniti al bar a chiacchierare, e immediatamente dopo esplode urlando sulla base street punk/OI! fornita dai suoi musicisti. Il tempo scorre veloce, al punto che l’ultima canzone deve essere decisa dal pubblico perché tutte non si riescono a suonare. Si chiude quindi con Celerino, la più richiesta e la più urlata.
Arrivano poi i Sempre Peggio, da poco visti al Punkadeka Festival: si presentano in formazione a 3, ma ben presto sono raggiunti da Stefanone. Il pogo è selvaggio, così come i cori urlati, e sembra che la gente sia qui solo per loro.
Provo un brivido a scattare qualche foto mentre parte “Digos”, con la critica a chi fa foto e usa il flash… ma perlomeno non sto facendo il vago e spero di non essere scambiato per un Rinnegato Oi (canzone che mi ha fatto un gran piacere sentire dal vivo). Anche in questo caso il tempo vola, si chiude andando tutti Al Bar Di Gola, ma in realtà mentre si smontano gli strumenti c’è anche un “bis” a sorpresa: Vincenzo.
I Sempre Peggio suoneranno il 15 Novembre al CSA Baraonda di Segrate per festeggiare i 10 anni di carriera: obbligatorio esserci!
Mentre i Toxic Youth montano il palco, il pubblico cambia completamente nel sottosuolo del Rock’n’Roll: gli skin escono a bere con le band, e scendono molti giovani, oltre ad alcuni appassionati di lunga data dell’hardcore. Paletta dei Punkreas presenta con orgoglio la band, e serve solo una canzone per scaldarsi. Il nuovo album si chiama “Still Hungry”, e la band mostra senza mezzi termini di essere ancora affamata di musica, soprattutto dal vivo. Lo spettacolo è intenso, spesso vanno in mezzo al pubblico a suonare, i cambi tempo sono come sempre massicci e il clima si fa rovente quando Ale impugna una mazza d’acciaio per sottolineare il suo odio per i fascisti. Forse la gente non sta attaccata al palco come per i Sempre Peggio, ma grazie ad alcuni fan particolarmente focosi l’ambiente è bello carico e violento.
Bellissimo il finale, con una clamorosa cover di un brano di Giorgio Gaber: “Ma Mi” parla di rastrellamenti nazisti e di persone che non fanno gli infami in carcere, il tutto cantato in milanese stretto. Non c’è posto migliore del Rock’n’Roll di Milano per sentirla e viverla sulla propria pelle, anche se molti dei presenti probabilmente l’avranno posta al livello delle altre canzoni in inglese, come livello di complessità a capire le parole.
Il tour dei Toxic Youth prosegue il 17 Ottobre all’ARCI Blob di Arcore: farò certamente un bis del loro impatto sonoro.


















Vedo dell’interesse nella faccia del kidz??
“Ma mi”, del duo Strehler/Vanoni.