NETTEZZA UMANA

Sono approdati lo scorso anno alla Derotten Records e con l’ultimo cd “Il Teatro dell’Assurdo” hanno già ricevuto un ottimo riscontro dalla critica, ne discutiamo direttamente con loro…

…Non tutti vi conoscono anche se avete riscosso parecchio successo specie tra le critiche … ad ogni modo per cosa vi piacerebbe essere conosciuti  e riconosciuti? 

Bentrovati a voi di Punkadeka! I Nettezza Umana sono una hardcore band dalle province di Cremona/Brescia, attiva ormai dal lontano 1998. E’vero, in generale in questi anni abbiamo riscosso un buon successo a livello di pubblico e critica, suonando in giro per l’Italia con oltre 170 concerti sulle spalle un po’ovunque, con la partecipazione a compilation varie, con tanta “gavetta” e fatica, con un buon nome sulla scena e soprattutto con due full lenght album (oltre ad un demo “Nettezza Umana…Abbonda!!!” del 1998, autoprodotto ed autodistribuito) all’attivo. L’ultimo cd, in particolare,  s’intitola “Il Teatro dell’Assurdo” ed è uscito nei negozi lo scorso dicembre 2005, per Derotten Records (www.derotten.it – distribuzione Venus e Goodfellas). In questo momento lo stiamo promuovendo in giro con un bel po’ concerti ed diverse iniziative. E stavolta, dopo un’attesa di quattro anni dal precedente “Allostremo” (P.o.t.a. Records), che pure ci ha dato tante soddisfazioni, sembra che il pubblico e la critica stiano apprezzando in modo particolare quest’ultimo, sudatissimo lavoro. Tutto ciò ci fa molto piacere, ovviamente.

Ci piacerebbe essere conosciuti e riconosciuti semplicemente per quello che siamo e che facciamo ogni giorno con umiltà, ossia un gruppo di quattro ragazzi che si diverte a suonare, nel 2006, hardcore old school, adrenalinico, veloce, diretto, incazzato, urlato e senza compromessi. All’italiana, se vuoi. Oppure no. Ci piacerebbe, inoltre, essere riconosciuti per la passione e l’onesta partecipazione che da tanti anni mettiamo in tutto ciò che facciamo per la band, nella band e con la band (dai sacrifici alle soddisfazioni, dalla gestione/organizzazione dei vari aspetti alla stesura dei pezzi, dai concerti alle belle esperienze fatte con tanti amici qua e là…).

Nella speranza che le nostre canzoni piacciano a chi ha voglia di seguirci, ascoltarci, partecipare veramente e nella speranza che un certo messaggio arrivi dritto dove deve arrivare.

 

Cosa fate nella vita oltre a suonare e quanto la musica influenza la vostra quotidianità?

Molto semplicemente, nel “tempo libero”… lavoriamo tutti e quattro (il Basetta è anche un pallavolista praticante)! A parte gli scherzi, siamo effettivamente impegnati tutti col lavoro e i Nettezza Umana riempiono notevolmente, a livello organizzativo, concertistico e quant’altro, quasi tutto il tempo rimanente. E’un impegno costante, forte, appassionante, ma mai pesante o soffocante. E che ci gratifica con belle soddisfazioni e con un sano divertimento. In linea di massima, ci prendiamo i nostri tempi, secondo gli impegni di ciascuno. Senza costrizioni o affanni, ma cercando di sfruttare al meglio tutto il tempo e le energie a disposizione. La voglia di suonare e fare quante più esperienze possibile cresce con l’andare del tempo. Insomma, ci organizziamo abbastanza bene, direi.  

Per quanto riguarda il ruolo della musica nella nostra quotidianità, beh, posso dire che siamo grossi fruitori di musica, ci scambiamo cd, consigli, apprezzamenti sulle varie band… D’altronde trovo semplicemente impossibile immaginare una vita senza musica. A meno non si sia persone aride o insensibili. Gli ascolti poi, all’interno della band, sono abbastanza vari, ma non troppo, tutto sommato. Soprattutto, hardcore ovviamente. Vecchia (mia preferita!) e nuova scuola. Dai Minor Threat in poi.

A titolo personale, posso poi affermare con certezza che la musica, nei suoi mille aspetti, occupa un ruolo fondamentale nella mia esistenza, dal momento che il sottoscritto, ad esempio, oltre a suonare la chitarra, è  quotidianamente preso (da sempre) a livello organizzativo nel programmare concerti, iniziative, collaborazioni, nello sviluppare idee, nel gestire parecchi cazzi e nel portare avanti mille sbattimenti per i Nettezza Umana! Ciò mi dà parecchia gioia e …una buona dose di stress…ma sono ben felice di farlo, perché è un modo come un altro per sentirsi vivi e partecipi di un’esperienza che io trovo molto educativa, oltre che altamente socializzante e gratificante.

 Adorate i live. C’è una vostra canzone che vi dà più gusto eseguire e in cui vi rispecchiate particolarmente?

Hai detto bene. Adoriamo i live, dal momento che probabilmente il concerto è il momento nel quale da sempre riusciamo a dare il meglio di noi stessi, musicalmente parlando. Devo tuttavia riconoscere che il lavoro fatto in sala prove ed in studio (LIVING RHUM STUDIO e MASSIVE ARTS STUDIO) per la realizzazione dell’ultimo album è stato davvero notevole (oltre due anni di arrangiamento dei brani e 41 giorni di registrazione/masterizzazione in tutto) e ci ha entusiasmato profondamente, come mai prima d’ora, mettendoci di fronte a esperienze nuove e a prove stimolanti. Il risultato, in effetti, ci soddisfa appieno. Anzi, ne siamo entusiasti.

Scegliere una canzone è obiettivamente difficile. Le sentiamo tutte profondamente. Davvero. Soprattutto le 12 tracce dell’ultimo cd appena uscito e quelle nuove che stiamo scrivendo in questi giorni. Sia a livello di testi che musicale. E l’esecuzione dal vivo, in genere, è un momento in cui ci caliamo automaticamente ancora di più in ciò che stiamo suonando o in quello che stiamo cantando. Credo sia una condizione normale, per chi suona e si trova ad interagire con qualcuno che ascolta.

Se proprio devo assumermi questa gradevole responsabilità (!) e darti un titolo, beh, direi che personalmente io adoro “L’ELOGIO DEL NULLA”, dall’ultimo cd. E’una canzone che parla di come talvolta, nella vita, sia meglio stare da soli e restare apparentemente senza stimoli, immerso “nel nulla” (ma con la voglia e la possibilità di rialzarsi e migliorare!) piuttosto che accontentarsi di misere bugie, circondarsi di persone false ed ipocrite e affrontare situazioni tristi, vuote, assurde. Dagli stati estremi, “dal nulla” è più facile rialzarsi, in genere. In altre parole, secondo me, tagliare rami secchi può rappresentare un passo doloroso nella vita, e può costare fatica, ma spesso ciò consente, di chiudere sipari sgradevoli e, a lungo termine, di riscoprire prospettive di vita più vere e potenzialità di sé assolutamente preferibili. 

 

 La band si è evoluta dal 1998 ad oggi e ha subito un netto cambio di formazione , tuttavia il nome è rimasto lo stesso . Come mai ci tenete tanto? Cosa portate con voi del passato oltre ad esso?

La questione del nome è una cosa che non ci siamo mai posti. Nell’estate del 2003 sono entrati nei Nettezza Umana due nuovi (ora non più nuovi, dopo 3 anni!) membri: Fabri alla voce e Basetta alla batteria. Della vecchia formazione siamo rimasti io (Toto, ndr) alla chitarra e Freddy al basso. In quel momento non ci siamo posti il problema del nome, ripeto. Anzi, ci siamo subito concentrati sui nuovi brani, sui progetti, sulle cose da fare, buttandoci a capofitto e con un entusiasmo notevole nei vari impegni che ci attendevano! Il nome per noi è relativo. E non ci teniamo poi in modo viscerale o spasmodico. Mi spiego meglio: non ci identifichiamo in modo assoluto con il nostro nome. Fu scelto all’età di 20 anni, perché era un nome idiota, divertente e perché all’epoca eravamo …molto scemi ed autoironici. Alla luce di ciò, un nome vale l’altro. Tanto valeva tenere quello che già avevamo (dato che l’innesto era stato solo di due nuovi membri, cosa relativamente frequente in giro!) o, come abbiamo fatto in realtà… non porci nemmeno la questione, al momento dell’ingresso nel gruppo di Fabri e Basetta.

Del passato portiamo con noi tanti ricordi, diversi belli e altri un po’più amari, come chiunque. Né più, né meno. Personalmente ho sempre guardato avanti, anche per quanto riguarda la band in cui suono. Non mi sono mai voltato indietro in maniera inutile, né sono abituato a farlo. Guardo sempre avanti e penso incessantemente alle prossime cose da fare o da vivere. Non so dirti se questo sia un pregio o un difetto. Una cosa è sicura: lo faccio con un entusiasmo che si autoalimenta e con passione ogni volta centuplicata, se possibile.

 

Qual è stata la molla del cambiamento apportato all’ultimo lavoro? Ha influito il cambio di formazione?

A pensarci a mente fredda, credo che il cambiamento stilistico apportato all’ultimo lavoro (in realtà anche “Allo stremo” suonava già parecchio hardcore), come dici tu, sia stato influenzato (e non poco) proprio dal cambio di formazione. I due nuovi (mi viene difficile definirli nuovi dopo tre anni!) membri, hanno da subito apportato all’interno della band grossi stimoli, un ottimo bagaglio tecnico e tantissima voglia di spaccare…E tanto gusto musicale. Ci siamo trovati immediatamente. E naturalmente. Senza fatica alcuna. Anzi.

Il Basetta, ad esempio, è un drummer molto veloce e tecnico nello stesso tempo, preciso, costante e soprattutto ha un sacco di idee originali, per la stesura di un brano, ed un gusto musicale (per stacchi, variazioni…) davvero apprezzabile. Completo. Ineccepibile. Pieno di spunti e con tanta voglia di arricchire le linee base dei riff via via elaborati. Un vero, sorprendente “traino musicale” per gran parte della nuova produzione dei Nettezza Umana.

Il Fabri coltiva da sempre la passione del genere che suoniamo in modo molto coinvolgente. Ha una cultura molto vasta in quest’ambito e l’ha da subito messa a disposizione della band, contribuendo inconsciamente a radicalizzare ulteriormente nel gruppo quella spinta verso l’hardcore più classico e veloce (Sottopressione, Indigesti, Ignite, Suicidal Tendencies..) che credo sia abbastanza evidente, per chi ascolta soprattutto il nostro ultimo cd. Anche lui non si è limitato a “svolgere il suo compito alla voce”, ma ha da subito contribuito in modo fondamentale alla stesura dei brani e dei nuovi testi, poi elaborati tutti insieme, passo dopo passo.

Dovendo riassumere, quindi, direi che il cambio di formazione ha portato: più velocità, più potenza, ma anche più ricercatezza stilistica (laddove possibile) in fase compositiva, più costanza, più entusiasmo, più compattezza sonora, impatto e adrenalina! Non c’è stato bisogno di mettersi a tavolino a studiare altro. Solo più hardcore. Nel senso puro e onnicomprensivo del termine. Contaminazione eventuali mai pianificate. Componendo quello che ci veniva in mente, come e quando ci veniva in mente. In scioltezza e con cura nello stesso tempo. Con calma, pazienza e autoconvinzione del buon lavoro in corso e del buon metodo adottato. Il risultato si chiama “Il Teatro dell’Assurdo” e si può vedere già da qualche tempo sui palchi sui quali ci troviamo a suonare. Tutto qua.

 

 Nel 2005 il passaggio alla Derotten Records. Parlateci dei vostri rapporti con questa etichetta.

I rapporti con la nostra nuova etichetta, la Derotten Records di Seby Derozer, sono ottimi, direi. La scorsa estate, in effetti, abbiamo formalizzato il passaggio dalla P.o.t.a. Records alla Derotten. Ciò è avvenuto in forza di un interessamento di Seby (che salutiamo e ringraziamo!) a noi e a quello che avevamo intenzione di fare con il nuovo album. Siamo stati ben felici di approdare alla Derotten Records per svariati motivi, non ultimi la serietà, la professionalità ed il reale attaccamento dimostratici da Seby, che ha apprezzato tantissimo i nostri progetti, la nostra voglia e ovviamente il lavoro finito, ossia il cd. La distribuzione nei negozi (Venus e Goodfellas) è ottima, la promozione va alla grande, il tour prosegue ininterrottamente e vari sono i progetti (tra cui, ad esempio, forse un videoclip!) che ci legano ulteriormente alla Derotten. A proposito, tra qualche giorno sarà attivo anche il nuovo sito della Derotten Records (www.derotten.it), al quale vi rimandiamo per tutte le news e tutte le info (visualizzabili anche suwww.nettezzaumana.it e suwww.myspace.com/nettezzaumana) che riguardano direttamente noi ed il resto delle band che fanno parte dell’etichetta vicentina.

Cosa vi ha lasciato “il teatro dell’assurdo” e cosa sperate di aver regalato al pubblico con esso ?

“Il Teatro dell’Assurdo”rappresenta attualmente il nostro presente, dato che, come dicevo in precedenza, al momento lo stiamo promuovendo, suonando in giro e non solo. Pertanto, non lo possiamo considerare di certo un cd “archiviato”. Tutt’altro. Abbiamo molta voglia di farlo sentire a quanta più gente possibile, sperando che chi ascolta possa apprezzarlo. Altrimenti pazienza. Noi restiamo soddisfatti appieno del lavoro fatto, della cura dei particolari, della resa dei pezzi e di ogni passo che ci ha portato all’uscita di questo lavoro. Credo che ce “lo godremo” ancora per un bel po’, anche se abbiamo già in cantiere  qualche nuovo pezzo, che stiamo elaborando ed affinando, coi tempi dovuti, in sala prove. Forse ne proporremo già qualcuno nel corso dei prossimi concerti. Vedremo.

Al pubblico, poi, speriamo di aver regalato, con questo nuovo lavoro, una mezz’oretta di emozione, di sfogo, di riflessione o di puro svago…Tutto quello che ci sta o che ti viene in mente. Ci piacerebbe, come dicevo, che si percepisse, all’ascolto, la passione e l’impegno che, nel nostro piccolo, abbiamo messo negli anni per partorire questo cd. Già questo sarebbe molto. Anzi, per chi ama e segue VERAMENTE questo genere, in fondo la passione è tutto. O no?

Ne siete pienamente soddisfatti?

Assolutamente si. Sotto ogni punto di vista (grafico compreso…thanx wazzà, ndr!). Non si era capito?

Come sono nati e si sono poi evoluti i vostri rapporti coi Raw Power ? ( ricordo la partecipazione di Mauro Codeluppi in una traccia dell’ultimo album)

Con i Raw Power abbiamo condiviso il palco un paio di volte e sin dalla prima occasione ci siamo trovati alla grande entrambi. Feeling ed empatia istantanea. Ci hanno da subito riempito di complimenti e ci siamo sempre tenuti in contatto in questi anni. Sono persone e musicisti eccezionali. Un pezzo di storia dell’hardcore italiano ed internazionale. Inutile dilungarmi oltre. Per quanto riguarda la collaborazione, avevamo appena finito di arrangiare la traccia n. 7 del cd (“DISARMO”), quando ci naturalmente siamo resi conto che aveva un riff di chitarra che richiamava, per così dire, un certo “Raw Power style”. Non c’è stato bisogno di dire altro. A quel punto è bastato contattare Mauro Codeluppi per proporgli una partecipazione vocale, in studio, su quel pezzo. Ha accettato immediatamente molto volentieri. E il resto è venuto da sé. In studio è stato magistrale, come sempre. Inutile dirlo. Ne è uscito un bel duetto con Fabri. Siamo felicissimi ed orgogliosi di avere avuto Mauro come vocals special guest sul nostro cd. Si è dimostrato, per l’ennesima volta, la persona eccezionale che è. Immenso e alla mano, allo stesso tempo. Spero capiti molto presto l’occasione per suonare dal vivo ancora insieme. E credo che potrebbe passare poco tempo. Vedremo.

Avete anche condiviso il palco con i THE PARTISANS, BLISTERHEAD,SHANDON, THE BLISTERHEAD, KLASSE KRIMINALE, DECLINO, EU’S ARSE, CRIPPLE BASTARDS, PORNORIVISTE , SKRUIGNERS , KAFKA , LA CRISI e molti altri. Con chi vi siete trovati meglio e con chi invece non vorreste più trovarvi a che fare?

Troppo difficile rispondere. Dal vivo ci siamo sempre trovati bene con tutti, sinceramente, e non abbiamo mai avuto problemi. Anzi, siamo sempre stati felici di poter suonare con gente che ci arricchito tanto, musicalmente e non.

Se proprio devo sbilanciarmi, però, ci terrei a menzionare gente come DECLINO (riunitisi dopo 20 anni, il mese scorso), RAW POWER e KAFKA, autentici mostri sacri della scena hardcore nazionale e internazionale (che all’estero ci invidiano) che, nonostante la fama e gli anni, tuttavia ha mantenuto uno spirito sorprendente e un approccio incredibile. Umili, alla mano, disponibili, pieni di entusiasmo e collaborativi. Amici (ai quali devono aggiungersi anche quei pazzi scatenati degli SKRUIGNERS) coi quali siamo sempre ben felici di condividere esperienze, concerti, collaborazioni. Ma, ripeto, anche le altre band da te menzionate si sono sempre dimostrate, nel corso degli anni, fondamentalmente corrette e rispettose con noi.

Il tour prevede solo date nel nord Italia. Prima o poi degnerete anche il centro e il sud?

Neanche a farlo apposta. Tocchi un tasto “caldo”. Col tour vorremmo girare quanto più possibile, estero compreso, se fosse possibile. Al riguardo, stiamo ricevendo varie proposte live un po’ dappertutto. Le stiamo vagliando e ci stiamo organizzando. In particolare, rispetto alla tua domanda, stiamo valutando l’opportunità propostaci di un minitour di tre date al Sud. Più precisamente: Catanzaro, Messina e Reggio Calabria (o giù di lì) a inizio giugno. Ma al momento siamo in fase di conferma. Speriamo di poterci andare davvero. E non solo da quelle parti.

Non vediamo l’ora di poter raggiungere anche il Centro ed il Sud Italia. Anzi, colgo l’occasione per invitare chiunque fosse interessato a farci suonare da quelle parti in quel periodo (e non solo) a contattarci via mail o per telefono, se gli va ([email protected] – Toto: 328/7187099).

 Un congedo e un saluto agli amici di Punkadeka.

Ciao ragazzi. Grazie a voi di Punkadeka per lo spazio dedicatoci. Che dire? Seguiteci e vi aspettiamo ai nostri prossimi concerti de “Il Teatro dell’Assurdo Tour” (tutte le info del caso sono costantemente aggiornate sul nostro sito:www.nettezzaumana.it, che vi invitiamo a visitare). Vi invitiamo infine, se vi va, a comprare il nostro nuovo cd “Il Teatro dell’Assurdo”, disponibile nei migliori negozi di dischi, richiedibile alla Derotten Records o al nostro banchetto. Supportiamo i gruppi italiani meritevoli e chi si sbatte.

Saluti dai Nettezza Umana.

“…Lo spirito continua…” (Negazione)

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