Arrivano da Philadelphia e si chiamano Old City: un collettivo punk che si presenta come una delle rivelazioni più audaci e originali della scena contemporanea. Il loro album d’esordio omonimo è un’opera ambiziosa e sorprendente, capace di ridefinire i confini tra generi.
Paragonato a un “Paul’s Boutique” del punk rock, il disco è un vero e proprio collage hip-hop, costruito con cura artigianale su centinaia di campionamenti punk, dai toni ruvidi e autentici. Il risultato richiama riferimenti come Run The Jewels, DJ Shadow e The Avalanches, ma con una voce del tutto nuova e personale.
Ideato dal produttore Justin Mayer e dal rapper e autore Tr38cho (pronuncia: Tre-Ocho), il progetto si distingue per l’abilità con cui fonde punk, hardcore, skatepunk, jazz, classica e molto altro, creando una narrazione sonora intensa e stratificata.