Erano mesi che non riuscivo ad ascoltarmi un disco in santa pace e con pochi pensieri per la testa, il disco degli Oltre la Linea ce l’ho li da un po’ e finalmente sono riuscito ad addentarlo, perché bisogna fare così con un disco del genere, se lo approcci dolcemente ti fotte, gli Oltre la Linea sono dei cazzo di duri ed il loro lavoro non è per tutte le orecchie.
Non fraintendete, è un disco pazzesco che va ascoltato anche se non vi piace l’OI!, perché è di questo che si parla, puro e semplice OI!, e se sapete sicuramente meglio di me che l’evoluzione, o lo stravolgimento, non sono il punto forte di questo genere, saprete ancora meglio che se non si è credibili e la strada la si guarda dal balcone di casa non può uscire un buon lavoro, e da quello che vedo sti ragazzi si stanno facendo un mazzo tanto e qualche data più che interessante, questo e probabilmente il loro background gli hanno permesso di scrivere un disco che ti entra sotto pelle e ti da quella scossa inconfondibile, quella che viene ascoltando la gente come te, che vive le giornate di merda come le vivi tu, aspettando un’altra notte di gloria.
Gli Oltre la Linea sono questo, tre brutti ceffi attivi da qualche anno, cresciuti a pane e OI! anni 80, o meglio a campari e OI!, hanno un piglio da veterani, sanno suonare ed esprimere tutta la loro rabbia attraverso una manciata di note ed una batteria impazzita, testi importanti e molto ben scritti mi fanno pensare ad una band che ci crede davvero, che la strada non la sta solo vivendo, ma la sta prendendo a calci giorno e notte, prendendo una posizione chiara e netta confermano quanto appena scritto, pezzi come “fanatici” o “le paure hanno il fiato corto” non si scrivono da soli, e sti ragazzi hanno catturato e non poco la mia attenzione. Il mio obiettivo è vederli live prima possibile, perché a quanto ho visto sull’internet sono delle iene anche sopra un palco.
Prodotto grazie alla collaborazione tra Rumagna Sgroza e Ostia Records, registrato e mixato presso il Son House Studio di San Donato (Bologna), immagine di copertina di Alberto Santi (Cult Tattoo di Forlimpopoli), grafica del mio amico Baku (Rumagna Sgroza).
tracklist:
1. Disonore al merito
2. Attitudine e rancore
3. Insolente
4. Le paure hanno il fiato corto
5. Fanatici
6. Acciaio
7. Sì, bravo
8. Cornetto & Campari
9. Menzogne
10. Provincia
11. Rifiuto (bonus track)
12. Il giorno in cui mi svegliai all’inferno (bonus track)
13. Odio gli hippies (bonus track)


