PUNKADEKA NIGHT

La serata di Sabato 17 Gennaio 2004  all’Indian’s Saloon era organizzata proprio dallo staff di punkadeka in collaborazione con Mario Riso di Rock TV e per l’occasione hanno chiamato tre band conosciute e amate della vecchia scena come FFD e Gli Impossibili e in apertura i Black Vomit. Tre band che in complesso fanno circa 30 anni di storia del PUNK.

 

Punkadeka night 2004

FFD + Impossibili + Black Vomit

Indian’s Saloon, Bresso (MI)

Sabato 17 Gennaio 2004

 

Si parte quindi alle 22.30, i Black Vomit salgono sul palco e snocciolano una mezz’ora di punkrock italiano ben suonato dove spicca l’aggressivita’ di Iena che è un numero imperdibile per la sua carica e presenza scenica come si compete a chi il punk in Italia lo ha suonato molto prima di tante band ora in circolazione, ispiratori  nel sound di gruppi come Pornoriviste (il cui cantante e chitarrista Tommi si intravedeva tra le prime file)…un grande ritorno sui palchi dei Blak Vomit e speriamo di rivederli presto.

 

Dopo di loro il numero di gente sotto il palco cresce a dismisura, e sulle trionfali note della sigla di A-Team vanno sul palco Gli Impossibili, leggendario trio punkrock milanese che incendiò la scena dei centri sociali a metà anni ’90 e per un po’ non si fecero più sentire. Anche per questo motivo l’attesa nei loro confronti è fortissima…salgono sul palco, 1.2.3.4 e via…45 minuti di punkrock in italiano (inframmezzati dalla cover di Teenage Lobotomy dei Ramones) tra ritmiche belle veloci, testi di un’idiozia fuori dal comune e melodie semplicissime ma molto incisive.

Le hit ci sono tutte: Malata Tumorale, Zombie, Ritardato, la versione punk di Rock’n’Roll Robot di Camerini, la stupenda In Fondo al Cuore, e la conclusiva, rabbiosa Cani Blu, dedicata ai cani in divisa…che vede il pogo estendersi a livelli incontrollabili. Niente da dire, un grande show che si mette sotto i piedi TUTTI i gruppi punkrock usciti dopo di loro…a buon intenditor…

 

 

Mentre scorgo tra il pubblico, diversi componenti di gruppi come Crummy Stuff, Totale Apatia e Water Tower, arriviamo agli headliners della serata, gli emiliani FFD, beniamini del pubblico più giovane, ma a loro modo storici anche loro (sono in attività dal 1992!).

Purtroppo si deve registrare un momentaneo e lievissimo calo nelle presenze sotto il palco (che resta comunque inviadiabile) perchè il ritorno degli Impossibili era davvero un evento per Milano, ma gli FFd non si fanno intimorire e come dei maestri del palco, attaccano frontalmente il pubblico che si scalda all’istante interagendo con loro ed in particolare col Mono… ritornano  il pogo e lo stage-diving sotto il palco ed insieme, sorprendentemente presto in scaletta, arriva la hit Servo di Nessun Padrone, col suo grandissimo giro di basso, stasera la band è in gran forma, Devil alla batteria è il solito mostro di precisione e Ciffo alla chitarra ha una gran presenza scenica

…anche Mono (frontman della band) che in passato mi ha lasciato perplesso, forse per colpa della sua troppa dismisura etilica e non…ma stasera è in forma, complici anche dei suoni pressochè perfetti. La scaletta ci riserva poi Na-Na, la hit Ragazza dei Quartieri Alti e la vecchia ma sempre bellissima Luna Ribelle. Si chiude la prima parte di concerto con Bivacco, cantata a gran voce da tutto il pubblico.

Ovviamente dopo 5 minuti di pausa la band torna sul palco e offre una versione velocissima di The KKK Took My Baby Away dei Ramones (con Araya degli Impossibili alla voce), la mazzata hardcore State Oppression dei Raw Power cantata da Ciffo e dedicata a Giuseppe Codeluppi (RIP) e in chiusura l’anthem totale con Proletario, uno degli inni Oi! storici degli FFD con conseguente delirio del pubblico impegnato a scalare le transenne e a buttarsi sul palco a cantare insieme al Mono e qualsiasi altro microfono in giro sul palco.

 

 

Serata ottimamente riuscita, con un buon successo di pubblico, il che dimostra che se metti insieme gente che ha voglia di fare e bands di ottimo livello come quelle di stasera il successo è assicurato.

Commento: Grande serata, grandi bands, e ancora complimenti ai ragazzi  di Punkadeka.it

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