Dire che è stata una serata memorabile è assai riduttivo, la SH.A.R.P. Milano è riuscita anche in questo caso a confezionare una notte da eroi, altro sold-out, altri ricordi indelebili nelle nostre teste bacate, la terza edizione del “quale destino per n’OI!” è andata ben oltre le aspettative.
Visto che l’ultima volta ho fatto la fila per entrare, sto giro, accompagnato dalla mia dolce metà, arrivo al Baraonda un po’ prima del solito, parcheggio già affollato, clima festaiolo dentro, bancone preso d’assalto, e non sono nemmeno le 20:00…come sempre grandi baci e grandi abbracci che pare d’essere alla rimpatriata di terza media e da li a poco sale il gruppo che più di tutti mi incuriosisce, i Grandine dell’Ingiuria se mi posso permettere di dare un mezzo giudizio sono stati la sorpresa più bella della serata, tante approvazioni, un concerto al fulmicotone per una band da tenere assolutamente d’occhio; poi quanto sono belli i The Billows? Giovanotti che volevo assolutamente rivedere con calma e che hanno confermato le ottime impressioni, non solo mie, dato il mezzo macello sotto al palco.
Gli Ostile non li vedevo dall’estate scorsa, hanno cambiato il bassista mettendo un giovanissimo che ho visto spesso buttarsi dal palco alle serate skin, ma la solfa non cambia: adrenalina a 1000 con la queen del pit che urla a modo, e dei musicisti che rivoltano il Baraonda come un calzino ed un concerto memorabile, per tutti; piccolo cambio di palco e salgono gli Spirito di Lupo, formazione inedita con, stikazzi, Tadzio alla chitarra e Jean dei Chisel al basso, il sound non è propriamente nelle mie corde, fatto sta che fortunatamente c’è interesse nonostante molta gente sia uscita a prendere aria, fanno il loro bel concerto e tutto sommato mi hanno fatto una buona impressione, da approfondire.
Si ricomincia con il punk stradaiolo e le ultime 4 band da godersi tutte d’un fiato, a partire dai miei adorati Uguaglianza, che anche loro non li vedevo da quasi un anno, Milano li ha accolti benissimo, complice ovviamente la bravura della band e quello streetpunk genuino che da anni accompagna le nostre giornate, forse questo è stato il miglior concerto che ho visto, sicuramente il più partecipato; poco dopo salgono i Sempre Peggio, i local heroes, freschi di annuncio per il Punkadeka Fest, aprono come meglio sanno fare, strafottenza sopra il livello di guardia fino a quando la sala si ferma immediatamente perché c’è qualcuno che non sta bene, e che prontamente viene accompagnato fuori e portato in ospedale. Un po’ scossi si riprende la serata con i Sempre Peggio che pestano alla grande, stage diving a rotta di collo e l’immancabile duetto con la voce più angelica dell’Oi! Elia (Sacro Cuore), fino a quando arriva uno dei momenti più attesi della serata, avevo proprio voglia di godermi i Chisel a 10 cm dal palco, e vaffanculo i piccoli problemi tecnici, per me è stato un concerto epico, la band londinese si conferma una delle punte di diamante dello streetpunk inglese, un vero rullo compressore; i kidz sono quasi sfiniti, fa caldissimo, il bar è assolutamente impraticabile, ma cristo con un ultimo colpo di reni come Gino Bartali nelle ultime pedalate prima dell’arrivo ci mettiamo tutti naso in su perché sta per arrivare il maestro Steno con i suoi Nabat, e allora ciao tutti danno tutto, non so nemmeno che ore sono ma appena Steno attacca non c’è uno che si tira indietro, la degna conclusione per una notte da veri eroi.
Che dire? L’unica cosa che posso fare, oltre ai dovuti e meritatissimi complimenti a tutte le band ed ai ragazzi del Baraonda, è dire GRAZIE alla S.H.A.R.P. Milano per inventarsi tutte le volte serate del genere, che fanno bene a tutto e che per qualche ora non fanno pensare che la fuori è un mondo di merda.
Troppe emozioni ??????