RENTOKILL

Interessante intervista con una band altrettanto interessante… Rentokill band austriaca con un cd appena uscito in Italia: “Antichorus”.

 

 

Prima intervista suPunkadeka.it. chi sono i  RENTOKILL.

…presentatevi…

Jack (chitarra e voce): I RENTOKILL sono una band punk/hardcore della periferia di Vienna. Il gruppo nasce nel 1996 ma solo nel 2003 raggiunge l’attuale formazione con la quale inizia a girare per tutta Europa e pubblica il primo album “Back to Convenience”. Abbiamo suonato in tutti i paesi tra la Croazia e la Scozia, incluso un tour svoltosi questa primavera in Spagna e Portogallo. Diamo alla nostra band un forte contenuto politico, per noi è sempre stato importante suonare punkrock per trasmettere dei messaggi. Suonare, incontrare nuove persone, conoscere nuovi stili di vita sono per noi gli aspetti più importanti e il modo migliore per migliorarsi.

 

E’ uscito in italia il 18 maggio il vostro secondo full-lenght … presentatelo ai lettori di punkadeka.it.

Il nostro nuovo album intitolato “Antichorus” è stato registrato nel 2006, dopo aver composto i brani per circa due anni. Abbiamo lavorato con lo stesso ragazzo di Vienna con cui avevamo registrato il nostro primo album in quanto abbiamo apprezzato molto il suo coinvolgimento. Quando si entra in studio di registrazione l’ideale è trovare un ambiente tranquillo e naturale anziché essere stressati da persone che non sono interessate alla tua musica, alle quali devi dare molti soldi.

La registrazione dell’album ha richiesto molto tempo a causa delle molti interruzioni dovute a problemi con la voce, al nostro essere continuamente in tour, ecc.  Cmq siamo felici di essere riusciti a trasmettere ai brani l’idea che pensavamo e anche i testi hanno trovato la loro giusta collocazione. Pur non avendo registrato “live” come accaduto per il primo disco siamo riusciti a creare quell’energia che cercavamo e penso questo sia stato molto importante. In questo album non c’è nulla che suona differente da come avremmo voluto.

 

Qual’è la viostra attitudine nel scrivere le canzoni.. Le scrivete insieme o se ne occupa solo qualcuno di voi?

Generalmente scriviamo buona parte delle canzoni tutti insieme. Qualcuno esce con qualche riff di chitarra o qualche linea di batteria e basso, delle volte anche con qualche testo interessante, e da lì partiamo tutti insieme. In qualche canzone è capitato di finire completamente la base musicale senza neppur aver cantato mentre in altri casi io avevo già scritto l’intero testo prima ancora di iniziare con la musica. Due canzoni dell’album sono state composte all’ultimo minuto in studio, dove spesso si riesce a creare un energia totalmente differente.

 

Date più imporatnza alla musica o ai testi?

Tutti i testi sono scritti da me e quindi ovviamente io do loro una notevole importanza. Ognuno di noi è coinvolto sulla stesura della musica e anche nel suggerire quando qualcosa nelle linee vocali suona strano.  Per me entrambi le componenti sono molto importanti, ma mentre la musica è gestita da quattro persone i testi sono gestiti da una sola.

 

Ho trovato i vostri testi molto interessanti… ..tipo… Raccontami  cosa volete dire nella seconda traccia del cd:  “the political aspect of unpolitical thinking”

Un giorno parlavo con una ragazza e lei mi disse: “Voglio divertirmi nella mia vita e non voglio essere coinvolta nella politica”.  Un giorno realizzeremo che pur non essendo interessati agli eventi politici del giorno o ad altri argomenti, tutti  noi siamo responsabili di questi, facendo parte della nostra società.

Generalmente vediamo solo un lato della storia, come il capitalismo ce la sta raccontando nell’ultimo decennio. Ma da dove arrivano i nostri vestiti? Da dove arriva tutta la frutta e verdura economica che la nostra società occidentale mette in evidenza? Come possiamo prendere un caffè o una cioccolata senza pensare che questi probabilmente sono stati raccolti da bambini schiavizzati? E’ veramente necessario comprare delle scarpe (spesso anche costose) solo perché hanno un logo di tendenza pur sapendo le condizioni disumane con cui sono trattate le persona coinvolte nella loro fabbricazione? Non si possono consumare questi prodotti pur sapendo la catena produttiva che si trova dietro pensando di non far parte di questa macchina di sfruttamento. Questo è quello che voglio dire con questa canzone.

..E se vi chiedo  “are you using your music to sell revolution, or using revolution to sell your  music?

Domanda interessante che prende spunto dalle note del nostro album…quando si è una band che vende CD o merchandise vario si può essere accusati dalle persone di voler inserire nella propria musica dei messaggi politici solo per renderla più interessante visto che in questo periodo i contenuti “rivoluzionari” sembrano essere molto popolari. Penso però che la gente è in grado di capire se un gruppo è realmente interessata a esprimere la propria opinione circa degli argomenti in base a come questo messaggio è espresso.

Io personalmente non mi sento realizzato scrivendo testi che parlando di spiagge o altre cose romantiche e penso che non potrei mai cantarle nello stesso modo con cui canto testi che REALMENTE mi coinvolgono. Ma allo stesso tempo invece di suonare in un gruppo noi potremmo prendere parte a delle azioni politiche, proprio come ha fatto Carlo Giuliani. Pur non essendo pianificata, la sua morte a Genova ha creato approcci controversi nei confronti del G8 più di quanto un gruppo possa mai averlo fatto.

Ma noi amiamo creare musica, musica ispirata dalla politica. Troveremo sempre persone che ci diranno che facciamo musica solo per “venderla” e da certi punti di vista loro avranno sempre ragione. In ogni caso noi non potremo mai vendere la “rivoluzione” ma forse potremo lasciare una piccla impronta  sulle persone e far sapere loro che non siamo un’altra inutile band pseudo-politica che canta canzoni contro George W. Bush, nonostante proveniamo dal centro dell’Europa.

 

 

Come vedete la csena punk in Austria?

E’ veramente in crescita. Nonostante ottimi gruppi si sono divisi in questo ultimo anno, ci sono molte nuove band che stanno crescendo e altre che dopo alcuni anni di “gavetta” stanno uscendo. Nella nostra città abbiamo creato una “community” di band – neustadtpunk.net – che sta aiutando la formazione di una scena locale, composta da ottime band, alcune delle quali stanno ottenendo un ottimo riscontro in tutta Europa, come per esempio “Astpai” e “Dimitrij”.

Ovviamente poi come non ricordare band come “Red Light Flash”, che esportano la scena punk/hc austriaca in tutto il mondo (NB: AF Records), “The Plague Mass”, che hanno contribuito alla creazione di un nuovo standard di metal/hc, o “Ephen Rian”, acclamati in Europa con il loro eccellente emocore.

Per quanto riguarda i locali, soprattutto i piccoli club, hanno avuti molti problemi nell’ultimo periodo,  come un po’ ovunque penso. Il “Movimiento” a Vienna ha dovuto chiudere a causa dei problemi con l’amministrazione della città e molti altri club sono in decadenza, sia a livello economico che di affluenza. Come in molti altri paesi, molti ragazzi attendono solo i grandi concerti o festival senza mostrare interesse per la scena locale e le piccole band in tour. Ma come ti dicevo la situazione sta migliorando e sono convinto che la nostra scena a breve crescerà.

Avete suonato con numerosi gruppi piuttosto noti (Good Riddance, De Heideroosjes, Paint It Black, Against Me!, Waterdown, Terrorgruppe, Sommerset, Fabulous Disaster, I Against I, Elvis Jackson, Strike Anywhere, The Loved Ones..) Con chi avete stabilito il miglior rapporto?

Sicuramente il concerto con i Good Riddance è stato fantastico e loro sono delle ottime persone ma purtroppo alla fine non abbiamo potuto passare molto tempo insieme. Abbiamo anche un ottimo ricordo dei concerti fatti con Paint It Balck e Strike Anywhere. E’ straordinario poter incontrare persone che sono costantemente in tuor per ogni continente e nonostante questo mantengono interesse per le piccole cose personali e sanno farti sentire come se fossero personi comuni pronte ad imparare da altre.

Ottimo anche il concerto con gli Against Me!, vero e personale. Qualcosa che veramente non ti aspetti da un gruppo che suona 250 concerti l’anno. Abbiamo venduto magliette e CD e bevuto tutta notte, veramente grande. Speriamo di incontrarli ancora a breve.

Siamo anche molto amici con gli Elvis Jackson, abbiamo suonato anche molte volte insieme, la Slovenia non è lontana per noi. E’ un po’ che non li sento ma penso torneranno in tuor già da questa estate.

Infine è stato ottimo poter suonare con i Venerea, sono veramente dei ragazzi straordinari. Ora hanno un nuova band chiamata “Enemy Alliance”, insieme a membri dei Satanic Surfers. Se le cose andranno bene saremo con loro in tuor il prossimo inverso…

Raccontaci come avete iniziato a lavorare per NoReason Records/ Rude Records.

Appena il nostro CD è stato pronto lo abbiamo inviato a oltre 80 etichette, metà delle quali in Europa. Loro sono state due delle quali ci hanno risposto positivamente, avanzandoci una proposta che rispecchiava quello che stavamo cercando, e nel giro di poche settimane abbiamo definito tutti i dettagli. Siamo stati molto al telefono in quelle settimane, personalmente preferisco poter parlare con le persone piuttosto che scrivere e-mail. Loro sono stati d’accordo con quanto noi cercavamo, per esempio avere un accordo con l’austriaca Broken Heart Records per pubblicare anche la versione in vinile dell’album. Il nostro batterista ha poi preparato, con il supporto di S. della NoReason Records, l’artwork dell’album e tutto il necessario per la promozione dell’album. Hanno fatto veramente un ottimo lavoro insieme. I ragazzi delle etichette sono poi stati con noi in entrambi i concerti in Italia. Questo è stato veramente importante per noi, le altre etichette con cui avevamo lavorato erano state assenti da questo punto di vista.

Avete da poco suonato per due date in Italia, come vi ha accolto il pubblico Italiano?

 

E’ stata un ottima esperienza in entrambe le date, nonostante a Milano non c’era molta gente, anche perché il concerto è stato fissato all’ultimo minuto. Comunque abbiamo apprezzato il CS Cantiere (Milano) dove abbiamo suonato, veramente organizzato e con diverse attività promosse. A brescia invece c’era molta gente e la risposta dei ragazzi è stata veramente ottima. Le persone coinvolte sono state molto amichevoli e ci hanno trattato alla grande. Speriamo veramente di poter tornare presto in Italia.

State partendo per un tour promozionale per tutta Europa, quali sono le vostre aspettative?

Saremo impegnati per tutto giugno in vari concerti di presentazione dell’album in Austria. A luglio poi partiremo per un altro tuor in Uk, con soste previste anche in belgio, Olanda e Germania. Contiamo di poter suonare davanti a un buon pubblico e di poter conoscere molta nuova gente. Forse se i ragazzi apprezzano quanto possono già ascoltare in internet del nostro album poi compereranno anche il CD e inizieremo ad avere i risultati del duro lavoro che sta dietro a questo album. Speriamo di poter incontrare nuovi gruppi che ancora non conosciamo e di poter tornare a casa con nuove esperienze che ci permettano di crescere.

 Spazio libero… diteci quello che volete…

Abbiamo visto solo una piccola parte dell’Italia e speriamo veramente di poterla aumentare la conoscenza del vostro paese. Abbiamo visto ovviamente solo una piccola parte del mondo e ovviamente speriamo di poter aumentare anche questa. Ci sono molte cose da fare, molti posti da visitare, molte persone da incontrare e troppo poco tempo a disposizione. C’è molta “merda” in giro per il mondo grazie al “music business”. Noi tutti sappiamo che questa arte è libera e nessuno potrà mai occuparla, prostituirla o limitarla per venderla con profitto. Se lavoriamo insieme la musica potrà veramente tornare grande.

Grazie veramente di tutto

Jack + RENTOKILL

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