SINAI BEACH: Immersed

Doppia recensione:
SINAI BEACH: Immersed
A PERFECT MURDER: Strength though vengeance

Autori di un debutto passato ben presto nel dimenticatoio, i Sinai Beach si ripresentano sulle scene con “Immersed”, disco che oltre a evidenziare il passaggio del quintetto su Victory Records ci mostra ancora una volta la pochezza di idee di questi cinque californiani. Per “dribblare” i soliti commenti riguardanti la ristrettezza di idee che vige attualmente nel panorama metal/hardcore il gruppo si è affidato all’esperienza del noto produttore Eric Rachel, già al lavoro con Atreyu, Dillinger Escape Plan e molti altri.

Scelta che a quanto pare non ha dato gli effetti sperati, visto che il metalcore da loro proposto sa di trito e ritrito, privo di fantasia e adatto solamente a chi proprio non può fare a meno di avere tra le mani ogni sorta di produzione legata al genere. Musicalmente i Sinai Beach se la cavano abbastanza bene pur non andando mai oltre il semplice compitino, sfoggiando riff massicci che perdono d’intensità col passare dei minuti e una sezione ritmica autrice di un pregevole muro sonoro.

Ciò che non convince è il cantato, che si divide tra parti growleggianti di scarsa presa e tonalità melodiche mal riuscite, il tutto col solo scopo di dar maggior risalto alle tematiche religiose presenti nei testi. In conclusione “Immersed” mostra pregi e difetti di un genere che dopo aver vissuto il periodo d’oro sembra avvertire i primi sintomi di malessere, scontato quanto basta per passare oltre.

Chi invece non si fanno troppi problemi suonando ciò che amano sono gli A Perfect Murder, autori in “Strength through vengeance” di un vero e proprio tributo metalcore ai Pantera di “Vulgar display of power”. Impossibile infatti per chi ha amato Phil Anselmo e soci rimanere impassibili dinanzi alla sfacciataggine di questa band, potente e tecnica quanto basta per farsi apprezzare al primo colpo sia dai metallari più esigenti che dai kids desiderosi di sonorità new school.

Capitanati dalla voce di Kevin Randel (identica in tonalità ed espressione a quella di Phil Anselmo) i cinque canadesi viaggiano su ritmi elevatissimi, mostrando tutte le abilità tecniche in loro possesso e dando vita a undici brani devastanti per potenza e incisività.

L’affiatamento di questi musicisti è palpabile in ogni loro canzone, ricche di assoli ultra tecnici e batterista che deve aver studiato a memoria ogni evoluzione del maestro Vinnie Paul talmente gli è simile nel pestar duro sulle pelli. Ascoltare brani “ignoranti” come “Wake up and die” o “Deceit of man” sono un toccasana per chi cerca immediatezza e cattiveria, caratteristiche molto care agli A Perfect Murder, combo che pur non suonando niente di nuovo riesce a farsi apprezzare attraverso una straordinaria foga distruttiva e la bravura dei propri musicisti. Sinai Beach :5/10
A Perfect Murder:7/10

Influenze:
Sinai Beach: Zao, Lamb Of God
A Perfect Murder: Pantera

Tracklist:

Sinai Beach: 01. Apocalypse (Instrumental) 02. Obedience through desecration03. The God i would be 04. Necessary bloodshed 05. To the church 06. Return to dust 07. His chosen fate 08. The stagnate 09. Distressor (Instrumental) 10. The serpent’s letter 11. Hell blaze 12. Ignoring the conditional response

A Perfect Murder: 01. Strength through vengeance 02. Black hate machine 03. Wake up and die 04. Snake eyes 05. Path of resistance 06. Deceit of man 07. Body and blood 08. Rotten i 09. Suffocation of thought 10. Time changes nothing 11. Slay the masses

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