THE VANDALS

I Vandals sono un’istituzione vera e propria del Punk mondiale. Oltre venti anni di onorata carriera con un discografia lunghissima iniziata su Epitaph Records, prima band ad esser messa sotto contratto dalla storica etichetta di Brett Gurewitz.

Ma veniamo alla serata che vede all’opera oltre alla band di Joe Escalante anche gli Underminded e i God Awfuls. Purtroppo arrivo in ritardo (alle 22 non mi pare proprio tardi) e riesco a vedermi soltanto l’ultima canzone di questa giovane e per cui mi riservo ogni considerazione a futuri concerti.

 

La seconda band erano i God Awfuls su cui la Kung Fu Records sta puntando molto e che mira a crescerli come fece con Ataris e Bigwig. Il loro è un punk/hc di forti influenze melodiche ma che per certi versi si avvicina allo street punk di band come Bombshell Rocks o Voice Of  A Generation. Dopo le prime canzoni si capisce l’antifona, i ragazzi ci sanno fare sul palco e tutto sommato regalano un buon spettacolo che infarciscono di invettive politiche gratuite contro il loro caro presidente. Forse sarò un pò cattivo ma mi sono sembrati la brutta copia degli Anti-Flag…

 

A concludere la serata verso mezzanotte meno un quarto ecco salire sul palco Warren Fitzgerald  (con il quale condivido il giorno di nascita, 15 settembre), Dave Quakenbash, Joe Escalante ma purtroppo senza Josh Freezee impegnato nel tour di Sting da Marzo ma con Derek Qualcosa dagli Alkaline Trio alla batteria.

 

Il concerto inizia subito con i vecchi anthem come “It’s a fact”, “Take it back” e “Nimby” ed il cuore di un fan di vecchia data come me non può che esser ricolmo di somma gioia. In “Hollywood chip Potato” vi è una stupenda cover di “Don’t stop me now” dei mitici Queen riproposta in chiave Punk dal quartetto di Orange County con Warren che lascia la chitarra per un attimo per improvvisarsi cantante al posto di Dave. La canzone si trasforma subito in una stupenda scenetta in cui vi è un continuo scambio con il pubblico che partecipa ballando, cantando e interagendo con la band che risponde divertita d’altronde Sappiamo tutti l’amore che nutrono i Vandals per Roma e il suo pubblico. La prima apparizione la fecero nel lontano 1988 con i Nofx!

 

 

I Vandals sono probabilmente i migliori live men show che ha la scena punk. Warren è forse uno dei migliori chitarristi punk in circolazione ma usa la sua tecnica per fare l’idiota sul palco come quando improvvisa con una mini-chitarra giocattolo, Josh Freezee non ha bisogno di presentazioni ed è l’autorevole rivista Drummer a definirlo come il miglior batterista poi che di dire di Dave sul palco vestito sempre in maniera casual in jeans e maglietta che canta con un sorriso ebete ed ha un’ironia e un senso del humour unici. Possiamo dire benissimo che si prendono per il culo da soli! L’unico forse pressoche inutile è Joe Escalante che come bassista c’è da dire è assai mediocre e sul palco potrebbe anche non esserci…ho come l’impressione che continui a stare nella band perchè si divertono troppo insieme.

 

Tornando al concerto poi vorrei fare i miei elogi al batterista che ha fatto ottimamente il suo sporco lavoro con energia e personalità e francamente lo ho trovato anche superiore a Josh che molte volte si lascia prendere da eccessivi tecnicismi. Questo è stato il mio sesto concerto dei Vandals e tra Josh, l’ex batterista dei Fenix Tx del precedente tour, l’attuale batterista dei Bad Religion ex turnista dei Vandals come anche Travis Barker dei Blink 182 ho preferito la performance di Derek degli Alkaline Trio che non concepisco come invece con la sua band viaggi miseramente nella mediocrità musicale. Complimenti!

 

La band intervalla le sue canzoni con dei irresistibili siparietti con il pubblico il quale si scompiscia veramente dalle risate. Era da tanto tempo che non mi divertivo cosi tanto ad un concerto con un pubblico che sebbene esiguo (100 persone…il prossimo che si lamenta sul forum che non ci sono concerti a Roma si prende un bel vaffanculo! N.d.r.) si è lasciato trasportare dalla simpatia della band accompagnandola per tutta la performance cantando e pogando in maniera pacifica in modo che tutti si divertissero senza uscire con lividi come al termine di una battaglia. Pogo è divertimento non gara al massacro e siamo l’unico popolo del cazzo d’Europa che lo interpreta cosi porca miseria!

 

Comunque il concerto è continuato con i soli classici come “Oi To The world”, “Pizza Tran”, “Marry Me”, “I’ve got an ape drape” , “My girlfriend’s dead” e solo una canzone “My neck my back” dall’ultimo album. Purtroppo penso che questo fatto vada ad affermare la mia tesi riguardo al fatto che “Hollywood chip potato” è un album inutile per i Vandals, fatto solo per andare in tour…ma in fondo chi se ne frega se poi ci regalano queste performance!

 

Come ogni concerto dei Vandals che si rispetti si è concluso con “I have a date” interpreta da Warren in cui da sfogo a tutta la sua insanità mentale. Guardandolo però ho fatto alcune considerazioni: la prima volta che vidi la band anni fà Warren si denudò completamente rimanendo come mamma lo ha fatto “deliziando”il pubblico con le sue grazie (attorcigliando il filo del microfono al suo fallo e tirandoselo su mentre cantava), la seconda volta invece restò in mutande, la terza invece in mutande e maglietta e cosi anche la quarta e quinta volta mentre invece ieri ahimè ha concluso il concerto completamente vestito. No cari lettori a me piace ancora quella che finisce per no ma un concerto dei Vandals che finisce senza spogliarello di Warren è come bere una birra analcolica, ha lo stesso gusto ma non lo stesso valore!

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