Dalle prime note del disco mi ritrovo ancora una volta fuori dal retro del storico club bostoniano “The Rat,” dove io e tutti i ragazzini passavamo i pomeriggi a bere illegalmente la birra. Tutti i fine settimana ci trovavamo lì, con la musica dei Dropkick Murphys – fino ad allora sconosciuti – e la loro energia tutta per noi… i ragazzi del quartiere, lì l’unico posto per noi, tutti uniti sotto il sole caldo della città.
In questo disco sento gli stessi temi dei Dropkick di quel periodo – la lotta contro la polizia, la difficile scelta di entrare nell’esercito, la solitudine, la birra – e con un suono sicuramente bostoniano, una classica e potente voce Oi. Infatti, i Welch Boys appartengono alla stessa razza di fieri bostoniani. L’album, inciso e mixato a Stoughton, MA – una cittadina della periferia di Boston – contiene molti riferimenti alla loro città amata. La canzone “My Own Creation” è un manifesto di tutto ciò: la “red line” (la linea rossa del metrò), il centro città e l’aeroporto Logan.
Nati nel 2004, la band era formata all’inizio dal chitarrista T.J. Welch (un membro fondatore dei Blue Bloods), a cui si sono poi uniti Ed Lalli, voce (chitarrista degli Slapshot), Mark Powers al basso, P.J. Dionne alla chitarra e Ron Holbrook alla batteria. Purtroppo la formazione originale non è durata a lungo. Con la tragica morte del batterista nel 2007, dopo un benefit a favore della famiglia di Holbrook, hanno continuato con l’aiuto del nuovo batterista Steve Maffeo.
Il loro omonimo debut album è uscito nel 2005, e ha avuto molto successo. Entrambi i loro dischi sono prodotti da Jim Seigel (il storico produttore dei Dropkick), che sicuramente dà un suono diretto e puro Oi!.
In “Drinkin’ Angry” non si trovano solo i temi che ho citato prima, ma i nostri aggiungono un tocco di umore allegro con la canzone “Pervert” che denuncia Pete Townshend degli Who per il suo arresto nel 2003 per pedofilia – il ritornello “Pervert, keep him away from the children” (“è un pervertito, tienilo lontano dei bambini”) mi ha fatto ridere… Poi si trova anche un cover stupenda di “Let’s Break the Law” degli Anti-Nowhere League… e molto altro ancora.
This is Boston not L.A.!
Per info:
www.myspace.com/thewelchboys
www.thewelchboys.com
http://www.iscreamrecords.com/
Tracklist:
1. Head In The Sand 2. No Hope 3. Charlie The Marine 4. Transparent Man 5. Drinking Angry 6. Police Dog 7. Pervert 8. My Own Creation 9. Ambulance Ride 10. 8 % 11. Johnny Black 12. Route Irish 13. Let’s Break The Law 14. Stronger 15. Two Steps Forward 16. Time Ain’t On Our Side 17. Turn It Loose 18. Sonic Lobotomy
Voto: 9/10