TULLAMORE: Palude

Grandissimo e graditissimo ritorno nel mio stereo dei Tullamore da Pavia, che incidono il loro primo full-length dal titolo “Palude”, un disco molto ben suonato e ben registrato, scritto ed arrangiato con intelligenza e stile, frutto di tutta l’esperienza acquisita in centinaia di concerti. Anche qui, come nel precedente EP, troviamo degli ospiti illustri, ma andiamo come sempre con ordine.

Il primo impatto è da subito positivo, come già detto si sente che di km ne hanno macinati parecchi, è sempre un suono tipicamente celtic-punk, ma con un’impronta decisamente più personale e curata, molto piacevole da ascoltare, dentro ci troviamo tanta storia irlandese e scozzese, davvero pezzi con una fortissima carica emotiva, “il fiore della Scozia non può essere strappato” urla Iora nella prima traccia “45”, il coinvolgente ritornello di “prima dell’alba” col suo intro+outro “i volontari di Bogside” del Canzoniere Pisano, la potentissima “I.R.A.” dove troviamo un testo molto forte “mille-mille-mille volte ancora, salterai in aria per la tua corona” sono pezzi incredibili, tutt’altro che semplici e facili slogan. Poi si parla di Pavia ed io che, come loro, ho passato la mia adolescenza e tutt’ora bazzico spesso nella cittadina della bassa, non posso fare altro che  ritrovarmi in quello che cantano, perché pezzi come la title track “Palude”, dove viene citata via Siro Comi ed il Borgo, dove una volta c’era il C.S. Barattolo, non vengono mai scritti per caso, si sa mai che Pavia si svegli davvero. Si parla di Ultras, in una cittadina dove è quasi impossibile fare qualcosa del genere, un doveroso omaggio ai Ticinum Papiae, da antologia l’intro! C’è spazio anche per un paio di pezzi un po più leggeri che parlano un po delle loro serate come “BPSH” (Bassa Padana SkinHeads), cantata con l’amico Lobo dei Charles Brigade e “Al Bancone Quando Volete” che, francamente, trovo giusto siano inseriti in un disco, perché la strada è sempre in salita e cazzo ogni tanto qualche ghignata va fatta! Sul finale il pezzo più tranquillo (musicalmente parlando) del disco, un bel duetto col cantautore torinese Errico canta male.

Concludono con il giusto tributo ad una delle band che, credo, più li abbia ispirati e con una profondissima “Dalla Parte del Torto” in compagnia del buon Puccio, pezzo che fa letteralmente tremare i cuori. Occhio anche alla ghost track!

Punk suonato a rotta di collo, ma come detto ragionato e studiato per bene, dove gli strumenti tradizionali vi si fondono alla perfezione, ed io che adoro questo genere non posso che promuovere questo nuovo lavoro a pieni voti, disco frizzante e mai noioso, e credo che girerà nel mio stereo ancora per parecchio tempo!

Prodotto, registrato e mixato da Giulio Farinelli presso l’EverybodyOnTheShore studio. Distribuito da Anfibio Records, Tuscia Clan, Rusty Knife, Rock Out Fascism, South East Skinheads, Rumagna Sgroza.

Tracklist

01. 45

02. ANCORA ULTRAS

03. PALUDE

04. BPSH (feat. Lobo – Charles Brigade)

05. PRIMA DELL’ALBA

06. AL BANCONE (QUANDO VOLETE)

07. GRIDO DI LIBERTA’

08. CORSARI (feat. Errico Cantamale)

09. I.R.A.

10. WILL YE BE PROUD (The Real McKenzies cover)

11. DALLA PARTE DEL TORTO (feat. Puccio – Barbera & Champagne)

 

 

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