USELESS ID: The lost broken bones

Chissà perché in Italia è così difficile apprezzare gruppi come gli USELESS ID.
Chissà perché nonostante diverse produzioni sotto Kung-Fu Records e uno split con gli ATARIS non siano mai riusciti a prendere piede anche nel nostro paese.
Chissà perché…
Chissà cosa succederà ora che sarà proprio una etichetta italiana come la Rude Records a supportarli in Europa.E pensare che di strada Yotam, Guy, Ishay & Jonathan ne hanno fatta per passare dai sobborghi di Haifa ai prestigiosi palchi del Warped Tour.

Di certo c’è che questo “ The lost broken bones” riprende e se possibile migliora quanto di egregio fatto tre anni or sono con “Redemption”, un disco che è stato difficile allontanare dal mio stereo.

Rispetto al lavoro precedente l’atmosfera che avvolge questo album è sicuramente più triste e riflessiva ma non per questo stanca e compassata.
Anzi, dall’inizio alla fine si rimane senza fiato, travolti dall’energia di una band in continua evoluzione e in grado di trasmettere emozioni vere, attraverso un punk-rock dalle mille sfaccettature.

Ogni canzone ha una sua personalità (penso al singolo “Blood pressure”) , una sua storia da raccontare (come in “Mouse in a Maze”), una melodia che perfettamente avvolge la profondità delle liriche, che a loro volta mostrano una conquistata maturità da parte degli USELESS ID a trattare anche temi duri, come la guerra che da sempre caratterizza il loro paese di origine, Israele (“Misconception”: Resist, our nation hides the past and makes the same mistakes again / We didn’t vote for war).

Così ci sono brani cupi e tenebrosi come la finale “One way Down”, che a tratti mi ricorda gli Alkaline Trio, e brani più solari e veloci, dove il suono si avvicina molto agli ultimi NUFAN, anche grazie alla perfetta produzione di Bill Stevenson e Jason Livermore, autori appunto anche dell’ultima fatica di Tony Sly & C.
Il tutto risulta però perfettamente amalgamato, dando vita ad un cocktail esplosivo e affascinante.

Non c’è molto da aggiungere. Semplicemente questo è un disco da avere. Punto.

Voto: 9/10

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Rimani aggiornato con tutte le news direttamente nella tua inbox!

Iscriviti alla newsletter, inserisci la tua email:

Iscrivendoti accetti il trattamento dei dati (D.L.196/03) NO SPAM! Potrai disiscriverti in qualisasi momento.

Previous Article

Lavori in corso

Next Article

Collabora con Punkadeka.it

Spotify Playlist
Potrebbe interessarti..
LEGGI TUTTO

S-CONTRO: Kings of fools

Secondo ed entusiasmante lavoro dei torinesi S-contro, anche stavolta per Anfibio e con l’aiuto del Complotto e Malafamilia.…
LEGGI TUTTO

CRONOFOBIA: Idolo

Piccolapremessa, è la prima recensione che mi trovo ad affrontare e come se nonbastasse, di un genere che…
LINEA: Fuori Mercato
LEGGI TUTTO

LINEA: Fuori Mercato

Ripercorrere 30 anni +1 di carriera e reinventare brani che hanno accompagnato giornate, nottate e chilometri percorsi, scoprirsi…
Total
0
Share

Cosa aspetti?

Rimani aggiornato con tutte le news di Punkadeka.it direttamente nella tua inbox!

Inserisci la tua email


Iscrivendoti accetti il trattamento dei dati (D.L.196/03)
NO SPAM!
Potrai disiscriverti in qualisasi momento.