Di recente mi sono impossessato di qualche copia di questo che, per loro, è il primo cd, forse alcuni di voi già li conosceranno perché era una delle nove band presenti nella compilation benefit per Chiudere Morini “Verso la fine”.
Questi cinque ragazzi di Forlì dimostrano di essere una grandissima band, infatti ora grazie alla coproduzione di ben 16 etichette (DadaDischi, Savona Punkrock, Porrozine, Denial of service, Salterò e tante altre) tutti noi abbiamo la possibilità di ascoltarli. Infatti grazie a questa versione Cd (con all’interno tracce CdRom) si faranno conoscere un po’ ovunque.
Il suono? Molto intrigante, soprattutto l’atmosfera che riesce a trasmettere. Un hardcore dalle molteplici facce, dalle canzoni più urlate a quelle più affascinanti, mi colpiscono molto per il suono schivo dal solito hc.
Ambientazioni, cambi di ritmo, pezzi incantevoli si alternano a canzoni lente, espressive e molto coinvolgenti come in “La lettera” (di Nicola Sacco) a quelle più urlate e sfrenate come “La Urla”. Non avrei abbastanza parole per spiegare il suono e soprattutto l’atmosfera che riescono a emanare, forse perché ho un lessico ridotto (molto probabile) o forse perché non esistono abbastanza termini per poterli descrivere (molto poco probabile). I testi sono molto interessanti, ben articolati con tematiche che parlano di amore e di odio, della vita e dellla morte.
Le liriche rigorosamente in italiano spediscono il messaggio direttamente al cuore, canzoni bellissime mi sono entrate subito nella mia roccia palpitante, canzoni come “Amore nero” o “La Luna” potrebbero fare resuscitare un morto. Ma se fossi in voi li ascolterei prima di essere sotterrati, meglio non rischiare, a non tutti riesce il miracolo.
“Possono bruciare i nostri corpi, non possono distruggere le nostre idee, esse rimangono per i giovani del futuro, per i giovani come te”
Voto: 9,2