DURACEL: Supermarket

I Duracel sono uno dei quei gruppi a cui sono molto legato anche e soprattutto umanamente nonostante i tantissimi chilometri che ci dividono e ogni volta che ci incontriamo ai concerti è sempre una gran festa: “Supermarket” è il loro nuovo album, uscito per Indiebox Music e rappresenta il successore di “L’Ora d’aria” del 2014.
Ho sempre adorato i Duracel, soprattutto live e, seppur con molte differenze rispetto a quello a cui sono sempre stato abituato, anche questo nuovo lavoro è senza dubbio meritevole di attenzione da tutti i punk rockers.
“Supermarket” si forma di 12 pezzi irriverenti, divertenti, ironici e anche malinconici con testi geniali e melodie a palate. Si parte con la già anticipata Come una volta, dalla quale si intuiscono subito cambiamenti dal punto di vista della produzione, molto più potente rispetto al passato. Il sopracitato pezzo fa parte di una ristretta schiera di tracce in cui la ritmica non è il canonico punk rock alla TBR: Tattoo racconta con ironia il taboo dei tatuaggi, la tiratissima e assolutamente inedita nella discografia Duracel Mi licenzio vi farà venire in mente in meno di 5 secondi i Queers, la title track è una mescolanza di ironia e malinconia condita con una grande precisione d’arrangiamento, infine anche in Fantasmi la malinconia dei tempi che furono la fa da padrone.
Il resto dei pezzi è più riconducibile ai Duracel come li abbiamo sempre conosciuti, ovvero charleston in ottavi, strumenti a corda in downstroke e riff di chitarra inconfondibili. Cito Nessuno è mai uscito vivo da Italia ’90Ritornare a casa, pezzo in puro stile Teenage Bottlerocket, così come La mia vita è uno shotUccidimi adesso: i palm muting sono potenti, i riff sono melodici, tutto sta al posto in cui deve stare.
Sarebbe troppo banale minimizzare un ulteriore avvicinamento dei Duracel ai Derozer (il sound di “Supermarket” sottolinea questo avvicinamento): i Duracel sono i Duracel. Lo erano a 20 anni e lo sono ora dopo i 30. Non è sempre stato il bello di Zamu e compagni?

Tracklist:

Come una volta
Olanda
Nessuno è mai uscito vivo da Italia ’90
Tattoo
Ritornare a casa
Mi licenzio
La mia vita è uno shot
Supermarket
La scena
Fantasmi
Uccidimi adesso
Specchio-Rifllesso

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