ME FOR RENT: No fancy style

Confesso che quando mi fu chiesto di recensire questo disco storsi il naso perché nelle poche volte che avevo avuto modo di vedere i Me For Rent non ero rimasto particolarmente entusiasta dalle loro canzoni, mi erano sempre sembrati la brutta copia di qualcosa che avevo già sentito migliaia di volte. Per fortuna a volte le band piuttosto che con email minatorie post-recensione o atteggiamenti da rockstar fini a se stessi decidono di far cambiare radicalmente idea ai giornalisti con dischi che spaccano di brutto. E per l’appunto “No Fancy Style” è proprio uno di questi dischi.

 

La band è decisamente cresciuta rispetto al loro precedente (primo) disco e dimostra una solidità da ottima rock ‘n roll band con un sound viscerale e ruvido. Il loro rock n’roll spazia dal Garage degli 80’s fino ai moderni epigoni svedesi di bianco vestiti chiamati The Hives.

 

L’album parte carico con “The reaver” in cui i Me For Rent sembrano i migliori The Briefs che incontrano un alcolico Iggy Pop mentre in “Nu Civiliazion” il cantante sembra essersi trasformato in Pelle e il pezzo sembra veramente uscito da “Veni Vidi Vicious” degli Hives.

 

Qualche perplessità me la lascia francamente “Minor details”, pezzo inferiore ai tre precedenti e forse il “peggiore” (se di peggiore si può parlare) del disco. Il garage ritorna prepotente con “A good day to die” e “Sayid Is Not Said”. Il disco continua gagliardo nelle restanti tracce  e trova degna conclusione nella folle e grezza “Delay on D.K” francamente molto ramonesiana che conclude questo ottimo “Fancy style”.

 

Un disco che francamente mi ha colpito per grinta, energia e attitudine rock n’roll stradaiola, e francamente ne ho sentiti ben pochi suonare cosi potenti in Italia e in Europa ultimamente. Mi hanno fatto ricredere e ringrazio i Me For Rent per questa ottima prova. Non mi resta che attendere l’opportunità di vederli dal vivo per capire se quanto di buono fatto in questo disco non sia frutto delle mani di Jack Endino al mix o, come sinceramente credo, di una band di cui sentiremo presto parlare in tutta Europa e spero anche mondo.

 

Voto: 8½ (Ottimo disco consigliato agli amanti degli Hives e del rock n roll stradaiolo)

 

Tracklist:

 

01. The Reaver

02. Nu Civilization

03. Chip off the Block

04. Minor Details

05. A Good day To Die

06. Shake It Up

07. Sayid Is Not Said

08. This Is Rock ‘n’ Roll

09. Let Sleeping Dogs Lie

10. The Kid Deserve Better

11. Delay on D.K.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Rimani aggiornato con tutte le news direttamente nella tua inbox!

Iscriviti alla newsletter, inserisci la tua email:

Iscrivendoti accetti il trattamento dei dati (D.L.196/03) NO SPAM! Potrai disiscriverti in qualisasi momento.

Previous Article

Lavori in corso

Next Article

Collabora con Punkadeka.it

Spotify Playlist
Potrebbe interessarti..
LEGGI TUTTO

THE JUNE: Magic Circles

  Anche questi THE  JUNE sembrano in pieno sballo ‘indiano’ a giudicare dall’introduttiva Barber shop, carica di sitar…
Total
0
Share

Cosa aspetti?

Rimani aggiornato con tutte le news di Punkadeka.it direttamente nella tua inbox!

Inserisci la tua email


Iscrivendoti accetti il trattamento dei dati (D.L.196/03)
NO SPAM!
Potrai disiscriverti in qualisasi momento.