SKA-P

Intervista realizzata con Pul Pul al Palavobis di Milano in una affollatissima sala stampa prima del concerto del 16 Novembre 2001.
diverse date in Francia e ora sei date in Italia. Ci piace suonare qui perché il pubblico è molto caldo, siete il massimo!

Avete suonato a Bologna con Manu Chao, con un pubblico vastissimo. Cosa potrete raccontarci di questa esperienza…

Abbiamo suonato a Bologna ed è stato fantastico. Non dormivamo ormai da diverse notti e quando siamo saliti sul palco e ci siamo trovati di fronte a quella moltitudine di persone ci siamo davvero emozionati. Non mi ero accorto di come fosse andato effettivamente il concerto, eravamo molto concentrati… ho realizzato solo dopo avere visto la registrazione di un video pazzesco! (abbiamo messo la foto anche come intro al nostro sito!)

In Spagna avete raggiunto un grandissimo successo, anche in Italia i risultati sono stati più che soddisfacenti, sebbene non sia un paese di lingua ispanica. Ci sono gli altri paesi in cui avete raggiunto un risultato simile?

Sicuramente in Francia: vendiamo moltissimo e i nostri concerti sono sempre sold out. E’ strepitoso! Noi vogliamo comunicare con le persone e non vendere. A noi piace suonare dove c’è molta gente…non è importante vendere, ciò che ci sta più a cuore è suonare e comunicare con gli altri attraverso la nostra musica.

Ci siamo visti lo scorso maggio a Bolgna, prima che le Torri Gemelle fossero colpite …Cos’è cambiato in voi dopo questa esperienza?

Quello che è successo l’undici settembre era qualcosa che dovevamo aspettarci tutti: è la ribellione dei paesi poveri all’imperialismo degli Stati Uniti. Sono morti moltissimi innocenti in quell’occasione e noi non appoggiamo questo genere di azioni. Purtroppo le guerre vengono combattute dalla popolazione e non dai governi. Parliamo tutti di terrorismo: la borsa crolla, i media impazziscono e l’economia frena la sua corsa.

Però nessuno ha mai detto che quello stesso giorno sono morti di fame 35.600 bambini; nessuno ne ha parlato, la borsa non ne ha sofferto… questo è terrorismo ed è qualcosa che noi subiamo in maniera passiva.

In Italia ci sono voci che vi definiscono come ex  gruppo metal?

Smentisco definitivamente questa notizia. Proveniamo da esperienze differenti. Siamo sei e ognuno ha uno stile diverso, ma sempre punk rock o ska puro.

Quando ci siamo uniti abbiamo iniziato a creare un nostro stile particolare. Tutto è cominciato con la nostra prima canzone “El rayo”. Da quel momento in poi abbiamo iniziato a creare dei mix particolari …soprattutto grazie al nostro crescente uso di cannabis e birra! Diciamo che ci aiutato!! W la legalizzazione. Ognuno è libero di fare ciò che vuole, il problema è Berlusconi..non so se è molto d’accordo.

Nonostante l’uso di cannabis non sia legalizzato, è stato provato che l’80% delle persone di una certa età ne fa uso abitualmente…

Sì ma a che prezzo… ? Il vero problema della proibizione è il ricavo che molti ottengono da questa proibizione. Questo porta solo sofferenza al popolo: vedo amici uccidersi con eroina, molti rubano o si consumano nelle carceri…

Se fosse legalizzata, se passassero dei controlli sanitari maggiori, se non fosse così cara e se ci fosse maggiore informazioni forse tante vite non sarebbero perse.

Non sei tu a controllare la droga, ma è lei che ti manipola. Purtroppo è qualcosa che esiste e che nessuno può fare scomparire con una bacchetta magica… la legalizzazione è l’unica soluzione.

Quali sono le vostre opinioni su quanto accaduto lo scorso giugno in Italia?  Cos’è significata la morte di Carlo Giuliani per voi?

Moltissimo… durante ogni concerto dedichiamo una canzone a Carlo: lo abbiamo fatto in Francia, in Spagna e lo faremo questa sera in Italia.

E’ il primo caso di morte provocata dalla polizia fascista italiana. Berlusconi è un fascista, e voi lo sapete bene, la morte di Carlo non è stata vana, abbiamo sempre lottato e ora lo faremo con più forza. Antiglobalizazione sempre!

In questo periodo di cambiamenti e movimenti si è cercato di associare ai no global la figura di Manu Chao. Quale può essere il ruolo della musica in queste occasioni? Un accompagnamento o qualcosa di più?

Manu Chao è un nostro caro amico, sono contento che abbia risosso questo enorme successo… Comunque, il problema delle persone è la mancanza di informazione a livello generale. I mezzi di comunicazione sono al servizio delle multinazionali, quindi noi cerchiamo di far reagire tutte le menti galvanizzate, noi puntiamo sui giovani, sul futuro.

 

I vostri testi sono molto impegnati… e la Canzone "Lucrecia" dll’ultimo album è piuttosto ambigua… di cosa parla?

Noi lottiamo per i lavoratori, contro la vivisezione, per i diritti degli animali contro la corrida. Le nostre canzoni trattano temi importanti e di interesse comune.

Lucrecia è una domenicana assassinata da un gruppo ultra fascista a Madrid. Abbiamo scritto una canzone per ricordarla, ecco tutto!

 

Purtroppo in Italia non vengono studiate sufficientemente le lingue straniere e di conseguenza non si conoscono i testi delle canzoni straniere. ..

Non pensavamo di essere così conosciuti e di conseguenza non abbiamo mai pensato di cantare in altre lingue. Ora suoniamo in moltissimi paesi e quindi abbiamo previsto di tradurre i testi in francese e presto in italiano. Vorremmo tradurre anche il sito in italiano, inglese, francese e latino…così anche il papa potrà ascoltare le nostre canzoni!! (risata generale)

 

Non avete mai avuto problemi per il contenuto dei vostri testi particolarmente provocatori?

Una denuncia da un prete in Spagna, perché Pipi si è travestito da Papa..e stasera faremo un mimo per ringraziare questo prete e spiegheremo l’ipocrisia della Chiesa nei confronti della sessualità ad esempio…

Noi non crediamo a Dio o Gesù, ma non abbiamo mai detto a nessuno di non crederci… Se la fede può aiutare qualcuno ben venga, è splendido… prendi ad esmpio la figura di Gesù anche lui era un rivoluzionario.. e per questo è stato crocefisso…

 
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