PUNKADEKA FESTIVAL 25th Anniversary

SKA-P

A Marzo calcheranno nuovamente i palchi Italiani, ecco la recensione dell’ultimo concerto “Reunion”

Ska-P + VoodooGlowSkulls
13/12/06 – Palasharp, Milano

Tre anni e mezzo quando sei un giovane sono veramente tanti…me lo ricordo. Per noi “vecchi” è come se gli Ska-P si fossero sciolti ieri, era il 2005…praticamente dietro l’angolo; ma per un 18-20enne in piena rivoluzione ormonale il concerto al Rock in Idro con cui salutavano i loro fans italiani dev’essere sembrata una vita fa! E ancora di più sono 6 anni senza alcuna pubblicazione discografica, tanto è il tempo che ci separa dall’uscita di “Que corra la voz”…e devo dire che 6 anni sono tanti anche per noi vecchi.
Il nuovo album “Lagrimas y gozos” è un grande album se preso “in assoluto” (sicuramente tra i migliori 10 dell’anno), se comparato al resto della discografia della band vallekana sta più o meno a metà classifica…ma va bene. Un album nuovo, un mini-tour di 6 date che prepara per il tour del 2009 già annunciato, e un sold out al Palasharp (9000 persone) di Milano mi sembrano un ottimo nuovo inizio per Pulpul e soci; è con trepidazione quasi adolescenziale quindi che ho atteso questo vero e proprio evento.

Intanto c’è da segnalare una prestazione ORRIBILE dei VoodooGlowSkulls, band da cui mi aspettavo grandi cose avendoli già visti live nel 1997 a Bologna, con una prestazione spaziale, assolutamente fuori di testa…suonarono totalmente nudi (faceva un caldo infernale) e fecero letteralmente andare fuori di testa i presenti che li conoscevano a malapena (“Teste Vuote Ossa Rotte” con loro, Klasse Kriminale, New Bomb Turks, Toy Dolls, Agnostic Front…oggi ammazzerei per una line-up così); al Palasharp ho fatto in tempo a sentire 4 pezzi, e mi sono annoiato. La versione di “Shoot the moon” mi ha lasciato un’amarezza inimmaginabile, sono riusciti a trasformare una delle canzoni più coinvolgenti della storia in una schifezza incasinatissima con i BPM (la velocità della canzone) che variano ogni 30 secondi, quindi: mezza strofa veloce, mezza strofa velocissima, bridge mezzo lento, poi superveloce, ritornello a velocità parossistica, e sul finale lentissimo…una cosa inascoltabile. Peccato anche per le storpiature di “Los hombres no lloran”.
Dopo questo strazio la serata non può che migliorare…e quando si spengono le luci, gli Ska-P entrano in scena e parte la nuova “Ni fu ni Fa”, è evidente che non sarà solo una buona serata, ma una serata EPICA. All’attacco della seconda in scaletta (“El nino soldado”) 9000 persone impazziscono letteralmente…certo, gli Ska-P erano già sul palco, ma il primo pezzo serviva a riscaldare un po’ gli animi, a preparare per il macello che sarebbe avvenuto dopo, e quando Pulpul ha intonato “Fui a nacer donde no hay nada/ tras esa linea que separa el bien del mal” tre anni e mezzo si sono letteralmente sbriciolati sotto i nostri occhi in un battito di ciglia, il coro che ne è seguito è stato semplicemente assordante, e il pogo che è partito un formicaio impazzito.
Da lì in poi è stato quasi tutto repertorio: i travestimenti di Pipi, le vecchie hit, la gente che balla anche sulle tribune…e si, c’erano anche i soliti slogan anti-berlusconi (su cui la band ha improvvisato “El rock’n’roll de Berlusconi”), i soliti slogan contro l’America e contro la guerra, i soliti messaggi pro-Carlo Giuliani e pro-legalizzazione, il “solito” Antifascismo …tutte istanze tipiche di hippie comunistoidi, che secondo qualcuno non possono permettersi di parlare di queste cose solo perchè sono ricchi e prendono in una sera quanto io prenderei in 5 anni di lavoro. Sembra, a sentire certa gente che questi argomenti possono e devono essere solo trattati in serate fredde in qualche oscuro centro sociale con 5 persone a congelare davanti a un palco, con gli stessi slogan…ma vuoi mettere quanto sono convincenti quando stai soffrendo come una bestia mentre li urli? L’antifascismo dovrebbe essere un ideale universale, non da relegare in determinati ambiti, e gli Ska-p a livello personale sono antifascisti, e credono in ciò che cantano esattamente come fanno bands più “credibili” agli occhi degli snob che li tacciano di essere “venduti, falsi antagonisti che si arricchiscono sulle spalle di chi ci crede”, e via discorrendo.
E con questo ho fatto la mia arringa.
Le novità riguardano i pezzi estratti dal nuovo album, oltre alla già citata “Ni fu ni fa”, ci sono anche “El libertador”, “El impero cairà” e il nuovo singolo “Crimen Solicitationis” durante il quale viene proiettata una foto del papa sul megaschermo che piano piano, in 4 minuti e passa che dura la canzone si trasforma col morphing nel diavolo. Il finale viene dedicato ai pezzi vecchi, quindi si chiude il delirio totale con “El gato lopez”. A seguire, giusto per dimostrare che Pulpul e soci, sono veramente quello che cantano (“Viva il vino tinto, viva il futbolin, mis buenos colegas y mi buen hachis”) invece di farsi dare altri 1.000 euro a testa per una comparsata in un locale fighetto-rock (come fanno molte altre bands) vanno a bersi una birretta al Palazzo Granaio di Settimo Milanese…cosa che non sapevo, ma mi è giunta dal sempre utile forum di Punkadeka.
Prossimi appuntamenti:

14 marzo – 105 Stadium Rimini
16 marzo – Saschall Firenze
18 marzo – Palanet Padova
20 marzo – Mazda Palace Torino
21 marzo – Palalottomatica Roma

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