Una tecnica che dovremmo usare in molti per slegarci dai preconcetti e gustare in santa pace e quindi liberi di pregiudizi e polemiche personali che altrimenti nuocerebbero al giudizio finale.Questo è il mio personale atteggiamento all’ascolto del nuovo album dei Meganoidi.Ormai lo sto ascoltando a ruota perché devo confermare che la Band ha trovato in questo CD la giusta via che mette d’accordo la tecnica strumentale, le idee, e le affinita’ di ogni singolo componente della Band che come sappiamo ha una varieta’ di gusti davvero enorme.Questo inverno, girando per concerti, mi ritrovavo spesso Davide & Band a date piu’ impensabili… ora capisco, del resto l’arte di ascoltare gli altri non è una cattiva cosa soprattutto se il risultato è questo album che, se mi permettete, è davvero eccezionale, strano ma innovativo, alchemico al punto giusto e del resto non poteva essere altrimenti visto che per la realizzazione ci si è dovuti trasferire oltreoceano tra Canada e new York city. La supervisione di Vic Florencia (vedi TOOL) ha dato quel “quid” in piu’ che altrimenti sarebbe mancato vista la svolta sonora e musicale.Ci sono MOLTI riferimenti, dai nomi piu’ in voga attualmente alle vecchie glorie di sempre ed in ogni brano questo Pout Pourrie viene fuori sincero ed energico, certamente non immediato ma in alcuni casi come ad esempio “It’s Just Like” entra davvero subito ed immagino gia’ in Live l’accoglienza calorosa che ricevera’…davvero un brano degno di nota e non invidiabile agli Hit dei piu’ rinomati nomi stranieri di cui siamo bombardati su Radio e TV, tutto l’album comunque scorre velocemente e lascia la sensazione che finalmente c’è del nuovo nell’aria della Musica Underground (segnale che la band ha voluto evidenziare con l’autoproduzione ed il prezzo imposto a 13€).Da segnalare l’ingresso di Saverio alla batteria (qualcuno lo ricordera’ quando suonava in tuta blu con Blindosbarra e qualcun’altro con i Sensasciou) la dipartita di Cisco e Francesco che è passato alle macchine infernali (Synt, etc…etc…)I Meganoidi potevano fare un Album ruffiano ma hanno scelto una nuova strada che magari non li ripaghera’ a brevissimo termine ma di certo dara’ i suoi frutti perché quando c’è qualita’ prima o poi qualcuno se ne accorge…lasciamo i pregiudizi da parte e gustiamoci questa sensazione stupenda che i Meganoidi sanno regalarci sperando che anche loro non ripetano gli errori di un tempo. A volte l’umilta’ di riconoscere gli errori non è un optional e vale per tutti.Potevo riempirvi di note tecniche tratte dalla rassegna stampa che accompagna il CD ma vorrei lasciarvi la curiosita’ di scoprire tramite l’ascolto questo “Outside the loop, stupendo sensation”.Buon ascolto.
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