MALEDUCAZIONE ALCOLICA: Peccati e Sogni + Resto Fuori

Come mi capita spesso, nonostante il mio girovagare per concerti e situazioni di ogni tipo, vengo a conoscenza di ottimi gruppi e conseguentemente ottimi dischi dopo diverso tempo dalla data di rilascio…è il caso della Maleducazione Alcolica, band viterbese composta da ben 9 elementi, con un background musicale che abbraccia tutte le sfumature della musica in levare miscelata sapientemente al punk, condito da testi irriverenti ed intelligenti.
Il gruppo nasce nel 2010, inizia subito il rodaggio con una serie di live, il primo nientemeno che con Sandokan & Manicomio Latino, il loro sound viene apprezzato dalla scena e i ragazzi dopo tanto lavoro danno alla luce il primo disco PECCATI E SOGNI, nato anche grazie al Tuscia Clan e ad Indiebox, nel maggio del 2013, si apre con una bella presentazione di Rude (Ghetto 84!) e si schianta a rotta di collo su argomenti sempre vivi e interessanti, mi piace come affrontano i vari temi, scottanti e pesanti a viso aperto, a volte in modo ironico ma mai leggero (Corrispettivi è un pezzo da paura in questo senso), per poi calcare la mano e pigiare sul punk con pezzi aggressivi come Teppisti, Terra Madre (forse la mia preferita) e Litri Di Rabbia, per me musica e lotta sono sempre un’accoppiata vincente e in questo disco possiamo trovare tanti racconti presi dalle piazze, dalle barricate, senza dimenticarsi però che ogni tanto, tra un sasso e un lacrimogeno bisogna anche divertirsi, e alzare le ginocchia come consigliano nella conclusiva Tuscia Ska.
01) intro (Rude Hi-Fi)
02) mira presa
03) teppisti
04) corrispettivi (feat. Sandrino Travarelli)
05) salta in aria (feat. Sandokan)
06) peccati e sogni
07) siamo liberi (feat. Martina Cori)
08) terra madre
09) la mia lei
10) vogliamo bevere
11) sere d’inverno (feat. Enrico Capuano)
12) Johnny lo sghembo
13) litri di rabbia
14) Tuscia Ska
Tante preziose collaborazioni che arricchiscono un disco già tosto e completo, maturo, e considerando anche la giovane età dei componenti della band c’è da essere più che soddisfatti e speranzosi per il futuro.
Futuro che non si fa attendere molto perché già un anno dopo pubblicano il loro secondo full-legth dal titolo RESTO FUORI con il levare sempre in prima linea ed i piacevoli sconfinamenti nel punk, addirittura nel latinoamericano (Un Pazzo) e nel crossover dove L’Ultimo (Gli Ultimi, LAFURIA!) li accompagna nel bellissimo pezzo Trash, tante collaborazioni anche in questo disco, dove troviamo tra gli altri Marino dei Gang, Fefo degli Almamegretta e Iguana dei Fleurs du Mal.
Fortunatamente non perdono nulla di quanto fatto di buono con il disco precedente anzi, il suono risulta molto più ricercato e originale, fresco e piacevole all’ascolto, difficile parlare di marchio di fabbrica della band vista la quantità di sfumature utilizzate, non so come spiegarlo ma i loro pezzi iniziano ad essere dei pezzi da Maleducazione Alcolica, i testi sono sempre eccezionali e a volte mi viene da pensare “giovani una sega, questi qua sono più anziani degli Skatalites”, ma a parte gli scherzi dentro ci troviamo dei pezzi veramente belli come Stress Homeless con il suo bell’intro blues e Notte dal sapore ska molto inglese di metà anni ’80, un capolavoro come Marzo e la title track Resto Fuori, insomma tanti pezzi su cui ballare, scatenarsi, riflettere.
Verso la fine ci troviamo una bella cover dei Maytals e al contrario del disco precedente concludono con un pezzo emotivamente forte come Hashish&Caffé.

01) Intro
02) Una Storia Da Evitare
03) Marzo
04) Notte
05) Stress Homeless (feat. Marino Severini)
06) Un Pazzo
07) Amavi Le Fragole (feat. Martina Cori)
08) Resta Fuori (feat. Martina Cori)
09) Polli Beat (feat. Matteo Gabbianelli)
10) Puniscimi
11) Trash (feat. L’Ultimo)
12) Spend A Weekend (Toots and the Maytals cover)
13) Hashish & Caffè

La Maleducazione Alcolica è riuscita a catturare del tutto la mia attenzione con due dischi decisamente particolari, molto vari e combattenti, battute sull’età a parte si sono dimostrati molto maturi ad affrontare certi argomenti, anche vissuti in prima persona, con grande intelligenza ed a condirli con delle musiche di altissima qualità arrangiate con cura.
Per concludere dico che la band mi piace parecchio, dev’essere qualcosa che c’è nell’acqua da quelle parti ma la scena della zona Roma e dintorni riesce a stupirmi ogni volta.

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