Punkadeka Festival – C.S. Boccaccio – Monza

In quel di Monza ci siamo divertiti, lo spirito era quello che si addice ad un Festival PUNK che si rispetti e per coloro che sono intervenuti restera’ nei ricordi.

Cast per la maggior parte emiliano, diciamo tra Modena e Parma, passando per Reggio nell’Emilia, band che hanno dimostrato attitudine nonostante le diversita’ di generi proposti, del resto era un Festival Punk.

Partenza in Tour bus da Parma alle 13 con tappe negli autogrill per qualche saccheggio di birre e leccornie varie, come si conviene per una buona riuscita di un festival l’importante è arrivare, l’ora è solo un corollario di poca importanza…finalmente si arriva a Monza e ci sono i primi PUNK che attendono.

La particolarita’ di tutto il festival era la presenza dei KRAYS band statunitense  capitanata da Jon, ex bassista dei Casualties, dedita allo street Punk ormai da anni, con diversi album all’attivo ed altrettanti 7”, per la loro UNICA data italiana…chi li ha ascoltati puo’ confermare che meritavano davvero, Stooges a parte.

L’atmosfera di un centro sociale è sempre delle migliori vuoi per gente che per accoglienza, pochi fronzoli e tutti a lavorare per allestire il palco del Boccaccio, (CS dedicato alla memoria di Gaetano Bresci) nell’attesa che arrivassero i KRAYS che si erano persi per strada.

Tra gli ospiti d’onore del tour Bus c’era anche il Mono degli FFD che ha rallegrato non poco sia il viaggio di andata che di ritorno, inutile dire chi è stato l’ultimo a salite sul Bus per il viaggio di andata e l’ultimo a salire su per il viaggio di ritorno…le uniche volte in cui era primo a scendere è stato nelle varie fermate dell’autogrill e a questo punto vi invito a riscoprire chi era l’ultimo a salire.

Chi c’era confermera’ che se non ci fosse stato lui non sarebbe stato un viaggio ricordo…ma anche Cornetti ha lasciato il suo lungo il rientro.

A salire sul palco per primi sono gli Skoda, band reggiana di belle speranze con l’unica formazione di tutto il festival che annovera una ragazza nella line Up, Skapunk certamente da maturare con brani contenuti nel loro Demo “C’ho le mutande bagnate di felicita’” con Don montru che sul palco sfoggia un abito in linea con il suo nick per non parlare del cappello con dredlook incorporati. La scaletta scorre veloce, penalizzati dai suoni e dall’impianto che non va, completano lo show e lasciano il passo ai Maffick. Sempre da Reggio Emilia ma con un carico di Punkrock …forse troppe cover in scaletta ma del resto la band si è formata da poco, con un demo all’attivo, demo che vede nella track list la cover di Sheena is a Punkrocker dei mitici RAMONES, i Maffick si muovono in un territorio musicale che li vede tra RAMONES, CLASH e qualcosa di nuovo che suona RANCID, di cui propongono qualche loro cover e direi anche in modo convincente, certamente se ne sentira’ parlare se avranno voglia di staccarsi dai soliti cliche’ e dare una via piu’ personale al loro stile, la tecnica per arrivarci non manca…forse un po piu’ di attitudine darebbe la spinta necessaria per decollare.

Un po’ decimati ma presenti, ecco sul palco i Solecismi Pedestri da Parma, una band di cui si sente gia’ parlare, vuoi anche per la loro intraprendenza, si muovono come dei grandi nonostante la loro tenera eta’, naturalmente musicalmente parlando…quante giovani band hanno gia’ un manager? I Solecismi c’è l’hanno, il buon Frenz non sbaglia un colpo ed è certamente un ottimo promoter e fac-totum per la band. Dicevo, Solecismi decimati perché la formazione originale che li vuole in 4 li vede in quel di Monza solo in tre, problemi di suono e di spie ma anche loro si destreggiano bene e il loro frizzante Punkrock tra “Merdalat” e “Bsx” infiamma gli accorsi. Anche loro un po’ Derozer dipendenti ma si disintossicheranno presto, ne sono certo. Comunque meglio Rozzi che…

 

Si entra nel vivo delle trattative con i Modenesi No White Rag, (naturalmente ancora scuse per aver fatto un errore di nome sui manifesti…sara’ la vecchiaia) in un territorio piu’ Street Punk tra gli italianissimi RAPPRESAGLIA ed ancora viaggiando con Unseen, Varukers, certamente i piu’ seguiti del festival sino a questo momento se non altro perché il pubblico accorso è propenso allo Street Punk ed anche attirati dalla presenza dei Rotten Boys che di li a poco sono saliranno sul palco.

I  No White Rag hanno regalato uno show degno delle grandi Streetpunk band in circolazione, attitudine a mille, ancora molta strada da fare per arrivare ai livelli internazionali ma se queste sono le basi certamente ne trarranno soddisfazione…il piu’ è resistere sulla strada tracciata e non perdersi d’animo, chi ci crede c’è la fa’. Possono comunque annoverare un buon seguito e questo è importante.

A questo punto sempre da Reggio Emilia e precisamente da quella bassa Reggiana che ha dato i natali all’HC mondiale, arrivano sul palco del Boccaccia a Monza, credo per la loro primissima trasferta oltrepo’, i mitici Mr.Tomato, non sono parole buttate li ma se mai vi è capitato di vedere i Mr.Tomato in live allora capite cosa voglio dire, in caso contrario vi invito a farlo appena sentite che sono in giro dalle vostre parti per rendervi conto della carica che Wally sprigiona, forse un po di staticita’ da parte del resto della Band ma certamente dovuto al fatto che il perno centrale degli Show è lui, l’unico ed inimitabile (Inimitabile per davvero) Wally…Musicalmente? Se avete letto la recensione della loro Demo sempre su Punkadeka non c’è nulla da agiungere, e tra M.D.F. e Viva L’italia, ironica e scanzonatamente sincera song su questo paese dimmerda, c’è lo spazio per una cover di un “Punk prima di voi” dal nome Plastic Bertrand (sapete che fine ha fatto?). Anche dei Mr.Tomato ne sentiremo parlare e se c’è una qualche etichetta interessata a stampargli un 7” si faccia avanti.

E’ l’ora della Band locale, forse un po’ fuori genere? ma convincenti, come dicevo precedentemente si parla di un festival e come si conviene in un festival possono coesistere diverse realta’, quanto di Punk ci possa essere negli Hi-scream è certamente contestabile ma non è certo Pop il loro sound e spero cosi’ di fugare le obbiezioni che qualche kids tra il pubblico mi ha fatto circa la loro presenza su quel palco.

Gli Hi-scream hanno suonato ottimamente tra sonorita’ emo ed influenze prese certamente dalle esperienze di ascolto dei componenti stessi della band, giovanissimi anche loro, con molta strada da percorrere, in oltre era il giorno di presentazione della loro demo, quale occasione migliore per presentarla?

Il festival volge al termine ed al suo momento clou ma, prima di arrivarci, ecco che salgono sul palco gli Ndh2o o meglio conosciuti come Never drink Water, del resto ad un concerto PUNK il vino e la birra non mancano, l’acqua lasciamola ai truzzi che hanno il cervello arrugginito.

Ndh2o che sono alla loro seconda prova con un demo interessante, forse per certi versi una band ancora da rodare in studio ma dal vivo ha tutte le carte in tavola per non restare indifferenti a chi ascolta, la velocita’ non manca, magari un po’ piu’ di frizzantino sul palco, qualche taglio a qualche lungo brano, incisivita’ e cattiveria da parte di tutti non guasterebbe, e certamente sarebbe un buon viatico per rendere piu’ personalita’ alla band, critiche costruttive e resta inteso che le basi ci sono tutte per divenire una Band interessante, certamente una band che non attende contratti discografici o etichette che provvedano per loro, gli Ndh2o sono attrezzati e nell’attesa vanno avanti comunque con ben due demo all’attivo e partecipazioni in diverse compilation e a molti live anche fuori dalla loro “fertile” terra Parmense.

Cambi veloci di palco, l’ora è tarda e si arriva ad una delle due Band leader della serata, la prima sono i Rotten Boys, StreetPunkband Parmense ormai conosciutissima tra chi segue la scena ma anche per chi non la segue direttamente, una band che in quasi 6 anni di attivita’ ha raggiunto molti obbiettivi, certamente dovuti alla compattezza della band stessa ed alla loro dedizione al genere StreetPunk, insomma quando c’è attitudine si vede e si sente, dal punto di vista musicale chi conosce i Rotten Boys sa che non ci si sbaglia, magari qualche calo di voce ma nulla di piu’, la ritmica granitica e la velocita’ sono garantite dal Denso che dietro i tamburi mette tutti i cilindri in  azione ma non è l’unico elemento focale della Band, insieme al pazzo di Ciffo è la sezione ritmica che fa invidia a molte altre band e se qualcuno ha da obbiettare la tecnica allora scusatemi ma non avete capito un cazzo di cosa è lo StreetPunk.

Come è accaduto con i No White Rag il pogo si sferra, e si fa violento sui classici della Band, per chi non li conoscesse consiglio il loro Album che raccoglie i loro 5 anni di storia nel quale sono stati inclusi i brani contenuti sull’ormai introvabile vinile “Pogo, beer & Spike hair” anche loro propongono alcune cover tra cui gli intramontabili Partisans che da poco si è avuto la fortuna di rivedere in Italia.

Presto ci saranno news importanti per i Rotten Boys, intanto il cambio di nome…se qualcuno se ne è accorto… Restate collegati ed avrete info in merito.

Il festival volge al termine, tra problemi di audio, orari un po’ fuori e la gente che preme finalmente arrivano sul palco gli attesissimi KRAYS.

Una nota di servizio solo per dirvi che i KRAYS erano in tour europeo e a noi di Punkadeka grazie al supporto del Lux dei Rotten Boys è capitata l’opportunita’ di organizzare una data, unica per l’italia, nella giornata concertistica piu’ sfigata dell’anno…  …chi sapeva che a Torino c’erano gli Stooges riuniti in pompa magna e oltretutto a gratis? Quando me lo hanno detto mi son mangiato (immaginate voi cosa).

… Comunque c’è l’abbiamo fatta, ci siam persi gli stooges ma i KRAYS hanno ripagato MOLTO bene regalando uno show come solo le band Americane sanno fare.

Sapete spiegarvi com’è che anche con mille problemi queste band riescono sempre a suonare divinamente, di band ne ho ascoltate ma quando sono Americane non sbagliano un colpo…ci son voluti anni ma il perché l’ho capito.

Due Album e 7” a manetta, concerti in ogni dove e collaborazioni eccellenti, una su tutte i Casualties (un nome a caso) ma anche Disasters etc etc…

La pecca piu’ grossa è stato l’erronea presentazione della band sui manifesti esposti nel CS dove la indicavano come Emo band, non vi dico come erano imbestialiti della cosa e del resto era piu’ che comprensibile, molto probabile che gli spettatori sarebbero stati molti di piu’ se non ci fosse stato errore ma ormai la frittata era fatta e dopo qualche birra anche loro avevano dimenticato tutto ed io non avevo dubbi sul fatto che avrebbero fatto un bellissimo Show, avevo sentito poche ore prima Enrico dei Los fastidios con cui avevano suonato la sera precedente a Ginevra, mi aveva confermato che erano delle belve da palco e chi c’era ne puo’ dare conferma.

Concludendo devo ringraziare i molti Kids che sono venuti sino a Monza e le band tutte, Paolo ed  i ragazzi del Boccaccio che ci hanno dato lo spazio e che si sono adoperati per la riuscita del festival stesso.

P.s. Se qualcuno mi ha scambiato per il Deka volevo ricordargli che io sono Devil.

Presto PUNKADEKA proporra’ altri festival, vogliamo farli nei centri sociali o spazi okkupati…quindi se avete delle idee non resta che proporvi.

Dimenticavo: Se vedete o sentite in giro che Punkadeka è dalle vostre parti ACCORRETE NUMEROSI, abbiamo sempre delle sorprese per voi.

www.punkadeka.it/booking

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