Schiavi nella città più libera del mondo – La storia dei Raf Punk

Finalmente, dopo vent’anni di lavoro, Laura batterista dei Raf Punk, ha racchiuso in un imperdibile libro la storia della sua band, delle periferie Bolognesi, del primo punk degli anni 80… una pietra miliare per la storia del punk italiano.
Il titolo riprende il nome di un 7″ di gruppi bolognesi vicini alla AttackPunk, etichetta di punk anarchico. Forse il primo disco punk autoprodotto d’italia. Un documento unico, trasformato in un libro.

Chi ha riacceso la scintilla delle proteste dopo gli anni settanta?
Chi ha iniziato le battaglie Lgbtq? Come sono nati i CCCP?


Dalle cantine di una Bologna in piena esplosione creativa, la storia di una band musicale e politica destinata a cambiare le regole della cultura popolare e che terminerà con la scoperta e l’autoproduzione del primo disco dei CCCP.
Nei primi anni ottanta i Raf Punk sono stati degli incredibili precursori, le riviste e i dischi da loro pubblicati hanno creato dal nulla una comunità di giovanissimi resistenti, consapevoli della dirompente forza delle utopie ribelli. Una band armata da una volontà di ferro costruita su una vera e propria missione: quella di frantumare le basi ideologiche della società dello spettacolo e proporre nuovi principi di uguaglianza tra genere e classe.
Laura, batterista dei Raf Punk e sportellista alle poste, racconta le origini di quel focolaio concepito nelle periferie bolognesi, nato grazie a John Cage e a una trasferta in autostop al festival di Reading con Patti Smith e Sham 69. La storia di un amore transgender impossibile e di quattro amici con moicani fluorescenti, slogan d’assalto e vestiti con stracci supersexy, sottoposti alle angherie di benpensanti, repressioni poliziesche e pestaggi dei fascisti.
Concerti all’incrocio tra provocanti performance
e comizi insurrezionali capaci di infiammare i cervelli dei kids sotto il palco e poi tanti viaggi in Europa a bordo di un auto scassata, alla ricerca di quelle poche creature simili con cui condividere la dinamite delle loro idee.
Una testimonianza ricca di episodi esilaranti e situazioni limite da leggere alla stessa velocità di una canzone punk, un punto di vista al femminile assolutamente inedito nel panorama editoriale.

Laura Carroli (leggi l’intervista fatta una ventina di anni fa su punkadeka!): è stata una delle prime donne punk al mondo. È un’archivista di dischi, punkzine e altro materiale storico della scena internazionale e conduttrice di un programma radiofonico sui nuovi sussulti punk in ogni angolo del pianeta. Ha lavorato su questo libro per almeno vent’anni.

Non perdetevelo. https://www.agenziax.it/schiavi-nella-citta-piu-libera-del-mondo

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