STRIKE ANYWHERE

Parliamo di musica e non solo con la band americana.. “.. Anche se possiamo credere che il presidente abbia una morale, che sia un uomo intelligente, il che e’ certamente nuovo ed eccitante per il nostro Paese – purtroppo anche lui deve confrontarsi con il potente sistema aziendale del nostro paese, le trasmissioni mediatiche create per il profitto, il dogma del “libero” mercato e la sua macchina della guerra.”..

Ciao Thomas, come va? Finalmente dopo molto tempo ho il piacere di intervistarvi!

Ho atteso con ansia l’uscita di “Iron front” ed ora sono molto soddisfatto.

Suona esattamento come un album punk-hc deve essere nel 2009. Aggressivo, melodico, politicamente coinvolto, attivo socialmente…

THOMAS: grazie. Siamo molto soddisfatti anche noi. Anche ora che è il 2010!

Dopo un anno dall’elezione di Obama qual è la tua opinione a riguardo? “I’m your opposite number” parla di questo… di come un uomo non può cambiare il sistema probabilmente… se lui non è la via giusta per gli USA, chi potrebbe esserlo…  abbiamo bisogno di proposte anche per l’Italia… è semplice essere critici ma è importante essere costruttivi…

THOMAS:  Io credo che sia stato provato che nelle democrazie (sociali?) in cui entrambi viviamo, il ruolo dei presidenti è quasi una posizione senza potere in confronto al benessere delle aziende e alla dottrina della guerra, che muove ingenti capitali. Tutto questo non fa altro che ritardare la nostra crescita come esseri su questo pianeta.

Anche se possiamo credere che il presidente abbia una morale, che sia un uomo intelligente, il che è certamente nuovo ed eccitante per il nostro Paese – purtroppo anche lui deve confrontarsi con il potente sistema aziendale del nostro paese, le trasmissioni mediatiche create per il profitto, il dogma del “libero” mercato e la sua macchina della guerra. Loro dirigono tutto mentre noi crediamo di vivere in una democrazia, che poi si rivela finta. C’è speranza nel ruolo storico (nonostante ferventi critiche e incredulità) di Obama, per questo quelli che hanno votato e agito per la sua ascesa dovranno stare attenti quando si troverà in una posizione debole rispetto a questo sistema retrogrado basato sul profitto. Molti americani dovranno prendere una posizione radicale quando realizzeranno pienamente che tutto il governo è fonato sulla corruzione. Tocca a noi cambiare il futuro, nessun presidente, rock star, messia…

È certamente rinfrescante avere un presidente in ufficio che sembra essere ragionevole, molto intelligente, un oratore con personalità – non un imbecille, manipolato, non un figlio del benessere e della guerra, emotivamente represso come il nostro precedente esecutivo. In qualche modo, però, fa paura. I compromessi e i regali alle associazioni criminali e ai veniali istituti bancari continuano, permettendo alla facile lettera scarlatta delle associazioni centriste di essere presenti anche con questa amministrazione. Le reazioni da parte dei gruppi di destra, promossi dai media, che invocano ed applaudono la militarizzazione degli spazi pubblici senza guardare alla violenza e alla retrocessione del ragionare. È un tempo storico vulnerabile nel nostro paese, senza dubbio. E sembra che anche su il nuovo presidente prevalga il peso del sistema ed i vagheggi dietro le quinte. Non possiamo dimenticare il palcoscenico del mondo, e Mr. Obama ha di sicuro modi migliori con le persone rispetto a Mr. Bush ma semplicemente non possiamo aspettarci che possa risolvere le condizioni della nostra “sopravvivenza”, della nostra evoluzione, nello stratagemma che ci è stato detto essere il consenso, venduto come democrazia.

A volte credo che ci possano essere migliori periodi geopolitici, ma solo al prezzo di ciò che i capitalisti globali (includendo anche il Capitalismo di Stato) chiamano “progresso”. Senza giustizia e responsabilità, ci sarà sempre una ragione e una disperata volontà per le persone che vivono nella polvere o nei fiumi avvelenati dell’Eden di difendere la propria sopravvivenza. E ci saranno sempre gli attori intermedi: fascisti religiosi, governi e psicosi in grado di manipolare queste persone a vivere brevemente come bombe umane. Questa idea è venduta come la loro libertà, mentre la nostra distratta schiavitù di una vita organizzata come consumatori perenni ed ottimisti, corrompendo i nostri sogni e controllando le nostre coscienze, è venduta come la nostra. E molti di noi comprano in questa prigione confortevole con entusiasmo patriottico. Molti di noi non riusciranno ad essere radicali, non proveranno mai questa scelta.

Personalmente credo che tutti gli stati nazionali richiedano la guerra per rinforzare le proprie idee e solo quando questa enfasi sarà realmente contrastata dalla nostra intelligenza potremo respirare e vivere momenti di pace.

Le guerre molte volte appaiono così lontane dalla nostra vita di tutti i giorni. Molte volte penso quanto possa essere stupido che i bambini decidano di diventare soldati. Ma leggendo diversi libri (ad esempio “the ballad of abu ghraibi”) ho imparato a vedere le cose da un punto di vista differente. Cosa pensi dei soldati americani mandati in Iraq, in Corea e in molte altre guerre?

THOMAS: credo che reclutatori militari e il marketing delle forze armate statunitensi sia una parte importante dei nostri problemi, se non il problema. La guerra è resa affascinante ad ogni livello nel nostro paese, e i milioni di Americani in povertà che sentono di non avere opzioni per una possibilità di vita saranno convinti dai tavoli di reclutamento presenti ovunque, dalle scuole superiori ai centri commerciali. Le persone tendono ad entrare nell’esercito per ragioni di sopravvivenza economica, di identità personale (mancanza di autostima), o semplice patriottismo che si dissolve una volta sul campo. Noi parliamo con molti soldati ed ex-soldati nei tour, e abbiamo amici attivi nelle associazioni anti-reclutamento, veterani dell’Iraq contro la guerra, e persone che sono ancora coinvolte nell’esercito in Afghanistan, Iraq e Corea.

 

La religione è sempre un punto su cui siete focalizzati. “Failed State” parla dei pregiudizi della Comunità Cristiana. Ad ogni modo mi chiedo se il problema sia la religione o l’interpretazione malvagia dell’uomo. Hai mai letto la Bibbia? Che cosa ne pensi?

In realtà ho seguito corsi in un Seminario (Università protestante) per imparare di più riguardo al Nuovo Testamento, ai rotoli del Mar Morto, al Documento Q, e alla cultura degli Esseni fuori Gerusalemme al tempo di Cristo. Ho letto la Bibbia, la Torah, Tanakh, Talmud e parti del Corano. Anche il Baghavad-Gita. Sento che sia importante per i musicisti punk che contestano la religione avere una comprensione profonda della stessa più profonda di quelli che hanno fede. Credo che uno dei grossi problemi sia la mancanza di interpretazione e contestualizzazione da parte dei traduttori e letterali della Bibbia. Dove il Vecchio Testamento e la Letteratura di Abramo possono essere visti come metafora, mitologia sintetica, storie difficili da tradurre, o codici sociali – gli Evangelici di tutte le tre Religioni Maggiori Occidentali leggeranno, per dire, il Levitico come la Parola di Dio fatta legge. E’ qui che hanno inizio la misoginia, l’omofobia e l’odio. Può essere troppo tardi per tornare indietro, ma speriamo che i recenti e continui scandali nella religione Romana Cattolica aiutino ad abbattere questo tarlo che rovina la coscienza umana. Credo che le religioni organizzate abbiano avvelenato le relazioni umane con ciò che è invisibile rendendoci schiavi del loro sfruttamento psicologico attraverso questa sacra vulnerabilità. Niente Eve, Niente Eden, Niente Dei, Niente Padroni.

 

Escludendo la band, come sei attivo nel movimento sociale?

THOMAS: dipende da dove viviamo tra i vari tour, possiamo essere veramente coinvolti oppure non molto a seconda di quali gruppi ed associazioni siano attive in quel momento. In Portland Oregon ero coinvolto nel Movimento Contro il Reclutamento, nell’Associazione Nazionale Avvocati, e nelle Proteste per i Diritti degli Animali. A Los Angeles ho lavorato come aiuto ai disabili. In Virginia abbiamo tutti collaborato con le organizzazioni di Salvataggio Animali e ho recentemente contestato i circhi. E poi stiamo lavorando contro il reclutamento e IVAW a Baltimora Maryland e Washington DC.

Sei uno straight-edge? Per favore puoi spiegare a tutti i ragazzi cosa significa per te?

THOMAS: nessuno di noi è straight-edge. Non lo sono mai stato – sono sempre stato un piccolo bevitore (vino. Ma tutti apprezziamo lo straight-edge come parte della filosofia punk e un’alternativa agli stereotipi comuni della cultura del bere e tutta la conformità ed autodistruzione e noia di cui si suppone le persone facciano parte da adulti. Abbiamo perso troppi amici per droga e depressione e vogliamo sempre incoraggiare la rivoluzione, la creatività personale e lo sputare in faccia alla pressione di diventare un narcisista robot consumistico. Sono incline a pensare che alcool, tabacco e quello che passa per “vita normale” siano spesso peggiori per il corpo e la mente di altre sostanze, visto l’uso comune e sconsiderato che ne viene fatto.

Io credo che siamo politicamente attivi anche solo spendendo i nostri soldi in una direzione piuttosto che un’altra. È giusto? Cosa ci puoi consigliare per essere sulla giusta strada?

THOMAS: io credo che sia abbastanza giusto. “Votare con il dollaro” (o Euro) è uno strumento, o un’arma, per combattere l’opinione dell’economia di stato. Penso sia di certo un buona opzione non prendere parte all’apatia e caduta morale della nostra economia opprimente. Ma, quando possibile, la chiave è rifiutarsi di supportare QUALSIASI economia di mercato. Il sistema del baratto, i LETS (Sistemi locali di scambio), i ParEcons (Econimia Partecipativa), e altre attività non capitaliste sono i passi della vera liberazione. Guidare la nave alla deriva a furia di boicottaggi può anche posticipare l’inevitabile.

Ci puoi spiegare il significato del concetto dell’artwork di “Iron Front”?

THOMAS: noi speriamo che le persone interpretino l’arte della copertina secondo le proprie ispirazioni e percezioni. Sicuramente pensiamo che esprima la tensione fra controllo statale, speranza, creatività e vita. La donna trattenuta dietro la polizia ha un’espressione magnetica e lei è l’ “eroina” del collage della cover, a supporto della solidarietà femminista. Inoltre riappare il serpente di “Change Is A Sound” per ricordare il decimo anniversario della band:  idee che mettono in discussione la storia biblica di Eva, dell’Eden e il peccato originale. Il nostro impegno per un approccio agnostico e Anti-Religioni Abramitiche (si dice così in italiano???) si è evoluto ulteriormente. L’interno è un’esplorazione profonda del collasso industriale, delle assurdità storiche nella nostra città, e graffiti punk segreti sulle statue dei generali e dei militari. Il nostro amico Jason Mazzola ha trovato ed assemblato le varie foto leggendo i nostri pensieri ed il tipo di direzione che volevamo.

 

Con questo album avete cambiato etichetta, da FAT a Bridge 9. I primi album erano con Jade Tree. Puoi spiegarci per favore la principale differenza tra queste tre etichette. Come mai avete cambiato da FAT a Bridge 9?

THOMAS: non è così diverso – abbiamo avuto la grande fortuna di lavorare con etichette dove ognuno è amico e orgoglioso della collaborazione. Bridge Nine è creativa, inspirata e al momento sta facendo cose interessanti con l’idea di un’etichetta “Hardcore”. Crediamo che i brani di Iron Front siano perfettamente allineati alla mentalità ed al messaggio portato avanti da Bridge 9. Più o meno allo stesso modo pensavamo Fat Wreck fosse l’etichetta giusta per Dead FM. Bridge Nine è un’etichetta indipendente ispirata e creativa e siamo onorati di esserne parte. Ci siamo trovati con Chris e Karl a St. Andrews (College Park, Maryland) allo spettacolo di beneficenza con Bane, e siamo andati d’accordo come vecchi amici all’istante. L’entusiasmo, la disciplina e la comprensione che mettono ogni giorno per portare avanti un’etichetta hardcore con profondità e attenzione ai dettagli, insieme ad un amore per vinili pazzamente colorati ci ha fatto subito sentire a casa.

Che cosa dovrebbe fare un’etichetta per soddisfare una band? Avete mai pensato di distribuire da soli? Credo che lo spirito DIY  sia insito in una band come voi…

THOMAS: non siamo molto preoccupati di quanto possa essere “grande” un’etichetta indipendente. Fintanto che ci sono mezzi di distribuzione decenti, e lavoro entusiasta da parte delle persone coinvolte, siamo di solito molto contenti delle nostre collaborazioni. Nella nostra comunità di hardcore punk, i ragazzi di tutto il mondo sono i nostri “capi” e quando riusciamo a raggiungerli, e loro cantano con noi sia nuove che vecchie canzoni, sappiamo che l’etichetta ha fatto il suo lavoro, e noi siamo riconoscenti di essere parte di tutto questo.

Gli Strike Anywhere sono il tuo lavoro?

Oh no. Di sicuro non facciamo questo per stabilità economica o per la certezza di soldi consistenti. Per noi è più una missione.  Noi amiamo ancora scrivere e suonare canzoni e contribuire per la nostra piccola parte alla evoluzione di una contro-cultura basata su verità nascoste e sull’umanità delle persone ed usiamo la band ed i nostri spettacoli come mezzo per esprimere le nostre frustrazioni, orrori e speranze.

Certo se le persone comprassero di più invece di scaricare, potremmo avere modo di girare di più, pagare le bollette una volta a casa, ed essere meno stressati.Potremmo sistemare il mezzo che usiamo in tour e dar da mangiare ai nostri animali e Mark potrebbe vivere nella sua stanza, non sui vari divani in cui dorme tra i vari tour (!),

Ma, alla fine, c’è ancora qualcosa che ci spinge a muoverci e a trovare idee per far funzionare questo progetto e provare almeno a finire in pari.

Aspettavo uno spettacolo in Italia per fare questa intervista ma anche questa volta (intendo il tour di aprile) niente. Quando verrete?

Verremo in Italia quando qualcuno ci offrirà (attraverso Destiny, il nostro agente europeo) spettacoli che abbiano un senso. Adoriamo suonare nel vostro paese, e abbiamo avuto grandi esperienze lì, e ci piacerebbe tornare . Ma negli ultimi tre anni abbiamo avuto solo esperienze negative, figlie di una promozione in generale strana ed apatica, oltre ad essere stati derubati dalla polizia.

Ti lascio 10 righe per scrivere quello che vuoi riguardo a qualsiasi cosa preferisci. Sono sicuro tu possa fare meglio di molte band che scrivono “vai sul nostro myspace blablabla” J

Vivere, lavorare ed impegnarsi nel mondo per creare una controcultura è seriamente importante per tutti noi… è divertente, ti mette alla prova e si aggiunge al tuo bagaglio di memorie e comei fare volontariato in gruppi di aiuto sociale (anti-povertà; Food Not Bombs; azione anti-razzista; Living Wage), salvataggio animali, e lavorare con i disabili. Ho passato metà dello scorso anno, esattamente prima di iniziare a registrare Iron Front, lavorando per una donna sulla sedia a rotelle, paralitica spastica, affetta da paralisi cerebrale. Oltre a questo è una brillante attivista per la sessualità dei disabili, e per i diritti dei gay all’interno e al di fuori di questa comunità. I suoi seminari e workshop su questi argomenti rivoluzionari ed essenziali hanno attratto la rabbia e la censura dei potenti evangelici per i Diritti Cristiani negli Stati Uniti, ed è sulla lista nera per proteste da parte di questi fascisti “concentrati sulla famiglia”… Ho scritto la canzone Failed State per esserle vicino e combattere contro questi bigotti. Non pensate che non siamo persone allegre, che amano divertirsi e che amano sorridere. Lo siamo completamente, infatti è importante ballare, prendere in giro tutte le mucche sacre della politica e dell’ipocrisia, e divertirsi anche quando il mondo va male. Al di là di tutta questa metafora, filosofia politica e catarsi, è importante ballare, gridare, e abbracciare i tuoi amici in uno show hardcore. Stiamo solo cercando di continuare a provare a scrivere canzoni che ci aiutino a crescere, sperando che aiutino altri a trovare se stessi e a focalizzare le proprie forze anche nei periodi duri. Molto dell’humor nel punk è auto-riferito, irriverente e osceno (che è spesso divertente ed intelligente anche) o pieno di odio di sé nelle battute (che può anche essere colto e accattivante ovviamente), e molto di questo è ripetitivo in un modo che non offre nessuna connessione o trasformazione all’ascoltatore. Ci serve ci sia meno distrazione e più consapevolezza genuina, anche se non è facile o “cool”.

Grazie per l’intervista!

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