Ad ottobre scorso è uscito per Fat Wreck Chords “Alone in a Dome”, il nuovo album dei Copyrights: a causa del “vil capital” che ha decisamente dilatato i miei tempi e diminuito le mie energie mi accingo a parlarvene solo ora.
Critiche al sistema e lamentele sulla mia vita a parte, attendevo con ansia il nuovo lavoro del quartetto di Chicago, sia perché ero curioso di sentire cosa avrebbero potuto tirare fuori dopo quel capolavoro intitolato “Report” (progetto assieme a Kepi Ghoulie e live al PRR a parte), sia perché i Copyrights sono sicuramente tra le mie band preferite.
“Alone in a Dome” è un disco molto ben concepito, sia a livello lirico che a livello musicale. Non ci discostiamo dal pop punk al quale la band ci ha deliziato negli anni scorsi, mentre il suono si è decisamente “fatwreckizzato” (passatemi il termine) non andando comunque ad incidere più di tanto sulle tracce.
Si parte con Part of The Landscape e si arriva con On Division: nel mezzo vere e proprie gemme pop punk come la doppietta Stuck in The Winter-Pretender, nelle quali i sing along si susseguono sopra un substrato di pura melodia, Before Midnight che vi farà venire voglia di saltare sotto a un palco, maledicendo una volta tanto gli ultimi due anni di quasi totale apatia concertistica, e la combo No Dissertation/Enemies, unici due pezzi dell’album nei quali i bpm aumentano sfogando un ritmo veloce si, ma che non cede il passo alla linea melodica della voce e del sound.
Sette anni tra un disco e l’altro sono troppi, ma ne è decisamente valsa la pena aspettare.
Tracklist:
Part of The Landscape
Halos
Stuck in The Winter
Pretender
No Dissertation
Tell Molly
Before Midnight
No Such Things As Grownups
That One Week
Brush Off
Enemies
On Division