WOPTIME

Il tempo non manca e Saverio si fa questo lungo tour con noi, colgo l’occasione per intervistarlo, di cose da dire c’è ne sono davvero molte e lui non è certo il tipo di persona che le manda a dire per terzi, si parla di molte cose, della scena e della vita in generale.
Saverio vive la scena Punk da moltissimi anni, ha tante esperienze alle spalle che lo hanno visto protagonista in tutto quello che ha fatto, ha visto band nascere, vivere e morire, ha vissuto momenti bui ma ha saputo sempre trovare la strada per la risalita, questo tutto da solo, o come dice lui stesso, grazie solo a pochissime persone.

Era da tempo che volevo fare una intervista seria a quella che ritengo una band interessante nel panorama Punk Hard Core Italiano,come molte altre realta’ interessanti, arrivano da Torino, una citta’ amata ed odiata ma che per questo ha saputo offrire lungo il passare degli anni band che hanno lasciato il segno, loro sono i WOPTIME. Molti di voi ormai sanno che la band si è sciolta, a dire la verita’ si è divisa. Qualcosa cova sotto le ceneri ma ne parliamo direttamente con Saverio, leader della band Torinese.

Ciao Saverio, inutile perdersi in mille presentazioni superflue anche perchè scopriremo il tuo Background lungo questa intervista, parlaci un po di te Persona e Musicista, delle tue esperienze passate.

Saverio: Sono nato a Torino nel febbraio del ’70, fin da bambino ho sempre avuto delle difficolta’ ad inserrmi nella societa’. Appartengo ad una famigliadi immigrati dal meridione come tantissimi miei coetanei, avevamo tutti gli stessi problemi, genitori assenti per lavoro, situazioni economiche precarie.
Ioabitavo in una casa di quelle con ballatoio vermente fatiscente, mia madre lavava, ricordo di me e mia sorella in una vasca di plastica, mio padreandava ai bagni pubblici perchè non avevamo l’acqua calda nè vasca da bagno.
Eravamo in migliaia in quella situazione! Da bambini eravamosempre in strada, gli anni ’70 eranano attraversati da una violenza oggi impensabile, noi come bambini ci ammazzavamo di botte x imitare i grandi, poiarrivano gli ’80.
In quegli anni mi avvicinai al punk, a scuola andavo malissimo, mi bocciarono anche in terza media, alcuni miei coetanei abusavano già di eroina, unmio amico morì di overdose a 14 anni! Io d’altro canto volevo uscire da quell’ambiente di merda, ma non potevi sperare in un futuro, la canzone deiRough “Torino è la mia città” spiega molto bene i sentimenti di quegli anni. Fu a quel tempo che cominciai ad interessarmi alla musica, nel mio quartiere ci fu il primo posto dove vidi i punk, ero attratto da quegli stronzi chescimmiottavano Sid Vicious e Beki Bondage!

La scena lungo gli anni ha visto nascere e morire molte band, tu conoscevi molte di queste, hai esempi da indicarci per farcomprendere ai Kids che a volte sottovalutano e sopravalutano delle situazioni?

Saverio: Innanzi tutto la scena era divisa tra filo crassiani e non. Tutti o quasi si facevano delle pippe politicamente corrette, chi non apparteneva aquesta categoria si faceva e basta! Io avevo una crew abbastanza pulita composta da punk, skin, metallari, e di conseguenza i gusti erano abbastanzavariegati. A torino non c’era uno squat, i punti di riferimento erano il Virus di Milano, che io vidi alla fine, in piazza Bonomelli, conibbi la scena bologneselegata ai Rafpunk. Io e i miei amici alcune cose non le digerivamo, soprattutto, tutte quelle stronzate vomitate da gente che aveva un modo di parlareda sudente del cazzo e che distribuiva verità da frikkettone ristilizzato. Di italiani a me piacevano Raw Power su tutti, CCM, Negazione, Indigesti, midispiace di non essre mai riuscito a vedere Declino e Nabat.
I miei testi preferiti erano quelli dei Wretched perchè erano testosteronici, penso di aver avuto la fortuna di aver visto il loro ultimo concerto.
Era tutto cosi grezzo a quell’epoca i musicisti erano più o meno autodidatti di conseguenza solo i più talentuosi andavano avanti, io per talento intendoanche a livello manageriale,non essendo il punk un genere non fruibile a livello commerciale la band faceva tutto da sè.
Io ritengo che sia meglio oggi, ma non basta perche non esistono gruppi che hanno la volonta di esportarsi, d’altro canto la gente dell’epoca era piùfisica e più credibile.
Quello che non digerisco proprio è la mitizzazione di quel periodo, non era cosi fico essere chiamato fascio x una maglia dei Motorhead, o non poterpronunciare la parola “puttana” perchè considerato un offesa grave alla dignità di donna! si era crata l’altra parrocchia! Io non avevo vissuto in primapersona la prima ondata skin/punk ma una boccata d’aria fresca la portarono i metallari all’interno della scena, più o meno tutti i musicisti dell’epocaavevano gruppi thrash metal come riferimento.Comunque lasciamelo dire, un sacco di persone dell’epoca,mi riferisco soprattutto a quellio dell’impegno politico a tutti i costi, se si vedessero oggi sisputerebbero in faccia, ed invece quelli di oggi che tentano di fare le stesse cose mi fanno sorridere perchè non sanno neanche di che cazzo parlano!
Questa è una mia opinione, non mi inporta quanto peso abbia o se ne ha! In quegli anni cominciai ad andare sullo skateboard con discreti risultati, legare e gli impegni mi allontanarono dai concerti anche perchè i punk sono dei fancazzisti e lo skate lo tengono in mano non sotto i piedi! La miaesperienza con lo skate terminò con un infortunio alla caviglia, non ripresi mai più perchè quei fichetti mi avevano rotto il cazzo fu in quel periodo allincirca nell’ ’89 che cominciai a frequentare gli skin, in quei giorni ascoltavo oltre Cro-Mags, Agnostic Front, Murphis law, tutto l’OI! storico, cominciai afrequentare quella scena, era proprio fatta per me! Droga, alcool, risse, stadio, fica! Alle ragazze in quegli anni piaceva quel look e quell’attegiamento,beccavo più in discoteca che ai concerti.
Intanto Balestrino in quel casino tirò fuori una cosa mai vista un movimento Oi! frequentato da più di 50 persone! Quel cazzo di savonese con le fattezzedi MR. Bean creo’una cosa mai vista con i conseguenti problemi sui quali non mi va di diquisire! C’era un gruppo di Torino all’epoca, i Face the fact, chepiu che una band era una crew di teste di cazzo ed io a volte ho provato a suonarci il basso ma non siamo riusciti a conseguire che un risultato infilarcinella merda più di quanto lo fossimo!

A questo punto la domanda è obbligatoria anche se sembra retorica (e forse lo è), cosa è il PUNK per Saverio, cosa è successo in questi anni al movimento? Perchè secondo te è stato indebolito? Quali le cause?
Saverio: Il movimento si è sostanzialmente suicidato! Per la mancanza di alcuni valori che le nuove generazioni non hanno, rispetto, lealtà, amicizia,erano più presenti, soprattutto mancano persone realmente votate al movimento, la gente evita troppo i concerti e l’esistenza trbale, sono troppodipendenti dai soldi di mammà, ai concerti c’è un 70% di gente sopra i 30 anni, i giovani si cacano addosso di tutto sono cattivi solo sul computer, sonoattivi solo sul computer, molti di loro sono dei personaggi virtuali alla Matrix x intenderci, HA HA HA!!!!!!!!

Quale è la tua soluzione finale a chi vuole il movimento PUNK un semplice movimento elitario e ridotto alla durata di uno show?
Saverio: Penso che la gente dovrebbe sottovalutarsi di meno. Punk è fico, punk è forte, per punk intendo anche hc in tutte le sue sfaccettature, OI!, uscitedi casa allargate la vostra crew.
Poi io penso che punk sia un modo di pensare e di vivere più che un genere musicale! Ad esempio, io mi vedo oggi come un punk che suona metal, seson costretto a catalogarmi…

La vita ti ha a messo di fronte ad emozioni di ogni tipo, quale è stata per te la piu’ signiuificativa? quella che ti ha fatto dire un giorno, “Questa è la mia strada”?

Saverio: Si ripete, è la scossa di adrenalina che provi, nel pogo, nella rissa, con lo skate, gli amici, il sesso!

Hai cominciato a suonare da diversi anni, hai militato in molte Band, sei stato al fianco di molte altre, hai qualche esperienza da raccontarci? Si parla di Torino e vengono sempre in mente i Negazione, ma tu ne hai viste davvero molte, parlacene.
Saverio: Guarda, non posso quantificare quante, ma veramente tante, uno dei miei pochi pregi è di credere in ciò che dico sono nella scena da 22 anni,a parte qualche vacanza dovuta a cause di forza maggiore, ne ho viste tante, la cosa più fica è che grazie alla mia perseveranza ne ho conosciutetante di persona, ad esempio? Marco dei Negazione e Piero dei Rough sono state due persone fondamentali nella mia formazione!


Passiamo a te e ai WOPTIME: C’era una origine in cui avevate una idea comune, siete andati avanti per anni, avete conquistato Torino, l’italia e siete partiti per l’Europa ed oltre, come è nata questa voglia di conquista e come l’avete portata avanti?
Saverio:Io dopo un esperienza di 2 anni nei Fuori Controllo come bassista, conobbi Paolo il problema fu arruolare altri elementi nel luglio dell ’89riuscimmo ad entrare in sala prove. Io dopo tutti quegli anni sapevo esattamente cosa volevo la cosa frustrante era lavorare con persone demotivate ospaventate dall’ignoto, questo ha fatto uscire 7 bassisti, tre batteristi ed ha fatto sì che io e Paolo diventassimo il centro della band. la voglia diconquista forse parte dalla vita che ho fatto, in questo ambiente non c’è posto nè x i pigri, nè per viziati!

Avete suonato con molte Band importanti, molti conoscono gli Agnostic front, so che hai ricevuto ottimi complimenti dagli stessi, quanto siete riusciti a portare a termine dei progetti che avevi in mente? come ti sei rapportato nei confronti delle famosissime band americane con cui hai suonato insieme ai WOPTIME?

Saverio: Mi sono sempre comportato come mi comporto con tutti, ritengo di essere una persona molto socievole, e poi, le band professioniste hannosolo da insegnarci qualcosa, sono stato me stesso e loro hanno ricambiato, ciò che mi ero prefissato l’ho portato a termine avrei voluto solo comporrepiù canzoni e essere un pò più presente in Europa.

Ora i Woptime si sono sciolti, come mai? Un altro vuoto sulla scena Torinese, se vuoi parlarci del perchè una Band con tante aspirazioni e tanti successi accumulati in anni di duro lavoro, ci lascia.

Saverio:Io personalmente ero un uomo distrutto nella mia vita privata, delegare ad altri il mio ruolo ha logorato la band, le fratture tra me Paolo si eranofatte insanabili, oramai eravamo uniti da un onesto disprezzo!

Ora sono certo che tu non resterai fermo, non sei certamente il tipo, cosa ci riservi? C’è la possibilita’ che i WOPTIME, anche in formazione rimaneggiata,tornino nuovamente? Con che attitudine? Con che finalita’?
Saverio: In questo periodo cerco dei musicisti produttivi disposti a non avere paura, l’attitudine puoi intuirla su ciò che ti ho risposto fino ad ora la finalitàdi fare un gruppo destinato alla gloria!!! HA HA HA HA HA HA !!!!!!!!!!

Se stai cercando degli elementi che volessero affiancarti, altere al Fedelissimo Pelle, Batterista anche di S-Contro, quali sono i requisiti che dovrebberoavere?Oltre al fatto di essere consapevoli di farsi il culo e credere in cio’ che si accingono a fare?
Saverio: Riassumo: Tecnica, sprito di sacrificio, lealta’, immagine, spirito di squadra, umiltà, anche perchè nessuno ti regala niente e senza queste”regolette” il team lavora in maniera dilettantistica…

Io spero di rivedereti ancora su qualche palco, non ti chiedo quale sara’ la nuova direzione, se ci sara’ una nuova direzione musicale dei WOPTIME o di quello che sara’ la tua nuova band, se vuoi parlarcene.. siam tutti orecchi.

Saverio: Preparatevi all’ennesima evoluzione, progrediremo verso qualcosa di più pesante provate a pensare ad un suono Gotheborg-NY-

Intervista terminata, qualsiasi cosa hai da aggiungere, senza limiti di decenza, lo spazio è tuo…i Kids sono certamente tutt’orecchi.
Saverio: Non fatevi infinocchiare dai sedicenti predicatori della politica che frequentano la scena di destra o di sinistra, mentono sapendo di mentire esono al soldo della politica ufficiale! I problemi del mondo per queste persone sono un affare molto redditizio, la soluzione di questi li renderebbedisoccupati! Siate voi stessi al 100%.
Best Whishes! Saverio Sick Dog

L’intervista è finita, il foro competente per le repliche è qui, chi vuole scrivere e dire la sua in merito è liberissimo, Saverio da parte sua è statosincero, forse un po piu’ political correct di come l’ho sentito parlare molte volte, del resto non si puo’ contraddire una persona come lui che ha vissuto evive la scena, chi lo conosce lo sa e chi non lo conosce, questa è una opportunita’ per venire in contatto con lui.
Ognuno vive le sue esperienze, le matura e le amplia tramite tutto quello che gli succede intorno, cosi’ è se vi pare, Saverio ha detto la sua e noil’abbiamo raccolta.

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