ATARIS

Gli ATARIS sono sicuramente tra le band della nuova scena emo/pop/punk più apprezzate da critica e pubblico. Abbiamo intervistato Mike Davenport, bassista della band, che ci ha parlato del nuovo album e dei motivi che li ha spinti a passare su major dopo lunga militanza su Kung Fu Records…
Misembra scontato e doveroso chiedervi i motivi per cuidopo aver prodotto tre fantastici album su Kung FuRecords avete deciso di spiccare il volo verso unamajor?

Mike:Avevamo un contratto con la Kung Fu per tre album e loabbiamo rispettato dopo di che abbiamo deciso diguardarci in giro per vedere la scena cosa ci potevaoffrire e abbiamo ricevuto l’offerta della Columbia.Ci siamo trovati subito in sintonia con loro perchèabbiamo visto che hanno capito come lavoriamo e comeabbiamo intenzione di continuare. E’ stata una normaleevoluzione per la band poichè con questa nuova labelabbiamo una distribuzione migliore rispetto a prima ecosi i nostri fan non avranno problemi a trovare inostri album.  Ti anticipo la domanda: il passaggio su major non ha portatonessun maggior introito per noi, la nostra è stata unascelta motivata da semplici motivi organizzativi.

 

Nonhai paura però che ora la Columbia vi tratti solo comeun prodotto commerciale e non come musicisti come fàcon molte altre band anche più blasonate di voi?

Mike:No, perchè siamo sempre noi a controllare il nostromerchandising, siamo noi che facciamo il nostroweb-site, noi che ci procuriamo le date in giro per ilmondo, noi che controlliamo che le nostre date nonabbiamo prezzi esorbitanti e quindi non vedo questoproblema. Loro si occupano solo della parte distributivadell’album. Rassicuro i nostri fan però, se un giornovedremmo che ciò accade faremmo di corsa le valigie etorneremmo sui nostri passi.

 

Qualeè stata la reazione di Joe (Escalante –proprietario e bassista dei Vandals. Ndr), che hapassato una vita con i Vandals su indie, quando gliavete comunicato la vostra decisione di passare su unamajor?

Mike:Ovviamente ci è rimasto male perchè gli Ataris hannoaiutato a crescere la Kung Fu e la Kung Fu stessa haaiutato molto gli Ataris. Comunque dopo penso abbiacapito la nostra decisione e ci ha augurato tutto ilbene possibile.  Però come vedi oggi siamo in tour con loro con il Kung FuPackage Tour e sicuramente appena potremo continueremo acollaborare con loro perchè faremo sempre parte diquesta famiglia anche se magari non ci sarà più illogo Kung Fu sui nostri album.

 

Adessoperò immagino che il vostro prossimo video a differenzadegli altri riuscirà a sfondare la barriere ipocrite diMTV,cosa che sarebbe stata impossibile su Kung Fu noncredi?

Mike:Io non vedo MTV come una cosa malefica, soprattuttoMTV2 quella che si occupa anche di musica indipendente.MTV devo ammettere che è come una vetrina dove icantanti si mettono in mostra e come in unatelepromozione si vendono, mentre il secondo canaleguarda maggiormente al lato artistico ed è sicuramentemigliore. Tutti accendiamo la radio e ci mettiamo adascoltare la musica ma nessuno si sogna di demonizzarlae ciò và fatto anche per MTV secondo me.Fanno passaretanta merda e non vedo dove sia il problema se passapunk rock…magari qualcuno capisce finalmente quale èla buona musica. (ride) Io accendendo MTV vorreivedere i Bouncing Souls, i Sick Of It All, tutti i mieiamici perchè se lo meritano a differenza di tante altreband che ci sono oggi. Sum41 e New Found Glory adesempio se lo meritano di stare su MTV.

 

Lamaggior parte dei gruppi, come voi, deve la loro fama dovuta ai tour e che permettono alla band dirodarsi e far conoscere il proprio nome. Come spieghiinvece il successo dei Blink182 che nonostante suoninoinsieme da anni riescano a fare delle benemerite cagatecome live show?

Mike:Travis è un grandissimo batterista e penso sia ilmigliore della band però non dimentichiamoci che sonosolo in tre. Loro sono anni che fanno queste canzoni popsenza mai prendersi sul serio e appunto perchè non siprendono sul serio che non riesco ad esprimersi sulpalco. Tom per questo ha deciso di formare i BoxCarRacer,per dimostrare appunto di essere un buon musicista. Loronon hanno mai voluto migliorarsi, il loro scopo è faredivertenti melodiche pop/punk song. Non dimentichiamociperò che una decina di anni fà i Nofx non è cheavessero una gran fama come live band perchè andavanosempre ubriachi on-stage, ma poi sono cresciuti. Nondimentichiamoci anche che quando sei in studio hai 5chitarre, mesi per prepararti mentre sul palco pochisecondi e se sbagli non hai altre chance. Comunque lororimangono una delle mie band preferite qualsiasi cosa sidica.

 

Parlacidel vostro nuovo album “So Long Astoria” da pocouscito.

Mike:“Anywhere but here” è il classico album disedicenni che si affacciano per la prima volta al punk.Poi è venuto “Blue Skies” che ha cambiatoradicalmente sound e infine “End is Forever” in cuici siamo messi in gioco alla ricerca di nuove sonoritàma tutti rappresentano in un modo o nell’altro gliAtaris. “So Long Astoria” è il sunto di tuttequeste nuove esperienze precedenti e se vogliamo conmelodie più “cattive” alla Foo Fighters ma sempreintrospettive per quanto riguarda la parte testuale.Questo è l’album che abbiamo messo più tempo percomporre, quasi un anno ma davvero ne siamo fieri. Chrisha dato veramente il massimo per questo album

 

Dacosa traete spunto per scrivere i testi delle canzoni?

Mike:Prendiamo spunto dalla vita. Chris è la mentecompositiva del gruppo ed è veramente geniale quanto cisi mette.Lui scrive col cuore senza seguire alcun schemapreciso ma solo ciò che sente in quel momento. Unacanzone particolare è “My reply” perchè Chrisrispondendo alle email dei fans si è imbattuto nellalettera di una ragazza molto malata che ci ringraziavaper darle sollievo in questo momento difficile per lei eha deciso di risponderle nel migliore dei modi perringraziarla delle sue parole, dedicandole una canzone.Un’altra è dedicata a sua figlia che luisemplicemente adora.

 

Il2002 è stato sicuramente l’anno dell’esplosionedell’emo-core che ha invaso sia i canali indipendentiche major label. Pensi che questa sia solo una moda oche sia invece un filone che continuerà ancora a lungo?

Mike:La musica cambia col tempo, ad esempio magari se nonci fossero stati i Beatles poi non sarebbero venuti iSex Pistols ma nessuno si sogna di paragonarli tra loro e li possiamo considerare una evoluzionedell’altro. L’emo-core è un’evoluzione di questofilone che ha radici molto lontane. Per oltre dieci anniin America il Punk Rock è stata la stessa musica fattadi batterie velocissime come quelle di Strung Out, Nofx,Good Riddance, Lagwagon, tutte band che io personalmenteadoro. Adesso invece il vento è cambiato e il punk èdiventato più calmo, meno urla nelle canzoni e ciò hapure avvicinato molta gente al Punk che prima avevatimore di questa musica

 

Mal’emo-core te lo consideri una sorta di punk o unamusica estranea ad esso?

Mike:Il punk non è musica secondo me ma un attitudine divita, un modo diverso di rapportarsi con la società econ le altre persone. Penso che nessuno possa dare unadefinizione di ciò che sia punk e ciò che non lo èperchè dandone una definizione lo ucciderebbe. Ilproblema della scena punk per me è il fatto che lavediamo troppo come una lobby riservata a pochi eletti einvece non è cosi, il punk è di tutti coloro che losentono dentro e non importa come vestono o cosa fanno,è importante che abbiamo un cervello che riesca aragionare fuori dai canoni che ci vengono imposti.

 

Sonomolte volte ormai che venite in Italia e magari avetesentito qualcosa della nostra scena, quale sono le bandche vi hanno colpito?

Mike:Mi pare si chiamano “SunEatsHours” e ho sentitoqualcosa di loro. Mi hanno ben impressionati perchèsono un mix tra Strung Out per velocità e potenza eBlink182 per melodia e simpatia dei testi. Se questo èil livello delle vostre band non vi potete certolamentare allora. Non credete?!

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