HARRY FOTTER

Nascono nel 2001 a Caltanisetta e da allora portano avanti la propria “indipendenza ideologica” senza far parte di alcun movimento, è appena uscito il loro nuovo cd e ce lo vengono a presentare…

 

Iniziamo come sempre con le  presentazioni… chi sono gli Harry Fotter.

Gli HF sono sulla scena da ormai sei anni e suonano un punkrock genuino e personale..Il nuovo disco si chiama “Ho sempre odiato la beat generation” e contiene ben diciannove brani come sempre nati nel nostro piccolo studio di registrazione. La ragione di questa odissea era quella di ridare vita oggi a canzoni che anni fa hanno fatto la storia di questa band come ad esempio Giusy Pompina e Ho perso le tracce di Clelia. Diciamo che si sono fuse benissimo con i docidi nuoviepisodi contenuti nell’album. Per averlo basta andare su www.harryfotter.come cliccare la pagina negozio online

 

Diteci quali sono le differenze che troveremo in questo cd rispetto ai vostri vecchi lavori..

Sotto un punto di vista attitudinale non siamo cambiati, forse la vena di ingenuità tanto cara al pop punk ha cambiato forma, come del resto sono cambiate le esperienze e molte cose sono andate via, ma questa è la vita e noi siamo quello che suoniamo. Sotto un punto di vista tecnico diciamo che nonostante Un altro giorno di merda e qualcos’altro e il mini Adolescenza violenta siano stati ben registrati, è migliorato il modo di interpretare il suono in studio. Come sempre diretti e spontanei ma un tantino più riflessivi

 

 

Tempo fa sul vostro sito ho trovato un vostro comunicato che finiva con: NOI FACCIAMO MUSICA, NON POLITICA. …C’è un motivo particolare per questa affermazione?

Deriva da un rifiuto logico e motivato dallo snobbismo nato nella pseudo scena hardcore che ha fatto dell’impegno sociale e del messaggio politico il motivo principale della sua esistenza, snaturando moltissime volte in risvolti non sempre sinceri. Penso che il punk debba definitivamente morire per come è nato, ossia provocazione, divertimento, ribellione individuale e soprattutto piena coscienza del proprio IO in relazione alla massa. Ma spesso la gente confonde gli hippies con quello che il nostro mondo ha prodotto aggiungendoci un tocco di violenza sociale per differenziarli da essi. Niente in contrario alle band impegnate nel sociale, ma purtroppo molte volte si tende a sfociare nella ridicolaggine, nell’ipocrisia e nella mortificazione del punkrock per come esso è nato e sicuramente non come arma della politica. La politica è fatta dai politicanti, noi facciamo musica
 

C’è un messaggio che volete diffondere attraverso la vostra musica?

Essere se stessi in ogni occasione superando il blocco esistenziale del “tu non sei hardcore”, “tu non sei uno skinhead”, “tu sei un poser”, “tu sei ambiguo”, “tu sei un emo di merda”

 

Cosa ne pensi della attuale scena punk Italiana?

Dipende dalle scene, ci sono molte suddivisioni in merito a quello che definiamo “scena”. Sono diciamo orgoglioso del movimento punkrock Italiano, quello sincero fatto da persone sincere che parla di vita e problemi personali, di ricordi, di esperienze e di vita vissuta…la musica dove la gente ci si può ritrovare dentro con il cuore e l’anima senza fare i conti con problemi sociali di aggregazione al branco

esempio tangibile: quando cammini per strada con una maglietta dei Tear Me Down e non vuoi dire agli amici che sottosotto quando ascolti i Gesta Bellica in cameretta automaticamente ti si alza il braccio destro per me vali meno della merda perché sei un coglione. Per quanto riguarda il resto della “scena punk” Italiana, non esiste nessuna scena. Il discorso si riallaccia perfettamente alla risposta inerente alla teoria del “musica non politica”. Poi se una maglietta non è comunicazione…

 

Tutti cambi di formazione che ci sono stati nella band hanno influito anche nel risultato inciso su cd?

Rispetto alle due produzioni uscite con CSSP Records non molto. Gianluca al basso non è presente soltanto sul nostro primo disco. ma penso che presto uscirà la ristampa con delle bonus track dove naturalmente  ci sarà lui al basso (se qualcuno è interessato a ristampare faccia un fischio alla CSSP Records, ossia a noi)

 

Quali sono i prgrammi in vista per gli Harry Fotter… avete fissato qualche concerto per promuovere il cd?

Abbiamo suonato spesso in casa Caltanissetta luogo di mille meraviglie sociali e non ci siamo allontanati molto dalla sicilia. Organizzare date sicure al nord e non eccessivamente stressanti costa un botto e purtroppo non abbiamo mai avuto qualcuno che ci aiutasse con i locali del nord…se magari qualcuno si fa avanti finalmente potrete vedervi gli HF suonare dal vivo al nord

 

Consueto spazio libero…

Il nostro nuovo album non è coprodotto da 90 label ma è autoprodotto e non abbiamo bisogno di usare la parola diy diy diy diy diy, in quanto facciamo da noi e non dagli altri per la realizzazione fisica della nostra musica. Invito i lettori a munirsi delle armi necessarie per uccidere il classismo musicale/politico nato in una realtà dove dovremmo soltanto aprire gli occhi un tantino, divertirci e dire meno minchiate…

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