REGARDE: l'intervista esclusiva per Punkadeka!

REGARDE: l’intervista esclusiva per Punkadeka!

In collaborazione con Gab De La Vega ed Epidemic Records, pubblichiamo in esclusiva per Punkadeka l’intervista ai Regarde!

I Vicentini REGARDE hanno pubblicato il loro secondo album The Blue And You per Epidemic Records e la tedesca Through Love Records a fine Gennaio. Questo anno ha reso difficile la promozione del nuovo lavoro ma i quattro non si sono persi d’animo. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con loro.

1) Il vostro nuovo disco “The Blue And You” è uscito a fine Gennaio. Nessuno poteva sapere come sarebbero andate le cose poi. Per quanto possibile, siete riusciti a farlo girare e a farlo ascoltare? Come è stata la risposta del pubblico che già vi conosceva e di coloro che vi hanno scoperto proprio grazie a questo disco?

Ciao e grazie mille per l’intervista! Purtroppo abbiamo avuto solo una manciata di occasioni di far sentire il disco dal vivo ma fortunatamente la risposta è stata calorosa, sia da chi ci seguiva già da tempo che da chi ci ha scoperti grazie a TBAY. La cosa che ci ha colpiti di più è stato il release del disco che abbiamo fatto nella nostra città, al Bocciodromo: abbiamo visto moltissime facce nuove e la cosa ci ha riempiti di orgoglio e dato un bello sprint. Poi purtroppo abbiamo dovuto inevitabilmente tirare il freno a mano ed eccoci qui.

2) Come avete affrontate questi mesi, sia come band che individualmente? Siete riusciti a dare un minimo di continuità a quello che è la vita di una band, con tutte le limitazioni che ci sono state?

Prima di essere una band siamo amici quindi ci siamo sentiti comunque molto spesso durante il lockdown grazie ai vari mezzi a nostra disposizione, abbiamo cercato di tenere vivo l’interesse nel disco nonostante la costante che unisce noi quattro: la totale inettitudine nell’utilizzo costruttivo e creativo dei social. Appena si sono un attimo liberati gli spostamenti abbiamo comunque ripreso a suonare assieme, spazi e tempi permettendo; non è stato un bel momento perché fermarci all’inizio dopo aver preparato l’uscita del disco e i successivi live ci ha molto demoralizzato ma abbiamo affrontato la cosa al meglio delle nostre possibilità.

3) Avete pubblicato un video in cui suonate, ognuno a casa propria, un vostro pezzo e successivamente avete diffuso il video di “Carried Away”, un pezzo che sembra evocare sentimenti che tutti abbiamo vissuto in questo 2020. Cosa potete dirci in più circa a questo brano? Come si distingue dai due singoli che hanno lanciato l’uscita di “The Blue And You”, che sono “Wide Awake” e “Small Talks”?

Il video home-made di “Easiest Reminder”, uscito a fine marzo durante il lockdown, è nato da un’idea di NoReason Booking, che ha chiesto agli artisti del suo roster di registrare una traccia in acustico, in un momento in cui l’attività live era ovviamente bloccata. A metà luglio invece abbiamo pubblicato “Carried Away”. Il testo della canzone, pur essendo stato scritto ben prima dell’arrivo della pandemia, presenta dei punti in comune con le sensazioni provate durante la quarantena: abbiamo quindi deciso di girare una serie di footage – all’interno di una singola abitazione – e di montarli assieme per creare il videoclip del singolo. Rispetto a “Wide Awake” e “Small Talks” si tratta di un brano più intimo, che parla di un periodo “perduto” della nostra vita che nessuno potrà più ridarci indietro.

4) Quando le restrizioni si sono allentate, siete riusciti a lavorare su una performance live in studio che è andata in onda in diretta su Twitch. La qualità del video e dell’audio era davvero notevole, tant’è che avete deciso di pubblicare un EP con l’audio delle registrazioni, un live in studio dal titolo “Live @ La Distilleria”. È stato difficile dal punto di vista tecnico prepararsi e produrre questa cosa? Le registrazioni in diretta perdonano poco le sbavature ma il risultato è molto simile a quello che ci si può aspettare sia da un vostro live che da un vostro disco.

Grazie per i complimenti, dal canto nostro mi sento di dire che il nostro compito in quanto band è stato quello più semplice, è stata un opportunità che ci è stata data dal periodo e che avevamo da sempre voluto fare. Da amanti sfegatati dei live di Audiotree abbiamo deciso di buttarci e organizzare nel nostro piccolo una performance in studio, la scelta più che ovvia è ricaduta sul leggendario Maurizio Baggio (produttore e engineer extraordinaire che ci ha fatto anche il master dell’album), nostro caro amico da anni, che ha dato il meglio di se per quanto riguarda il settore audio e allestimento generale; assieme a lui la nostra versatile fotografa del cuore Carlotta Bianco (che ci ha seguito spesso nei live e ci ha ritratti per il press release del disco) ha curato il reparto video/streaming con l’aiuto di Stella Tosi; anche per Carlotta è stata la prima esperienza nei panni di regista/camerawoman ma, come immaginavamo, ha svolto il tutto in maniera egregia. Abbiamo la fortuna di essere circondati da amici talentuosi e pronti a mettersi in gioco e provare nuove esperienze, loro hanno reso il tutto più facile e piacevole per noi, lasciandoci solo il pensiero di concentrarci e far rendere al meglio le canzoni che abbiamo scelto di suonare che potessero dare una degna rappresentazione sia al disco che a un nostro live. Non potremmo essere più felici del risultato ottenuto.

5) Facciamo un passo indietro. Il vostro lavoro precedente “Leavers” è uscito già 3 anni. Quali sono le differenze sostanziali e le cose che invece hanno dato continuità al percorso intrapreso con quel disco?

In TBAY abbiamo sperimentato davvero molto con i suoni, specialmente per quanto riguarda il reparto chitarre: ci siamo divertiti un mondo a mescolare effetti diversi per creare delle sonorità nuove, da noi ancora inesplorate. Il risultato a nostro parere è un disco eterogeneo, che spazia molto a livello di sound. Riteniamo che Leavers sia invece un lavoro più diretto, con sonorità più graffianti e metriche più incalzanti rispetto al nostro ultimo album. Un aspetto che invece risulta essere una sorta di filo conduttore tra i due album è la modalità di stesura dei testi: sia in Leavers che in TBAY raccontiamo di avvenimenti che hanno influenzato le nostre vite e ci sono dei rimandi e dei collegamenti tra i due album, anche se celati.

6) Avete collaborato con due produttori diversi per i due album in questione. Per “Leavers” siete andati nel Massachusetts per collaborare con Jay Maas, mentre per “The Blue And You” siete stati a Leeds per lavorare con Bob Cooper. Come mai queste scelte? Cosa vi è rimasto dalle collaborazioni con entrambi i produttori?

Abbiamo avuto l’occasione di lavorare con due produttori che abbiamo ammirato per anni : da una parte Jay ha lavorato con artisti che ci hanno segnato negli ultimi anni (Defeater, Somos, Citizen, Title Fight ecc) e il suo approccio e sound ci è sempre piaciuto, Bob oltre ad aver lavorato con altri artisti che seguiamo ci ha appassionati e coinvolti molto col suo approccio ai suoni e ai dettagli, abbiamo passato ore a giocare con i pedali per lasciare un segno in ogni canzone e cerchiamo tutt’ora di riportare quell’attenzione anche nella cura del nostro suono dal vivo. Il lasciare il proprio paese per dedicarsi esclusivamente alla produzione del proprio disco è stata un’esigenza che avevamo per Leavers ed è stato talmente bello e formativo che abbiamo deciso di rifarlo anche per The Blue and You, entrambi i produttori e le esperienze ci hanno notevolmente influenzato e formato positivamente a livello sia artistico che personale.

7) Oltre ai concerti persi, che vi auguriamo di recuperare presto, cosa vorreste che capitasse nel futuro dei Regarde? Cosa vi piacerebbe fare una volta risolta questa situazione?

Riprendere a suonare e a portare in giro TBAY sarebbe già tirare un bel sospiro di sollievo una volta sistemata questa situazione, anche solo per poter rivedere gli amici con cui abbiamo condiviso palchi in questi anni. Al momento stiamo approfittando per dedicarci anche ad altri progetti artistici e ad altri impegni nella nostra quotidianità, di sicuro scrivere qualcosa di nuovo insieme sarà stimolante e motivante per spingerci a continuare ad andare avanti nonostante il periodo.

8) Avete carta bianca per aggiungere ciò che volete!

Speriamo che questo periodo passi in fretta e che si possa tornare a suonare live il prima possible: non vediamo l’ora di condividere nuovamente la nostra musica col pubblico.

Links:

Regarde: www.facebook.com/regardeband

The Blue And You LP: https://epidemicrecordshc.bandcamp.com/album/regarde-the-blue-and-you

Epidemic Records: www.facebook.com/epidemicrecordshc

Through Love Records: www.facebook.com/ThroughLoveRec

No Reason Booking: www.facebook.com/NoReasonBooking

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