STANIS: track by track del nuovo album “Living Has Consequences”

Quattro anni dopo il loro album “Tales from Modern Society”, gli Stanis sono tornati con un nuovo disco
intitolato “Living Has Consequences”. L’album, uscito a gennaio scorso, si compone di sette tracce che confermano tutte le buone qualità che il gruppo bolognese aveva messo in mostra sul primo disco, in particolare i brani veloci e carichi ma capaci di parecchia melodia, ma cerca anche di far fare un passetto in più allo stile della band, con testi  più pensati, figli di esperienze di vita per i membri del gruppo… senza perdere di vista l’immediatezza scanzonata del punk rock. La band ci ha parlato nel dettaglio di ognuna delle tracce del disco.

To Realize
Questo è stato il brano con più anni all’attivo senza vedere una forma finale rispetto a tutti quelli che abbiamo scritto finora. La musica era stata scritta già nel 2015 e pensata per essere sviluppata con un altro progetto dell’epoca (i Linterno), ma non convinse il resto della band e rimase nel cassetto delle idee per un altro po’. Poi nel 2019 scrissi un testo che si sposava molto bene con quel riff parcheggiato e così il brano prese nuova forma e cominciò ad avere un proprio sound. Il testo, molto personale, parla di quel preciso istante in cui realizzi che nessuno è immortale e che prima o poi dovrai fare i conti con un addio.

To Be Short
Di questo pezzo esistono due versioni che differiscono tra loro solo per l’ultima frase del testo. Infatti è un brano scritto per diventare la sigla di apertura per un programma radiofonico del bolognese (Less Talk More Rock, su Radio Città Fujiko). Quindi una versione porta il nome del programma in chiusura mentre la versione da disco chiude il testo in maniera diversa. Ecco spiegata la durata ridotta e il testo che omaggia l’ascolto della propria stazione radiofonica preferita alla fine di una giornata di lavoro.

To Repeat
Questo è un brano che per molti anni abbiamo considerato incompiuto;. Il riff iniziale aveva visto la luce già nel 2016, ma non era mai emersa un’idea convincete su come portarlo avanti e dargli una continuità stilistica, finché, come spesso accade, è stato accoppiato al testo giusto che ha facilitato enormemente la stesura del resto della musica. Così in un paio di prove ha trovato la sua forma finale e, a parer nostro, molto convincente!

To Live
Questo pezzo è stato scritto per accompagnare musicalmente un ipotetico dialogo tra un aspirante suicida e una controparte che prova a dissuadere il primo dal compiere gesti avventati o non giustamente ponderati. Il testo non vuole giudicare la scelta, ma cerca di porre attenzione sulle motivazioni che possono portare a certe decisioni.

To Cover
Dopo aver affrontato tematiche piuttosto cupe, con questo pezzo si vuole tirare un po’ sù il morale dell’ascoltatore. È la nostra reinterpretazione punk rock del tema cinematografico “Io sto con gli ippopotami” con Bud Spencer e Terence Hill. La nostra idea iniziale era quella di proporre una cover di un brano che non appartenesse alla sfera punk rock, e dopo un po di proposte ci siamo trovati d’accordo su questo titolo.

To Forget
Quante volte avremmo voluto dimenticare particolari imbarazzanti riemersi dopo serate decisamente troppo alcoliche? Da qui il senso ironico di questo brano: bere per dimenticare quello che ho fatto quando ho bevuto per dimenticare. Il testo tuttavia non è assolutamente un incentivo all’abuso di alcolici, ma ci tiene a sottolineare l’imbarazzo nel non sapersi controllare e finire in situazioni che è meglio non ricordare.

To Remember
L’ispirazione per questo brano venne dopo il tour italiano di cinque date nel 2018 insieme agli austriaci Astpai. Le loro sonorità più rock e rauche ci fecero togliere il piede dal gas dei BPM e ci diedero nuova linfa per la stesura di questo pezzo. La chiave malinconica delle prime note introduce un testo che affronta la consapevolezza di una malattia terminale (stiamo tutti bene, il testo è solo una proiezione immaginaria) che porta a guardarsi indietro ricordando i tempi spensierati della gioventù e la paura di veder sfumare tutto ciò che ci si è impegnati a costruire. Il ritornello infine non lascia dubbi sul messaggio che si vuole mandare:
Remember me exactly where I’m supposed to be: on a stage having the best time!

LIVING HAS CONSEQUENCES | Stanis (bandcamp.com)

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